in caricamento ...
BITCOIN: il decalogo per l’investitore ed i motivi della rivoluzione
Il mondo della finanza si è spaccato in due. Da una parte chi è a favore del BITCOIN e dall’altra chi lo criminalizza. Anche se poi si rischia di essere strumentalizzati, torno sull’argomento confermando la mia totale imparzialità. Anche se alcuni soggetti continuano a vedermi “contro” le criptovalute, sottolineo e confermo il fatto che il Bitcoin rischia certo tanta volatilità, soprattutto in questo periodo (e i mercati lo confermano) ma resta NON una scommessa ma una realtà.
Certo, molte di queste criptovalute non avranno un grande futuro, molte saranno le truffe e le bufale che nasceranno sui mercati. Ma occhio che il futuro vedrà il Bitcoin protagonista e solo i governi e le banche centrali potranno cercare di mettere il bastone tra le ruote del suo futuro che lo vedrà, per forza, come protagonista.
Per l’occasione, riprendo un post dell’amico Marco Dal Prà, che dal sito Electroyou ci illustra un utile decalogo che tutti gli investitori (e curiosi sul’argomento) dovrebbero leggere. Enjoy!
BITCOIN: premesse e Decalogo delle criptovalute
In primo luogo è importante ricordare che le criptovalute non hanno un nome preciso : la Banca d’Italia le chiama Valute Virtuali (VV), ma vengono chiamate anche crittomonete, monete crittografiche, monete basate sulla crittografia, monete matematiche o altre “declinazioni”.
Nel mondo anglosassone generalmente le chiamano Crypto-Currencies, ma ad aggiungere confusione su questo nuovo settore c’è la quantità. Si perchè Bitcoin pur essendo la prima inventata, è solo una tra le centinaia di criptovalute che funzionano a livello planetario.
E non è finita.
Molte software house a livello planetario per finanziare i loro progetti, hanno emesso delle “azioni virtuali” che si basano su criptovalute esistenti, come ad esempio i Token ERC20 di Ethereum.
Un ecosistema dalle dimensioni ormai incredibili nella cui crescita esponenziale (anche di termini) i truffatori vanno a nozze.
Ecco quindi che per evitare di cadere nelle crittomonete truffaldine, ho elencato alcuni elementi fondamentali che le distinguono da Bitcoin e dalle altre Criptovalute.
1. Le criptovalute non hanno Venditori !
Le criptovalute, il cui capostipite è Bitcoin, nascono generalmente da gruppi di programmatori con iniziative spontanee, direi popolari. Non per niente sono decentrate, in quanto distribuite tra gli utenti, soprattutto con riguardo al loro funzionamento.
Non fanno quindi parte di qualche azienda e non hanno una rete di vendita.
Inoltre, avete mai visto un venditore di Dollari o un promotore di Sterline ? Ovviamente no.
Gli utilizzatori di monete infatti non sono clienti ma sono utenti, quindi non ci sono figure atte a vendergli un prodotto o un servizio, perché le criptovalute sono appunto delle monete “sostitutive”, complementari alle monete a corso legale.
Se quindi vi promettono guadagni proporzionati ai futuri agenti o clienti che raccogliete, statene subito alla larga : non sono criptovalute, ma è solo l’inizio dello schema piramidale. E voi potreste essere il pollo da spennare che sta nella parte bassa !!!
2. Le Criptovalute non hanno una quota di ingresso
Se avete bisogno di 10 Dollari, vi recate in qualunque banca e (commissioni permettendo) richiedete il cambio dei vostri soldi in Dollari. Lo stesso identico concetto si applica alle criptovalute, soltanto che rispetto alle valute tradizionali hanno il pregio che sono divisibili fino alla Ottava cifra decimale !!!
Le Coin-Truffa invece si riconoscono perché per entrarne in possesso è necessario acquistarne un taglio minimo, come ad esempio 200€,500€, ecc . Inoltre a differenza delle normali valute, la truffa si riconosce perché vengono garantiti determinati guadagni (senza che venga spiegato da cosa derivano) : è come garantire che acquistando dei Dollari si guadagnano soldi. Vero ma il mercato dei cambi fluttua, quindi i soldi si potrebbero anche perdere !!!
