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Quanto acquista la BCE?

Scritto il alle 14:29 da lampo

BCE: acquisti copiosi sui Titoli di Stato italiani (BTP) e non solo…


In quest’ultimo periodo, viste le turbolenze sul debito sovrano… credo che sia più che lecito chiedersi quanto effettivamente la BCE stia intervenendo in soccorso dei titoli di Stato dei Paesi periferici.

Un recente rapporto della Citigroup ([1]) riporta a tal proposito questo interessante grafico che mostra un raffronto dei titoli di Stato decennali italiani e spagnoli, con l’intervento della BCE.

E’ evidente come dopo la metà di settembre, rispetto ai due mesi precedenti, gli acquisti siano calati, giustificati dal fatto che il precedente massiccio intervento della BCE aveva raffreddato i rendimenti.

Quando però, verso gli inizi di ottobre, tali acquisti hanno raggiunto il minimo, ecco che, anche a causa della speculazione, i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni hanno ripreso nuovamente a impennarsi.

Interessante il comportamento nell’ultimo mese: l’intervento della BCE non ha scalfito minimamente l’impennata dei rendimenti.

Sicuramente in Spagna avrà influito il fatto che ci sono le elezioni legislative il prossimo 20 novembre.

E in Italia?

Anche noi abbiamo avuto le nostre vicissitudini politiche… che però, per il momento, anche con la fresca nomina del governo tecnico, non ha portato giovamento a livello di rendimenti dei nostri Titoli di Stato (forse gli investitori attendono i fatti).

Dimostrazione è il risultato, pubblicato sul sito del Ministero del Tesoro ([2]), dell’asta, avvenuta lo scorso 14 novembre, che riguardava i nostri BTP a 5 anni .

Rapporto di copertura: 1,47.

Rendimento lordo: 6,29%

La richiesta è stata nella media delle ultime aste… però pagata a caro prezzo!

Come ho scritto in alcuni miei commenti più volte, per adesso, il problema non è tanto il riflesso sull’aumento degli interessi che dobbiamo pagare per rifinanziare il nostro debito pubblico, quanto sul conseguente sempre più caro tasso di interesse offerto dalle banche alle aziende che chiedono finanziamenti per investire.

Ciò avrà un impatto immediato sulla nostra competitività, poi sulla produzione industriale e, in conseguenza, sulla disoccupazione e consumi. Il risultato è un meccanismo a spirale che, solo in seconda battuta, viene ulteriormente aggravato dal peggioramento della spesa per gli interessi… in un momento in cui, tra l’altro, la crescita non c’è (ho detto crescita per infondere un po’ di positività 😐 ).

Altra motivazione che ha inciso sul rialzo di rendimento dei nostri titoli di Stato è l’aumento dei margini di intermediazione da parte delle “clearing house“, ovvero  chi gestisce la “stanza di compensazione” delle opposte posizione creditorie e debitorie causate da parte dei soggetti che operano sui mercati (in questo caso dei titoli di Stato).

Il margine di intermediazione è la quota di deposito addizionale (extra deposit) che la clearing house chiede alle controparti (soggetti che operano) per garantirsi in caso di perdite. Un aumento di tale margine indica che il titolo trattato è diventato più rischioso.

La prima società è stata la londinese Lch Clearnet ([3]) che ha aumentato di circa il 75% i margini richiesti per i clienti che trattano i nostri bond governativi (dal 6,65% all’11,65%).

Poi hanno continuato altri organismi, compreso quello della nostra Cassa Compensazione e Garanzia (CC&G) a Piazza Affari.

Il risultato immediato è che, ovviamente, i nostri titoli di Stato diventano meno appetibili, rispetto a quelli che richiedono margini inferiori, visto che l’investitore deve immobilizzare più denaro, che potrebbe essere impiegato e fatto fruttare o bruciare in altre forme di investimento.

Cosa dite: ce ne siamo accorti?

[1] Citigroup Global Markets – Euro Rate Strategy (16 novembre 2011)
[2] Dipartimento del Tesoro – BTP 10 Anni Risultati Asta del 14.11.2011
[3] IlSole24Ore –  Anche la clearing house di Piazza affari alza i margini di garanzia sui Btp – L’asse Parigi-Londra sui margini per i BTp

 

Lampo

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17 commenti Commenta
Scritto il 17 Novembre 2011 at 14:31

Un plauso a Lampo che si sta dimostrando un eccellente autore nonchè validissimo collaboratore.
🙂

paolo41
Scritto il 17 Novembre 2011 at 14:37

… per in formazione, ti risulta che Ecb abbia comprato anche Oat e, se si, hai indicazioni sull’ammontare ????

manuel.finanza
Scritto il 17 Novembre 2011 at 15:11

Competenza e chiarezza …..grazie

lampo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 15:37

paolo41,

Non ho accesso a tali informazioni… quello che scrivo lo desumo solo dai rapporti che leggo (nel post ho condiviso un grafico che ieri sera, nelle mie ricerche quotidiane, mi aveva particolarmente sorpreso)

Colgo l’occasione per spiegare, per chi non l’avesse già compreso, che, teoricamente, la BCE non avrebbe mandato per acquistare il debito sovrano dei Paesi che sono in difficoltà a rifinanziare le loro nuove emissioni di debito pubblico, a causa dell’aumento del tasso di interesse (premio di rischio) richiesto.

