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BCE: un hedge fund che deve cambiare

Scritto il alle 15:11 da Danilo DT

E chi guadagna più di tutti? Indovinate… La Germania, of course…

BCE come un grande hedge fund? Assolutamente si. E come la BCE anche la FED. Infatti è un dato di fatto che la Bce compra molto debito pubblico con rendimenti molto elevati, con un tasso di rendimento che supera anche il 7.50%, e nello stesso tempo remunera il denaro versato dalle banche (che non si fidano di investirlo nel ciclo economico affidando le imprese) per il quale paga il tasso dello 0.5%.
Se ci pensiamo bene, nessuno può negare che, nel caso in cui il debito pubblico dell’Eurozona venga regolarmente ripagato, la BCE stia facendo un affare d’oro.
La cosa che però deve fare pensare è che gli oneri dell’operazione sono a carico dei paesi già in crisi. E gli utili della BCE vengono invece “redistribuiti” a tutti i paesi dell’Eurozona. E per assurdo, chi ci guadagna è sempre lei, la Germania. Paga poco il suo debito e guadagna un sacco di riflesso con la BCE.
Diventa però chiaro che la BCE resta un contenitore “tossico” e il mercato se ne sta rendendo conto.

La Bce, insieme a tutte le Banche centrali dell’area euro, ha infatti nel proprio bilancio 194 miliardi di euro di titoli di Stato di Paesi in crisi: cifra che corrisponde al 2% del Pil europeo.
Considerando anche le obbligazioni bancarie garantite riacquistate a due riprese, la Bce e le Banche centrali nazionali europee detengono titoli per oltre 254 miliardi: quasi l’11% delle attività complessive presenti in bilancio. Se poi si considerano i titoli che le banche dell’Eurosistema offrono come collaterale per accedere alle operazioni di rifinanziamento effettuate da Francoforte, l’ammontare di debito detenuto proveniente dai paesi «periferici» sale a circa 600 miliardi. (Source

E sono proprio le banche di Francia ed Italia quelle che più di tutte stanno usando la BCE per finanziarsi, non riuscendo a trovare altri sbocchi.

One of the key symptoms of the turmoil in the banking sector is its increasing reliance on the ECB for funding. A trend which has picked up rather notably for French and Italian banks lately, as the graph below shows: (FT)

Il ricorso alla BCE delle Banche

In questo momento dove tutto quanto è marchiato Euro fa paura, anche la BCE è guardata con un po’ di timore. Anche perché, non dimentichiamoci, la nostra Banca Centrale dell’UE è zoppa. Infatti per uscire dalla melma una banca centrale ha sempre un’arma a disposizione (che ha anche effetti collaterali, però…) che si chiama “printing”, ovvero stampare moneta. Ma la BCE non può farlo per il veto tedesco. E siamo punto a capo…
Lungi da me dire che la BCE è a rischio. Però è innegabile che la gestione della stessa non può durare così ancora a lungo.

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DT

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8 commenti Commenta
a_rnasi
Scritto il 28 Novembre 2011 at 15:34

leggevo, non mi ricordo più dove, un’analisi sul comportamento della Merkel. Il senso del ragionamento era: visto che non si comprende razionalmente il suo comportamento è possibile che la Merkel voglia fare “market timing” e cioè voglia portare i paesi meno virtuosi sulla strada delle riforme pesanti e incisive, metterle con le spalle al muro e poi, al momento giusto, tirare fuori l’arma degli eurobond e/o ECB stile Federal Reserve. La conclusione dell’analisi era che, se fosse questa la strategia, la probabilità di fallimento sarebbe molto elevata per il semplice fatto che scegliere il “timing giusto” è praticamente impossibile.
non so se sono O.T. 😯

Scritto il 28 Novembre 2011 at 15:54

No no, sei tutt’altro che OT.
Io sono fermamente convinto che il nodo “BCE” sarà la chiave di tutto.
Dici bene, la MErkel gioca sporco. Prima vuole le riforme e poi allarga i cordoni. Ma questo significa portare il mercato al disastro.
Il collasso dle mercato è dietro l’Angolo cara Angelina, e se l’Eurozona si inabissa, anche la tua Germania affonda.
E solo allora, Angelina capirà…. e mollera… ma sarà troppo tardi….