Che Bitcoin abbia aumentato il suo valore è dovuto al fatto che viene sempre più utilizzato come investimento e come riserva di valore, ma questa “evoluzione” non è assolutamente prevedibile pertanto non può garantire nulla !!!
E non ci sono nemmeno OFFERTE SPECIALI, SCONTI o PREZZI PROMOZIONALI !!!
3. Le criptovalute si cambiano negli “EXCHANGE”
Come si cambiano le criptovalute in valuta tradizionale ? E come si cambiano le criptovalute tra loro ?
Semplice, ci sono degli appositi siti, gli EXCHANGE, che per mestiere fanno il servizio di cambio, quasi come vere e proprie banche, tanto che qualcuno li contesta perché gestiscono cifre importanti.
Comunque negli Exchange voi potete vendere o comprare la criptovaluta che più vi aggrada, nelle quantità che decidete voi e quando volete. Significa che si possono scambiare le cryptovalute tra loro (ad esempio Bitcoin contro Litecoin o contro Ethereum) o verso le valute a corso legale (ad esempio Bitcoin contro Dollari, Ethereum contro Euro, ecc).
Naturalmente, FONDAMENTALE : le operazioni si possono fare in ENTRAMBI I SENSI !!!
Una criptovaluta che non si può tornare a cambiare in moneta corrente, o ha qualche problema o….è una truffa !
In poche parole gli Exchange sono simili ai portali per il Trading azionario o del Forex (il mercato di compravendita delle valute estere), quindi basta farsi aiutare da un addetto ai lavori per capire se ci si trova davanti ad un portale “fasullo”.
Un’altra cosa da sapere è che gli Exchange sono in concorrenza tra loro, che si traduce in vantaggi per gli utenti.
I motivi sono molti, ad esempio : grafica chiara, buona velocità di esecuzione delle operazioni, ampia scelta di criptovalute gestite (scambiabili), minori commissioni da pagare per ogni operazione (mediamente intorno al 0,25%), ecc.
Le monete basate sulla Blockchain hanno un enorme vantaggio : significa che se un Exchange non vi aggrada, potete rapidamente spostare i vostri risparmi da un’altra parte : basta registrarsi e attivare la funzione di pelievo da un conto verso un altro : le proprie criptovalute si sposteranno in un altro Exchange nel giro di qualche decina di minuti, o anche meno. Non servono lunghe procedure, tutto si risolve in tempi rapidissimi che nel mondo bancario non esistono.
Di Exchange famosi a livello internazionale ce ne sono moltissimi, come ad esempio : Bittrex, Poloniex, Coinbase, Kraken, Bitfinex, Shapeshift, ma sono decine!
Una criptovaluta che è acquistabile in un unico sito non è affidabile :
se quel sito chiude, avete perso TUTTI i vostri soldi.
E' come se le azioni di Facebook venissero vendute e scambiate solo da Mark Zuckerberg :
Potrebbe in qualsiasi momento decidere di tenersi i soldi e lasciarvi ....
le azioni di carta straccia !!
Un Exchange molto noto in Italia è The Rock Trading perché a differenza degli altri, che sono solamente in lingua inglese, questo è disponibile anche in lingua italiana Qui una intervista ai fondatori sul Mattino di Padova .
4. Le criptovalute sono Quotate nei mercati internazionali
Il valore di Bitcoin, Ethereum, Litecoin, ZCash ed altre, cambia in ogni istante, perché sono monete globali e avvengono continuamente contrattazioni sul loro prezzo. Tutti questi scambi costituiscono il mercato mondiale delle Crypto-Currencies, che come già detto è l’equivalente al Forex delle monete tradizionali.