In questo articolo del Guardian, il governatore della Banca centrale del Regno Unito ha ribadito e precisato tale concetto:

http://www.guardian.co.uk/business/nils-pratley-on-finance/2011/nov/16/mervyn-king-ecb-intervene

Ciò non toglie ovviamente che la BCE possa comprare… da chi ha già comprato (mercato secondario).

Certamente se da qualche rapporto o fonte finanziaria uscirebbe fuori che la BCE sta comprando titoli di Stato francesi (OAT)… non so se la reazione dei mercati sarebbe positiva!

Secondo me no… mostrerebbe proprio in tutta la sua virulenza, la debolezza della BCE!

Certo avere un’informazione affidabile del genere (magari di prima mano… DT con i tuoi potenti mezzi… anche solo sui quantitativi acquistati sul mercato secondario)… aiuterebbe non di poco ad orientare la posizione da prendere sui mercati! :mrgreen:

Ho colto il senso della tua domanda?

Ma forse la speculazione sui titoli governativi in atto… sta aspettando proprio questo, giusto per ricollegarmi all’intervento che “Atomictonto” ha fatto in un suo commento di stamattina sull’attuale orientamento della potenza di fuoco dei mass-media finanziari (commento che condivido quasi totalmente).

Siamo in guerra… mediatica… ed è evidente che l’Europa in questo campo… possiede veramente poche munizioni… a confronto dei mass-media di altre nazioni.

manuel.finanza
Scritto il 17 Novembre 2011 at 15:41

Se l Italia si presta a 6,5% per prestarli a sua volta al anello piu debole (grecia)

a 3,5% chi ci guadagna con questo giochetto?

vichingo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 16:43

La mia impressione è che, più noi, la Francia e tutti gli altri paesi dell’area euro si indeboliscono, più la Germania si rafforza per l’ingente liquidità che viene trasferita sui “più sicuri” bund tedeschi che però non rendono niente. Sarà mica una mossa studiata a tavolino proprio dai tedeschi in concerto con le banche anglosassoni ben conosciute che stanno portando alla rovina il mondo intero? In un momento di crisi globale come questo mentre tutti affogano sui propri debiti, la Germania aumenta vistosamente le proprie esportazioni aumentando il proprio pil……………..cambierò idea solo quando la Germania permetterà la nascita degli eurobond che sarebbe la soluzione più indolore per attenuare la crisi.

duca.005
Scritto il 17 Novembre 2011 at 17:08

Ma, scusate la mia ignoranza, non sarebbe più semplice che la BCE intervenisse alle aste, per abbassare i rendimenti invece che prestarsi da controparte sul mercato secondario? Oppure, invece di interventi continui, intervenisse in maniera decisa, sporadicamente, provocando grossi danni agli speculatori? Diciamo, alla maniera di JP Morgan, quando esegue sell off su argento, tanto per usare un paragone a caso……………….

lampo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 17:14

duca.005@finanza,

Purtroppo, spiegandolo in maniera semplice, non può farlo in base al Trattato di Lisbona e alle linee guida che ha adottato per l’intervento sui mercati secondari attraverso lo “scudo finanziario” che ha creato: ovvero l’EFSF, il Fondo salvastati europeo.

Forse questo è uno degli aspetti più controversi e che rende più debole la BCE. Provo a spiegarmi: le politiche di intervento della BCE sono più facilmente prevedibili, visto il “protocollo” che devono seguire, oltre ad essere per tale stesso motivo più trasparenti.

Le politiche della FED che può intervenire con più rapidità e direttamente sono più difficili da prevedere… dimostrazione che stiamo a leggere tutti i comunicati delle riunione per intravedere se tra le sfumature delle parole e i puntini sulle i o qualche virgola di troppo… vogliano iniziare un nuovo QE (Quantitative Easing).

Secondo voi fra le due, in questo momento, chi ha le armi più spuntate? Eppure la BCE è teoricamente più trasparente e quindi più solida in termini di fiducia… che però i mercati ancora non riconoscono.

