BENVENUTE CORREZIONI: statistiche, drawdown e rimbalzi

Scritto il alle 07:21 da Danilo DT

Non ho la sfera di cristallo, e quindi non posso sapere quando durerà la correzione. Però vorrei portare alla vostra attenzione alcuni dati che vanno a tranquillizzare tutti quelli che vedono i drawdown di questi giorni, come delle voragini che non potranno essere ricucite.
In questi due grafici della New York University, vedete per ogni singolo anno, il massimo drawdown nel corso di ogni anno e il risultato a fine anno. Certo, abbiamo avuto anni (vedi 2008) dove le correzioni poi non sono state “ricucite”, ma molto spesso il tempo ha fatto il suo corso e i mercati hanno recuperato il terreno perso.

Sono poi interessanti alcune considerazioni statistiche riportate da Ben Carlson  :

• Il drawdown medio in questi 94 anni è pari a -16,5%.
• In 59 di quei 94 anni, i drawdown medi sono stati superiori al 10%.
• In 24 di quei 94 anni, i drawdown medi sono stati superiori al 20%.
• In 10 di quei 94 anni, i drawdown medi sono stati superiori al 30%.
• In 6 di quei 94 anni, i drawdown medi sono stati superiori al 40%.

Quindi risultati molto variegati ma complessivamente grandi correzioni hanno poi portato a grandi rimbalzi. La statistica poi non garantisce nulla, ci mancherebbe. Ma vedendo anche quanto è sceso fino ad oggi il mercato, non mi sembra di dover già disperare.

La morale è molto semplice: le correzioni fanno parte del gioco e sono la cosa più normale e, permettetemi, salutare per il mercato. Solo che forse ci eravamo abituati troppo bene…
Detto questo, la statistica resta tale. Ora tuffiamoci nella realtà…

STAY TUNED!

Danilo DT

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2 commenti Commenta
nimbro
Scritto il 27 Gennaio 2022 at 10:57

Buongiorno Danilo giusto ieri ho fatto un piccolo lavoro, niente a che vedere con quanto fatto da te, analizzando i movimenti correttivi, di una certa importanza, avvenuti sullo S&p 500 dal 2011 a oggi e guardando anche i tempi di recupero.
Ne ho analizzati 7 con variazioni negative comprese tra -8% e-35% i tempi recupero sono stati, mediamente di tre/quattro mesi.
Se questo iter dovesse ripetersi anche questa volta perchè preoccuparsi? Basta avere nervi saldi e in primavera, circa, siamo fuori pericolo.
Personalmente sono molto dubbioso sul fatto che, anche questa volta, ne usciremo indenni in breve tempo per una serie di fattori che ritengo rilevanti.
Il primo che ci troviamo alla fine di una lunga serie di rilevazioni annuali, analizzando la tua tabella, con esito positivo: dal 2009 al2021, con eccezione del 2018 -4% circa, abbiamo avuto tutte chiusure positive, forse frutto, anche, delle abbondanti iniezioni di liquidità che hanno drogato il mercato.
Ritengo inoltre che per la prima volta della storia umana ci troviamo di fronte ai tassi negativi che ritengo una aberrazione.
Da ultimo ma secondo te dopo un decennio di droga monetaria i tempi di disintossicazione li potremo quantificare in mesi oppure in anni?
Forse come riporti alla fine del tuo commento eravamo abituati troppo bene o, come piace dire, ti piace vincere facile .
Ultimo aspetto il concetto di salutare correzione: non ne ho mai capito il senso è come dire la salutare febbre, sperando che non si trasformi in qualcosa di peggio.
Forse sempre a mio parere non è stata così salutare la cavalcata del mercato azionario americano degli ultimi 13 anni.

aiccor
Scritto il 28 Gennaio 2022 at 12:13

la mia modesta opinione: certo non è salutare una crescita ininterrotta da 13 anni dovuta alla stamperia h24 di soldi a muzzo delle varie BC, strettamente riservati alla giostrina di WS. I tassi negativi sono l’unica soluzione: non si pagheranno più i debiti figurarsi se poi ci mettiamo anche gli interessi. E ultimo: quando se ne esce? questione di mesi, si, qualche centinaio di mesi

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