Ci sono molti siti che riepilogano le quotazioni delle crittomonete in tempo reale, provo a citarne alcuni:
- Coin Market Cap https://coinmarketcap.com/
- World Coin Index https://www.worldcoinindex.com/
- Crypto Compare https://www.cryptocompare.com/
- ecc..
Da notare che questi siti sono piuttosto sofisticati, perchè fanno una media pesata del valore di ciascuna moneta in base alla mole di scambi che avvengono in ciascuno Exchange.
Qui ad esempio la “pesatura” (è un termine tutto mio!) di Bitcoin nel sito Coinmarketcap Link.
Le “Coin” il cui valore viene stabilito da una non meglio precisata entità o da un sito internet che le controlla, non sono crittomonete…. e non sono nemmeno monete !! Scappate quanto prima !
Una criptovaluta che è acquistabile in un sito singolo non è affidabile :
il risparmiatore-investitore non ha nessun modo di contrattare il prezzo.
E' come se il valore delle azioni di Microsoft venisse stabilito da Bill Gates
....a seconda di come si sveglia.
Il valore dei vostri risparmi sarebbe in suo potere !!
5. Le criptovalute hanno il Wallet
Il wallet è un programma gratuito che si installa nel proprio PC o nel proprio cellulare per usare e/o accantonare le crittomonete che possedete. Di Wallet ce ne sono moltissimi e sono in “concorrenza” tra loro, perché gli utenti ricercano migliori funzionalità, maggior sicurezza e più flessibilità.
Senza questo strumento una “COIN” non serve a nulla !
Il Wallet ha inoltre una chiave per l’accesso alle cryptovalute dalla quale si dimostra che voi ne siete il proprietario. Se non è possibile spostare le vostre cryptovalute dal portale (l’Exchange) al Wallet nel vostro PC, iniziano i sospetti :c’è qualcosa che non va.
Un elenco di wallet si trova ad esempio nel sito Cryptocompare; in Italia tra i Wallet gratuiti si può provare ad esempio quello della società trentina INBITCOIN.
6. Le Criptovalute sono denaro
Le criptovalute sono nate sulla scia del crack bancario americano del 2008 (dopo il fallimento della Lehman Brothers) per contestare il sistema centralistico delle banche, ma con il passare del tempo si sono trasformate in una vera e propria moneta complementare.
In Italia una cosa del genere è stata fatta con il Sardex, il Circuito di Credito Commerciale della Sardegna, anche se per funzionare non utilizza un sistema informatico, tantomeno una Blockchain.
A parte l’aspetto speculativo (che è altrettanto grande sulle monete tradizionali) le criptovalute sono denaro che si può usare, ad esempio, per fare l’acquisto di un prodotto tra due persone come surrogato del baratto.
Ma c’è un’altro elemento importante : ormai le criptovalute sono denaro spendibile perché possono essere usate per ricaricare comuni carte di credito, ce ne sono decine : BitPay, UQuid, XAPO, CoinsBank ; basta usare un qualunque motore di ricerca con la frase “Bitcoin Credit Card”, per rendersene conto .
Sono quindi usabili per fare acquisti diretti in negozio o Online nei siti di E-Commerce , oppure sono trasformabili in contanti usando un comune sportello ATM (il Bancomat); tutte le opzioni sono ormai coperte.
Persino su Amazon si possono fare acquisti in bitcoin : basta ricaricare una gift card come Purse.io, eGifter, Gyft o altre.
In alcuni paesi iniziano a vedersi gli ATM per BITCOIN, che permettono di trasformare in tempo reale i propri bitcoin (o altre Criptovalute) in moneta corrente : ad esempio nell’isola di Malta la Camera di Commercio locale sta installando degli ATM per BITCOIN Qui la notizia in lingua inglese
Le "Coin" non utilizzabili per fare dei pagamenti,
oppure bloccate per un certo tempo,
oppure basate sul numero di clienti che si riescono a contattare,
non sono criptovalute,
ma sono la più classica delle truffe :
lo Schemi Ponzi !
