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Berlusconi senatore a vita?
Tutto quello che segue è solo un’opinione. Se è vero che B. ha problemi giudiziari e se è vero che in questi anni ha cercato in tutti i modi di difendersi dentro ai tribunali e dentro le Camere del Parlamento, allora è anche vero che continuerà ad agire in questo modo.
Il risultato elettorale rischia però di relegarlo in una posizione marginale per cui, da perfetto opportunista creativo qual’è, assume ora una veste di statista profondamente sensibile ai problemi urgenti del Paese, avanzerà proposte concrete per far ripartire l’economia e vorrà ridiscutere con l’Europa il fiscal compact, e quindi deve essere considerato come una forza di governo illuminata non emarginabile utile anche a chi non l’ha votato. E poi ci restituirà l’IMU.
Questa è la facciata di riferimento che serve a soddisfare almeno due sue esigenze primarie: “salvacondotto” giudiziario e salvaguardia delle sue attività imprenditoriali, entrambe in netta divergenza SOLO col Movimento 5 Stelle dove non troverà mai spazi per accordi di qualsiasi genere per cui l’intesa col PD è obbligatoria.
La platealità dell’incontro dell’altro ieri con un Bersani-gravatar ha sicuramente valenza mediatica-propagandistica tale da impedire che la stampa più o meno di parte osi avanzare l’ipotesi che il fulcro della trattativa è la nomina di un nuovo Presidente della Repubblica disponibile a nominare B. senatore a vita. B. avrebbe con questa carica un’immunità ancora più forte di quella che già ora gode e in cambio assicurererebbe la governabilità per almeno un anno e la disponibilità a modificare la legge elettorale in modo che sia più rappresentativa della volontà popolare in entrambi i rami del Parlamento ma che al tempo stesso assicuri pur sempre qualche vantaggio in più alle forze del governo uscente che sarà l’asse PD-PDL. Quindi la modifica della legge elettorale si potrà fare solo dopo aver concordato il nuovo nome alla presidenza della Repubblica e l’iter istituzionale per l’insediamento della grande coalizione.
Bersani è uomo d’apparato che ha un solo mandato (a termine): proteggere gli interessi della dirigenza di partito e relativa linea politica perdente. Sapendo quanto D’Alema sia attento alle “istanze” di B. probabile che la carica di senatore a vita venga barattata con un esecutivo prevalentemente PD e rigetto della macroregione leghista giusto per dare un colpo di grazia definitivo ad una forza politica già indebolita per il fallimento del federalismo secessionista e compromessa per gli scandali interni al partito, e che potrebbe rivelarsi d’ostacolo per la gestione futura del potere di PD e PDL. Per chiudere il cerchio B. come senatore a vita abdicherebbe formalmente a favore di Alfano e il PD potrebbe giustificare ai suoi elettori il perchè ora è possibile fare intesa col PDL visto che la pregiudiziale “mai con B.” verrebbe a cadere e all’ala Renziana del PD verrebbe a mancare la spinta necessaria per ribaltare l’attuale oligarchia interna.
Mi aspetto che dopo – e solo dopo – la nomina del Presidente della Repubblica venga nominato un governo tecnico (probabile che sia ancora Monti) con incarico limitato a qualche mese dopodichè, se tutto filasse liscio, verrebbero avviate nuove consultazioni per la formazione definitiva di un governo politico costituito dall’asse PD-PDL sotto il quale verrebbe varata una modifica all’attuale legge elettorale, e non prima. In caso di problemi si tornerà a votare l’anno prossimo (anche col porcellum) in concomitanza con le elezioni dell’europarlamento, sempre che i sondaggi non segnalino un ulteriore rafforzamento del Movimento 5 Stelle.
Se un governo PD-PDL si basasse sull’ipotesi che tutto gira intorno al salvacondotto giudiziario di B., al rigetto della tesi grillina di considerare B. ineleggibile e ad operazioni politiche per tarpare Renzi e mantenere lo status quo dirigenziale del PD, se ancora una volta le premesse di governabilità devono soddisfare in primis esigenze personalistiche e partitiche, l’Italia dei giovani in cerca di prima occupazione, dei disoccupati, cassintegrati, esodati, licenziati e pensionati non avrebbe futuro. Saremmo proiettati irreversibilmente verso una progressione delle disuguaglianze sociali.
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Per maggiori informazioni: compassandmore@yahoo.it
Questa è una possibilità, ma è poco spendibile mediaticamente; inoltre è un pò troppo semplicistico il quadro descritto dei giochi sotterranei (Berlusconi-adpersonam, apparato PD/ inciucio D’alema, Renzisolotucipuoisalvare… ecc), a meno che non persista ancora il dogma: italiacorrottadebitopubblicocgilgiudicipoliticizzatitatcherresuscita… ecc
La soluzione è in elaborazione da molto tempo, si chiama amnistia.
…e in questa fase economico/politico/sociale di sottomissione tecnocratica, potrebbe essere anche accettabile, pur di uscire le palle a bruxelles e ribaltare il tavolo.
se questa ipotesi dovesse realizzarsi penso che l’ITALIOTA questa volta si sveglierebbe e prenderebbe le armi.
io mi associerei molto VOLENTIERI
Premetto, non ho mai demonizzato Berlusconi per i suoi vizi personali o no, ma sono curioso di leggere la motivazione che giustificherebbe la sua nomina al senato a vita.
Sfogate la vostra fantasia con ipotesi.
Bhé, anche la nomina di Monti senatore a vita…
Stiamo assistendo ad un rituale salva casta e di sopravvivenza lobbistica… del resto, istituzioni e parlamento sono espropriati di sovranità… in quello europeo la cosa è ancora più clamorosa.
Non servono più a nulla, gestiscono i cascami del potere.
Ciò che deciderà come andrà a finire è il modo in cui si svilupperanno i rapporti di forza a livello sociale.
Tutta la “modulazione” nei tempi e nei modi finanziaria e propagandistica è un tentativo di incanalarla nella accettazione passiva… non solo in Italia.
Stanno cercando di salvarsi loro e la perpetuazione dei precedenti meccanismi di privilegio e potere.
E’ la “perdita di realtà” nel processo storico che li rende ridicoli e superati.
Berlusconi è l’ossessione della Bocassini, è perseguitato ( per via del potere che detiene ) dalla magistratura. E’ una guerra tra poteri e in questo caso la magistratura spesso ricorre a metodi poco ortodossi.
Anche la magistratura ha contribuito al degrado in Italia non facendo il suo dovere ed il suo lavoro con serietà e imparzialità (vedi ritardi nei processi, lasciando perdere la vicenda Berlusconi).
Se ci fosse almeno un potere, uno, in Italia (non parlo solo della magistratura) che facesse il suo lavoro con rigore e competenza (e soprattutto con imparzialità e per il BENE COMUNE), costringerebbe gli altri a seguirlo, ma siamo in Italia, eccellenza in moltissimi campi, ma non in quelli relativi alla gestione pubblica. 😥
@ DT
se la tua ipotesi fosse vera voterei Grillo due volte .E mi ripresenterei con barba e baffi finti
tutto è possibile, e se la tesi dell’articolo fosse fondata significa che questa gente che, per interessi di bassa bottega mettono a rischio il futuro di un Paese,è marcia fino al midollo.
In tal caso sono curioso di vedere la reazione della gente perbene.