BITCOIN: per Fidelity diventa un asset di investimento

Scritto il alle 12:50 da Marco Dal Prà

Fidelity, il colosso americano di gestione fondi, ha pubblicato lo scorso 12 Ottobre un report, intitolato “Tesi di investimento in Bitcoin – Il ruolo di Bitcoin come investimento alternativo“, firmato dal direttore della ricerca Fidelity Digital Asset, Ria Butoria.

Il documento è liberamente scaricabile dal sito della società (Link qui), ma oltre ad essere in lingua inglese è lungo ben 29 pagine!

Nella presentazione della notizia, il responsabile del settore Digital Asset spiega come si stanno muovendo e soprattutto descrive le opinioni che stanno raccogliendo da persone che stanno investendo nel settore o stanno intraprendendo un percorso in esso.

Nella seconda parte del documento “Bitcoin Investment Thesis”, esaminano la capacità di bitcoin di fornire vantaggi di ottimizzazione in un portafoglio, ed in particolare scrivono:

Nel nostro inizio di quest’anno, abbiamo scoperto che quasi il 60% degli investitori intervistati che pensano che le risorse digitali abbiano un posto in un portafoglio crede che un investimento in bitcoin dovrebbe essere finanziato dal segmento delle attività alternative del proprio portafoglio. In questo articolo, ci concentriamo su questa intuizione del nostro sondaggio e discutiamo:

  • La motivazione degli investitori per includere investimenti alternativi in un portafoglio
  • La crescita di interesse per investimenti alternativi
  • Le caratteristiche di bitcoin che possono renderlo una diversificazione sostenibile del portafoglio
  • Analisi storica dell’impatto di bitcoin su un portafoglio

 

 

Qualche osservazione

La prima cosa che ho notato nel report, è che non si occupa solamente della parte finanziaria. All’interno infatti ci sono anche grafici che si occupano della sua parte tecnologica e che dimostrano come la rete Bitcoin sta crescendo, così come il numero di utenti. Bitcoin infatti non è solo un “Peer-to-Peer Electronic Cash System“, come lo aveva definito il suo ideatore, ma è anche una rete di computer ad esso dedicato, e questo introduce una nuova concezione di moneta, spiazzando i tradizionali economisti.

Infatti, come insegna una legge enunciata dall’ingegnere americano Robert Metcalfe, “L’utilità e il valore di una rete sono proporzionali al quadrato del numero degli utenti”, ed anche Bitcoin non potrà sottrarsi a questa legge.

 

Alcuni Dati

L’azione di raccogliere informazioni sembra essere primario da parte di Fidelity, tanto che con i dati raccolti hanno realizzato grafici e tabelle. Ad esempio hanno riportano cosa sarebbe accaduto dal 2015 al 2020 a seconda della composizione di alcuni ipotetici portafogli di investimento negli Stati Uniti se avessero contenuto o meno anche bitcoin.

La composizione di questi portafogli è indicativamente di 60% azionario, 40% bond e una rimanente fetta in bitcoin che oscilla dallo 0% al 3%.

 

Ultimi aspetti

Non sono certamente la persona adatta a fare delle considerazioni di tipo finanziario (e non ne sarei nemmeno in grado), pertanto vi invito a scorrere il documento perché, come preannunciavo, ci sono anche grafici e tabelle molto interessanti.

Vi riporto comunque qui sotto la traduzione delle considerazioni conclusive del Report di Fidelity, nel quale si valutano le operazioni da farsi con un portafoglio con una allocazione del 5% in bitcoin.

Non si tratta del 50% (!!!) della liquidità che l’azienda americana Microstrategy quest’estate ha spostato dal proprio conto bancario in bitcoin, come spiegato in questo articolo, ma sono comunque numeri che si fanno e si faranno sentire.

 


CONSIDERATIONS

Maturazione. La performance storica di Bitcoin potrebbe essere una conseguenza del suo comportamento nelle prime fasi. La sua capacità per migliorare i rendimenti di un portafoglio nel modo accelerato che ha avuto nel periodo studiato, potrebbero non continuare. In altre parole, le prestazioni di bitcoin in futuro potrebbero essere più graduali. Tuttavia, un altra conseguenza di bitcoin che entra in una fase più matura e stabile del suo ciclo di vita è che ci aspettiamo che la sua la volatilità diminuisca in tandem con rendimenti favorevoli adeguati al rischio.

