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BITCOIN CRASH! Banche USA e e riciclaggio di denaro sporco
E’ stato uno dei weekend più difficili per le criptovalute. Per carità, le quotazioni restano ancora stellari, però una correzione così importante non si vedeva da un bel po’.
A smuovere ovviamente doveva essere un qualcosa di inatteso, di anche abbastanza “disruptive”, un piccolo “cigno nero” che potrebbe anche portare ad un nulla di fatto. Intanto però il mercato coglie la notizia con un po’ di preoccupazione. Ma cosa è successo?
(…) La criptovaluta accusa un calo di oltre l’11% e scende a 53.356 dollari (44mila euro). Rispetto al record di 64mila 895 dollari toccato lo scorso 14 aprile la flessione è di quasi il 18%. Si tratta della discesa di quotazione più forte da febbraio. (…) In mattinata sono circolate indiscrezioni, per ora non confermate, secondo cui il Tesoro statunitense sarebbe in procinto di avviare inchieste su diverse istituzioni finanziare che avrebbero usato le valute digitale per ripulire denaro sporco. Ieri sono giunte notizie dalla Cina che parlano di un rallentamento dell’attività di generazioni di bitcoin (mining) da parte di operatori locali a causa di una serie di black out che hanno interessato alcune aree del paese. Venerdì la banca centrale turca ha deciso di vietare l’utilizzo della moneta digitale per l’acquisto di beni così come le stesse transazioni sottolineando come comportino rischi significativi. (…) [Source]
Insomma, tutto insieme viene preso e si mette nel calderone delle motivazioni plausibili. Ma la questione è quantomai delicata anche se non potrà certo fermare la rivoluzione in atto. Che i bitcoin abbiano anche avuto un utilizzo illecito è una cosa nota, ma che ci sia anche la complicità di alcune banche, potrebbe destabilizzare nel breve il mercato.
Dal punto di vista tecnico, però, la notizia va a “sporcare” il grafico.
Potremmo dire che è l’occasione giusta per “ripulire” un po’, anche dagli eccessi.
STAY TUNED!
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