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Banche Italiane: come aumentano la patrimonializzazione senza nuovi patrimoni

Scritto il alle 11:00 da Danilo DT

A Piazza Affari corrono le banche. Ma sono realmente diventate più sicure? E come è avvenuto il miglioramento dei ratio patrimoniali? E con quali conseguenze? Una su tutte: credit crunch e crisi liquidità per le imprese.

L’informazione tradizionale spesso tende a deviare la realtà dei fattie, quando riesco, cerco di “ripulire” certe news e di pubblicarle nel modo che ritengo più realistico e corretto.

Ovvio, capita che ci metto anche del mio, con qualche parere, però cerco anche sempre di mantenere quell’indipendenza e quel realismo che è necessario in uno scenario economico come quello attuale.
Parliamo di Banche, nella fattispecie di banche italiane.
In queste giornate estive, gli istituti di credito italici si sono comportati bene sui mercati finanziari, MPS a parte a causa dell’ennesima trimestrale colabrodo.
Ovviamente ha influito non poco la “tendenza” positiva del settore finanziario e anche i buoni dati dell’Eurozona.
Sui giornali si legge però che il merito è anche delle banche stesse che in questi ultimi mesi hanno rafforzato in modo considerevole i loro requisiti patrimoniali.

Letto così mi verrebbe da pensare a nuove iniezioni di capitale, il che potrebbe essere una vera manna dal cielo, proprio nel giorno dove, tanto per cambiare, i “bad loans” (sofferenze bancarie) vengono calcolate come in aumento del 22% su base annua

In realtà occorre fare molta attenzione. Infatti per poter “ben figurare” ci sono due strade.
Per la cronaca e per i meno tecnici, ricordo che questi indicatori vanno a prendere il core tier 1 e lo vanno a ponderare all’attivo ponderato per il rischio. La ponderazione consiste nel valutare ogni singola attività detenuta dalle banche, stabilendone il relativo rischio.
Quindi, per fare un esempio, il BTP avrà una rischiosità bassissima, mentre il credito alle imprese una rischiosità di molto superiore.
La qualità dell’attivo diventa quindi DETERMINANTE per calcolare questi parametri e migliorare il coefficiente di patrimonializzazione.

Avrete dunque capito che.. basta “manipolare” questi dati ed ecco che magicamente le banche sembrano più patrimonializzate.
Mi spiego meglio

Patrimonializzazione delle banche: le due strade

Per aumentare i coefficienti di patrimonializzazione delle banche si può:

A) aumentarne il capitale (che è la cosa più semplice. Apportare nuova liquidità ovviamente arricchisce la patrimonializzazione) aumentando quindi il numeratore

B) andare a colpire la rischiosità ed incidendo così sul denominatore

Però cosa significa “andare a colpire la rischiosità”? Significa diminuire il rischio sui crediti. Ovvero, MINOR concessione di crediti alle imprese, creando quello che si chiama il CREDIT CRUNCH. Minor credito concesso, minor rischio. Ma tutto questo poi si ripercuote sul sistema in modo drammatico, perché va a togliere quel polmone di liquidità che in regime ordinario alimenta l’economia e l’imprenditoria privata.

(AGI) – Milano, 8 ago. – Nel corso dell’ultimo decennio sono ‘spariti’ circa 40 miliardi di euro di crediti delle banche alle imprese. E’ la stima che risulta dall’indagine dell’Ufficio studi di Mediobanca sui ‘Dati cumulativi’ di oltre 2000 imprese italiane dell’industria e del terziario. Il rapporto annuale in particolare fotografa la riduzione della componente dei crediti bancari nella struttura finanziaria delle imprese, passata dal 48,4% nel 2003 al 33% nel 2012. In termini assoluti le erogazioni delle banche sono si’ aumentate di 11,1 miliardi in questo periodo, ma per mantenere lo stesso peso sul debito finanziario complessivo delle imprese avrebbero dovuto crescere sulla carta di oltre 50 miliardi di euro.
  All’appello mancano quindi una quarantina di miliardi . (Source)

I casi Deutsche Bank e Barclays

Anche altri colossi hanno scelto però di diminuire i rischi.
Guardate cosa hanno deciso di fare il colosso tedesco Deutsche Bank e l’inglese Barclays. Ovviamente loro intervengono sulla leva finanziaria usata in modo sconsiderato, ma è un modo per aumentare la solidità delle banche.

European banks have been forced to tear up years of planning and rethink the way they run their biggest businesses after an unexpected clampdown from regulators on leverage, with some firms already selling assets and warning of hundreds of millions in lost earnings.
Barclays and Deutsche Bank were first to respond to the shift, unveiling plans to cut up to €400bn in assets between them, with bankers warning that more firms will be forced to cut back on leverage – and sell assets – over coming months. Barclays would have had to cut deeper had it not announced a plan to raise £5.95bn in fresh equity.
The Basel Committee on Banking Supervision surprised banks at the end of June with proposed new rules that calculate “gross leverage” by taking total equity as a percentage of total exposure, in a move that banks say undermines separate risk-weighted capital rules.
“Leverage ratios are a very crude measure, and we think it would be very dangerous for regulators to shift away from all the work banks have done on regulatory capital,” said Lars Machenil, chief financial officer at BNP Paribas. “Risks can be very different, and that needs to be reflected in the rules.” (Source)

Diminuendo la leva…si aumentano i requisiti di patrimonalizzazione. Ma una cosa è diminuire la leva finanziaria usata per speculare, una cosa è togliere denaro al sistema, proprio come fanno le banche italiane.

Senza poi dimenticare che quel denaro destinato al credito è stato destinato per lo più all’acquisto di titoli di Stato che non sono proprio “privi di rischi”.
Non dimentichiamo però che tutto questo è avvenuto con la benedizione della BCE che non ha fatto altro che spingere questa dinamica (vedi LTRO…dove sono finiti quei soldi?)

Ora, cari amici , le istituzioni, TUTTE, devono invece CONCENTRARSI sul modo per generare un’inversione di tendenza di questa operatività. Magari partendo proprio dalla BCE che, come promesso, deve trovare il m odo per sostenere la piccola-media impresa italiana.

Asset banche Eurozona: evidente il deleveraging

STAY TUNED!

DT

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