7. Le criptovalute hanno un Team di Sviluppo
Ogni criptovaluta ha il suo gruppo di programmatori che l’hanno concepita e che la migliorano con il passare del tempo. Si tratta di volontari, ma anche professionisti, persone che ci mettono la faccia e si vedono a partire dal sito che propone la crypto-coin.
Uno dei programmatori più famosi in questo momento è Vitalik Buterin, il fondatore della criptovaluta “ETHEREUM”, della quale Microsoft è una degli sponsor dei Devcon (Developer Conference).
Queste persone solitamente partecipano a seminari in giro per il pianeta, nei quali spiegano l’evoluzione tecnologica della Criptovaluta e gli aggiornamenti in corso, oppure sono presenti nei social network o nei Blog per spiegare le novità o anche giustificare le scelte. Le scelte infatti vanno ad influenzare i soldi degli utenti e degli investitori.
Quantomeno il team di sviluppo dovrebbe spiegare le scelte che fa con i soldi degli altri !
Nelle “Fintovalute” in genere non esiste nulla di tutto ciò : non esiste un blog, non si vede nessun tecnico nè si sanno i loro nomi. Assolutamente ignoti. Non esiste nessuna discussione, non si può intervenire e tutto solitamente viene giustificato dietro a brevetti o copyright (come se non fosse necessario apportare miglioramenti) o come se nella vita di un’azienda non ci fosse la necessità di progresso tecnologico !!!!
8. Le criptovalute sono “Open Source”
I programmi che regolano il funzionamento di una valuta crittografica come Bitcoin, Ethereum, Litecoin, ZCash sono di pubblico dominio e gratuiti.
Sono solitamente reperibili nel sito mondiale dell’Open Source, dove si trovano anche altri programmi aperti molto famosi come Linux, Ubuntu, OpenOffice e tantissimi altri www.github.com .
Chiunque li può consultare, soprattutto per verificare che non contengano delle truffe.
Questa è la prima regola : la qualità e la sicurezza di un software che gestisce soldi altrui deve essere limpida e disponibile a tutti. La storiella della segretezza è una fandonia. Semmai è vero il contrario : è un vanto far vedere che il software che è stato creato è indistruttibile, incorruttibile, incancellabile, ecc….
Le truffa-coin non sono Open Source, perchè ovviamente il giorno dopo tutti vedrebbero che sono una truffa.
Nota per i più informatici
Nelle criptovalute le basi tecnologiche sono spiegate e documentate in un PDF che solitamente si chiama White Paper, un documento molto tecnico.
Tanto per fare un esempio, provate a confrontare il PDF di Bitcoin [1] con quello di una coin che si spaccia per moneta crittografica, ma che nasconde il più classico degli schemi piramidali Platincoin White Paper.
Il secondo è solamente un opuscolo commerciale colorato con tanta propaganda, belle figure, immagini a colori ma che di tecnico-scientifico non contengono nulla. Nessun dato tecnico. Nessun algoritmo, zero.
Del resto le bidon-valute (come le ha chiamate qualcuno) non hanno nessuna Blockchain, non sono decentrate, non usano la crittografia, ed per il loro valore non c’è arbitraggio : tutto è deciso da un “padrone” centrale.
Nel gergo si direbbe semplicemente che è SCAM.
9. Le Criptovalute sono di tutti
Le criptovalute sono distribuite in tutto il mondo e chiunque può tenere nel proprio PC una copia dell’archivio (la blockchain): basta scaricare il software (che è libero) e metterlo in esecuzione. Il vostro PC diventerà un Full-Node con una copia funzionante in tempo reale del database che archivia tutti i movimenti di quella determinata moneta.
In pratica tutti possono partecipare al funzionamento.
Questa “multicopia” dà alla criptovaluta una elevatissima resistenza; significa che non la può essere fermata da un Black-Out elettrico o da qualunque altro imprevisto locale. Il wallet infatti si “aggancia” a qualunque nodo per impartire un ordine di pagamento, e i nodi si mantengono poi automaticamente allineati nella copia.