Dati storici. Le nostre ed altre analisi sono test retrospettivi e si basano su rendimenti storici. La sfida è che la performance storica non è necessariamente indicativa dei risultati futuri. Mentre l’uso di rendimenti storici realizzati per prendere decisioni di investimento è discutibile, l’analisi degli investimenti ed il processo decisionale e hanno informazioni, almeno in parte, valutando i rendimenti storici in proporzione al rischio.

Volatilità. Data la volatilità di bitcoin rispetto ad altri asset, un’allocazione di bitcoin nel portafoglio potrebbe deviare frequentemente dal suo target, il che richiede una strategia di ribilanciamento attiva. Ciò richiede agli investitori di prestare attenzione alle allocazioni effettive rispetto a quelle target su base più regolare.

Consideriamo un portafoglio con un’allocazione target del 5% di bitcoin.

Se l’allocazione di bitcoin sale al 10% del portafoglio a causa della sua sovraperformance rispetto ad altri asset, una strategia di ribilanciamento disciplinata ne farebbe dettare la vendita per riportare la sua allocazione all’obiettivo del 5% ed utilizzare i fondi per aumentare l’allocazione verso altre asset class, che sono scese al di sotto della loro allocazione target. Se bitcoin sottoperforma e scende all’1% del portafoglio, gli investitori comprerebbero bitcoin e venderebbero la loro posizione in altre asset class che sono al di sopra della loro allocazione obiettivo.

Un vantaggio del riequilibrio è che costringe gli investitori ad avere la disciplina per comprare basso e vendere alto.

CONCLUSION

Se gli investitori vedono bitcoin come un componente del loro “bucket” di alternative, potrebbe essere vantaggioso visto il crescente interesse per le alternative tra azioni  sopravvalutate e rendimenti bassi, ed il potenziale per i fondi per uscire dal reddito fisso verso altri asset bucket.

La mancanza di correlazione di Bitcoin nei primi giorni può essere parzialmente spiegata dal mercato al dettaglio, cioè dalla separazione di bitcoin dai mercati tradizionali e dalla mancanza di sovrapposizione tra i partecipanti istituzionali nei mercati tradizionali e bitcoin. La crescente base di investitori istituzionali in bitcoin potrebbe portare alla sua crescente correlazione con altri asset, a seconda di cosa verrà raccontato su bitcoin.

Tuttavia, ci sono ragioni per cui bitcoin potrebbe continuare a fungere da diversificatore di portafoglio e strumento di miglioramento del rendimento. In particolare, i fattori che spiegano i rendimenti in bitcoin sono distinti da quelli che spiegano i rendimenti di altre asset class.

I fondamentali di Bitcoin sono relativamente protetti dall’impatto economico della pandemia COVID-19 poiché la sua funzionalità non è basata sulla redditività o sulla produzione e il bitcoin è nativamente digitale. Bitcoin è anche unico in quanto continua a essere influenzato dal sentiment degli investitori al dettaglio e può sfruttare il cambiamento nel modo in cui gli investitori al dettaglio interagiscono con i mercati tradizionali ed utilizzano le informazioni finanziarie, nonché il trasferimento di ricchezza alla generazione dei millennial nei prossimi 10 anni .

Il nostro rapporto esplora i motivi analitici per cui gli investitori ritengono che bitcoin possa svolgere un ruolo simile a quello di altri investimenti alternativi in un portafoglio. Una spiegazione più semplice è che bitcoin semplicemente non rientra nelle categorie di asset definite (bitcoin, come descritto da Spencer Bogart, GP di Blockchain Capital, è un ornitorinco).

 

 

Bitcoin inoltre ha una narrativa molto dinamica tanto da renderlo difficile da definire (ed è facile  chiamarlo “alternativa”).

Oggi, bitcoin è molto piccolo in termini di dimensioni del mercato e di volume degli scambi per essere considerato una asset class indipendente con un’allocazione strategica nei portafogli. Tuttavia, poiché bitcoin cresce e matura mentre gli investitori ne studiano le caratteristiche, per ora classificarlo come un investimento alternativo non preclude che  bitcoin maturi in una asset class indipendente.

Indipendente e alternativo non necessariamente si escludono a vicenda: molte classi di attività indipendenti (ad es. Materie prime, immobili, infrastrutture) possono essere classificate simultaneamente come investimenti alternativi, a seconda dell’investitore.

Bitcoin è un asset investibile unico con differenze interessanti rispetto alle classi di asset tradizionali ed agli investimenti alternativi convenzionali che potrebbero renderlo un’aggiunta vantaggiosa a un portafoglio.

[Fonte –  Fidelity Digital Asset ]

 

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