Tempo permettendo proverò a cimentarmi a spiegarne il funzionamento in un futuro post.

duca.005
Scritto il 17 Novembre 2011 at 17:39

Proprio come temevo, COLPA di un trattato e alle LINEE di guida………………………….Ma scusa, se veramente,e sottolineo veramente, si volesse intervenire x salvaguardare i Paesi membri in difficoltà, non sarebbe il caso di modificare Trattato e Linee?…………………………………….. Altrimenti, non è difficile essere indotti a pensar male e vedere una regia occulta dietro questo comportamento!

ob1KnoB
Scritto il 17 Novembre 2011 at 17:44

A esser maligni.
Non basta, ihmo, guardare quanto la Bce acquista sul secondario alla voce SMP. In realta’ interviene anche sia prestando direttamente alle banche contro consegna di titoli ‘eligibili’ (per cui non risultano acquisti diretti fatti invece dalle banche) sia e soprattutto facendosi garante di prestiti in eurodollari presso la Fed (la mitica swap line illimitata che così tanto influenza il cross).
Ma nella sintesi basterebbe consuntivare gli attivi dell’eurosistema. Vi risparmio la fatica: dallo scoppio della crisi greca (maggio 2010) siamo a piu 1 Trillion euro….Altro che tarp, zirp, twist etc etc

lampo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 17:54

duca.005@finanza,

In realtà all’interno della UE, come puoi leggere dalla stampa straniera, ci sono vari correnti di pensiero che sono d’accordo ad una revisione dei trattati e delle finalità della BCE… in maniera da avvicinarla alla FED.

Quella che si oppone di più è la Germania che ha paura dei riflessi di una decisione del genere sulla sua competitività, visto che, a quanto pare, quello a cui sono interessati di più è la crescita.
Ricordo che mantenersi in crescita… permette di ottenere dei dati economici migliori, visto che il rapporto con l’indebitamento migliora… che guarda caso è il problema in cui stiamo rischiando di finire noi proprio per la mancata crescita.

D’altra parte la crescita non può essere infinita… come vorrebbero gli economisti… e soprattutto molti speculatori al rialzo.

Quindi meglio che la perseguano solo alcuni Paesi :mrgreen:

Per quanto riguarda teorie occulte ognuno di noi ha una capacità di inventiva meravigliosa (pensa solo ai romanzi)… giustificando certi comportamenti a posteriori.
Più difficile prevedere le teorie occulte… scrivendone i dettagli con largo anticipo.

L’unica cosa certa è che siamo in mezzo ad un periodo storico, economico/industriale e geopolitico forse unico nella storia degli ultimi secoli.
Peccato che pochi se ne rendono conto… ma d’altronde chi viveva nel Rinascimento… non sapeva di esserci!

gremlin
Scritto il 17 Novembre 2011 at 18:07

oggi è stata concertata una vendita massiccia di BUND per arginare gli spread
troppo forte la decorrelazione coi treasury

e WS non riesce nemmeno a credere alle favole di Brouillard (FED S. Francisco) e alla ‘sorprendente’ riduzione dei jobeless claims

balrock
Scritto il 17 Novembre 2011 at 19:09

Bell’ articolo 😉

manuel.finanza
Scritto il 17 Novembre 2011 at 22:21

vale77@finanzaonline,

x vale77 di Roma
abbiamo capito che aspetti UC a o,5….e entri a piene mani .ma ti avevo chiesto se sende a 0,4 che hai una perdita
di -20% potrai resistere?……
la stessa cosa ho chiesto a amici Greci che Agosto sono entrati alla + grante banca Greca
oggi sono a – 50% e hanno voluto rimediare
ogni blog dice la sua e + cose guardi +confusione fai ….e lo sresso trasmetti a noi indiretamente
Il futuro e incerto….solo mago Ottelma lo conosce
con simpatia ……….manuel

vale77
Scritto il 18 Novembre 2011 at 00:22

caro manuel è la 2 volta che chiedo una cosa a DT ed intervieni tu….
il blog che seguo io, dice UC da 1,5 anni.. non so se rendo…
oggi addirittura il blog ed altri stranieri molto migliori, parlano addirittura di ,30
nn capisci che io con questi 2 blog su UC ho solo guadagnato, ripeto, SOLO guadagnato!
son sul thread di UC di finanza da oltre 3 mesi, spalando m sul titolo, ed è sceso nuovamente da 1 a ,73
e questa perdonami io nn la chiamo speculazione, ma fondamentali.
quella banca ha cacca nei bilanci, e molta, quella banca soffre lo spread in maniera altissima.
considerando che chiedo a DT che scusa ma seguo da oltre 4 anni! e dato che lui giustamente oltre un mese fa voleva esser super-long sui bancari, gli sto chiedendo un consiglio alla luce di questo adc ed ipotetico convertendo.
tt qui.
io la compro UC anche se scende del 20%.
perdonami ma parli con chi aspetta l’indice da agosto 2010, ripeto agosto 2010, a 10k.

grazie

manuel.finanza
Scritto il 18 Novembre 2011 at 07:07

vale77@finanzaonline</strong
X Vale.77
mi pare che siamo fuori tema. questo e un ottimo post di Lampo dove si discute della BCE
per richieste personali io userei la email …tutto qui con simpatia

I sondaggi di I&M

VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

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