Chi usa una moneta come Bitcoin non si accorge se la convalida di un pagamento viene fatta da un PC posto a pochi metri da casa o da un PCsituato in un altro continente !
Quindi l’unico modo possibile per fermare un software di questo tipo, sarebbe quello di spegnere internet definitivamente e in tutto il mondo.
Le truffa-coin non hanno nulla del genere !
10. Le criptovalute sono trasparenti
Ogni criptovaluta ha uno o più portali che consentono di consultare, senza nessuna restrizione nè registrazione, il relativo archivio delle transazioni, cioè i pagamenti. Questo archivio nel gergo si chiama Blockchain.
Un portale molto famoso che permette di vedere i movimenti che avvengono all’interno del database di Bitcoin è www.blockchain.info .
Tanto per fare un esempio, con questo strumento è possibile vedere quanti bitcoin hanno incassato i pirati informatici autori del virus Wannacry, Malware che circolava a Giugno 2017 : basta digitare nel campo di ricerca in alto a destra il numero di uno dei loro “conti correnti” (si chiama Indirizzo Bitcoin), e il gioco è fatto.
Provate con questo 12t9YDPgwueZ9NyMgw519p7AA8isjr6SMw .
Vedrete cosa significa consultare una blockchain : una rivoluzione informatica di questa portata non si era mai vista prima.
E inizia a far breccia anche nelle imprese : IBM si-allea-con-sette-banche-la-blockchain-al-servizio-delle-pmi/
Conclusione
Con questo articolo ho cercato per quanto possibile di evidenziare le caratteristiche delle criptovalute per metterle a confronto con le valute-truffa; lo scopo è di aiutare chi si approccia a questo mondo per evitare i raggiri.
Ci sarebbero ancora molte cose da dire, quindi se il tempo me lo consentirà, sarò lieto di tornare in argomento.
Ringrazio i coraggiosi che sono arrivati fino alla fine.
Spero di essergli stato utile.
(Source: Marco Dal Prà —> La nuova frontiera delle truffe)
Quindi il BitCoin è il male, il diavolo, la truffa del Secolo, lo Schema Ponzi assoluto? Signori, questo IO NON l’HO MAI DETTO, anzi, ho sempre sostenuto che il blockchain è la rivoluzione. E allora Dimon di JP Morgan, che ho citato in questo post è impazzito?
No, in realtà non è pazzo per nulla. Guardatevi questo video e chiaritevi le idee. Siamo davanti alla rivoluzione.
STAY TUNED!
(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Segui @intermarketblog
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
>> ..con questo strumento è possibile vedere quanti bitcoin hanno incassato i pirati informatici autori del virus Wannacry, Malware che circolava a Giugno 2017 : basta digitare nel campo di ricerca in alto a destra il numero di uno dei loro “conti correnti” (si chiama Indirizzo Bitcoin), e il gioco è fatto.
Provate con questo 12t9YDPgwueZ9NyMgw519p7AA8isjr6SMw .
Vedrete cosa significa consultare una blockchain :
Fantastico, quindi non più Voluntary Disclosure dal momeno che dando una controllatina alla BlockChain tuti possono arrivare a contare i peli del buco del …o di tutti.
E’ proprio il Regno della Libertà assoluta … al cui paragaone quello immaginato da Orwell era un pik-nik.
Sarò matto, cinico e malfidente ma ho la netta sensazione che sono i futuri schiavi quelli che giosamente e volontariamente stanho dando ai loro carnefici lo strumento per metterli definitivamente in catene.
La Prigionia é Libertà!
Carissimo LuigiZa, la tua riflessione è corretta, bitcoin ha alcuni problemi di privacy. Non per niente sono nate alcune cripto “riservate” come Monero.
Comunque il problema si pone fino ad un certo punto. E’ vero che nella blockchain i movimenti di un qualunque conto sono in chiaro e tracciabili, ma a differenza della Banca… nessuno può provare chi è il possessore delle chiavi che “aprono” quel conto. Potrebbero anche essere più persone.
Ottimo articolo, grazie!