Questo secondo me…

Scritto il 28 Novembre 2011 at 16:39

Ricordo ancora una cosa.
il danno più grosso, se ci pensaimo bene, lo ha fatto proprio la BCE che con una campagna di tassi molto bassi ha permesso un indebitamento incotrollato che non ha fatto altro che lievitare in tuto il sistema QUesta politica monetaria poteva essere valida per la Germania ma non certo hce paesi con bassa crescita ma DEBITO assolutamente con crescita vertiginosa. Ovvio, Italia e Grecia in Primis.
Come dice giustamente michale Boskin, sono tre i fattori fondamentali che determinano l’evoluzione del debito pubblico di un paese:

1-il suo tasso di crescita economica;
2-il suo costo del debito;
3-e la posizione del suo saldo primario (il saldo di bilancio al netto della spesa per interessi sul debito).

Noi siamo tremendamente deficitari sul punto 1 e 2 (ultimamente). E il punto 3 al momento ci vede vincenti …ma per poco.
Quindi, a conti fatti, o si interviene subito altrimenti la situazione diventa insostenibile….
E questo interventismo deve vedersi come detto con gli Eurobond e con una nuova funzionalità della BCE che non deve più essere così vincolata ma deve essere libera di stampare carta.
E…pèermettetemi….se è il caso deve anche poter SVALUTARE.
Ecchediamine…guardiamo la storia. Siamo sicuri che le svalutazioni siano poi così dannose? non mi riferisco solo alla storia italiana…

Pensateci…

jlucas
Scritto il 28 Novembre 2011 at 17:43

Dream Theater,

Oggi la correlazione dollaro debole-borse in rialzo si è presa una pausa
Dollar Index e S&P entrambi in rialzo anche nella sessione USA
Mi piacerebbe leggere, se Ti va, la Tua opinione
Ciao grazie

Scritto il 28 Novembre 2011 at 17:51

Se riesco domani scriverò in merito al dollaro e ad un’importante correlazione.
Sempre che trovi il tempo…giornate molto difficili….

giandino
Scritto il 28 Novembre 2011 at 19:54

Supportare il debito pubblico nazionale, in tutte le forme possibili ed in qualsiasi evenienza sia necessario, è esattamente il compito di una banca centrale, ed è il motivo per cui la “speculazione” non si sogna minimamente di “attaccare” la nazione più indebitata al mondo (Giappone: debito/Pil 218%).
Se lo Stato ha dalla sua parte la sua banca centrale che può stampare tanta M quanta ne serve, nessuna sarà mai tanto stupido da attaccare il suo debito pubblico.
La domanda, ed è una bella domanda, a questo punto è la seguente: se questo principio è universalmente valido e ampiamente riconosciuto, perché mai la Bce è nata su principi diversi… e perché mai i paesi membri deboli (tra cui l’Italia) l’hanno accettati?
La mia risposta è sempre la stessa: la Bce è il braccio finanziario del 4° reich, che ha il compito di rendere effettivo il controllo tedesco sull’Europa.
Togliendo ad ogni paese “debole” il supporto della sua banca centrale, è stato come togliere i proiettili alla sua artiglieria difensiva: il nemico gli spara contro e quello non può controbattere.
Essendo questo fatto lampante e sotto gli occhi di tutti, la domanda, allora, diventa: chi sono stati quei “delinquenti” che hanno accettato di “disarmare” l’Italia, per consegnarla impotente alla Germania, e perché l’hanno fatto?
Chi sono stati non lo so; perché l’hanno fatto è semplice: o sono stati corrotti (hanno preso denaro o altri benefici) oppure erano degli incompetenti totali.

idleproc
Scritto il 28 Novembre 2011 at 21:04

giandino@finanzaonline,

“Se lo Stato ha dalla sua parte la sua banca centrale che può stampare tanta M quanta ne serve, nessuna sarà mai tanto stupido da attaccare il suo debito pubblico.”

Vero. Il problema è che la M quando dovesse saltare il tappo, segue le naturali leggi fisiche gravitazionali.
Esistono studi approfonditi sulla dinamica delle grandi masse d’acqua. La M è più densa.
L’effetto sicuramente molto più spettacolare. Gli US a mezzo FED credo siano con gli invasi pieni.
Presumo che la scaricheranno a rate a livello globale se riescono a dosare il flusso, se non ci riescono, ci faranno sopra il solito film tipo arca di Noè.
I crucchi, nel passato, credo ne abbiano avuta abbastanza e non vogliono rischiare di farci un altro bagno.

“Togliendo ad ogni paese “debole” il supporto della sua banca centrale, è stato come togliere i proiettili alla sua artiglieria difensiva: il nemico gli spara contro e quello non può controbattere.”

Anche se un paese è forte senza sovranità monetaria è debole. Germania compresa. La moneta fiat di oggi è lo Stato. L’europa non è uno Stato. Chi ci ha messi in questa situazione lo sappiamo…

Scritto il 28 Novembre 2011 at 23:35

giandino@finanzaonline,

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