in caricamento ...
BAD NEWS, GOOD NEWS
Nel mondo bizzarro dei mercati finanziari di oggi, sembra che più l’economia traballa, e più gli investitori festeggiano. Quasi come se un raffreddamento del gigante americano fosse la panacea per tutti i mali. Non è sicuramente un quadro che ci coglie impreparati ma lo ammetto, incuriosisce sempre. Le cattive notizie che diventano benzina per far correre i mercati.
Perché tanta euforia di fronte a dati poco entusiasmanti?
• Inflazione che accenna a frenare: un timido segnale, ma sufficiente per far sperare in un mood meno aggressivo da parte della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Il che va a tradursi in un sollievo per le tasche degli investitori. La FED non solo non alzerà, ovvio, ma comincerà a tagliare stimolando l’economia.
• Mercato del lavoro che mostra qualche cedimento: meno assunzioni e un leggero rialzo della disoccupazione. Segnali di un’economia che rallenta, sì, ma che potrebbero allontanare lo spettro di una recessione troppo dura.
Bene quindi, soft landing centrato, ma è pur sempre un entusiasmo che però potrebbe rivelarsi effimero.
La storia insegna che non sempre “le cattive notizie sono buone notizie”. Troppe brutte notizie, accumulate, potrebbero trasformarsi in un vero e proprio problema per i mercati. Va bene puntare sempre sulla FED ma non dimentichiamo che questa FED non è quella di una volta, ovvero capace di dirigere i mercati. La FED subisce, la FED si adegua e la forward guidance è relativa.
Come navigare in questo mare di incertezza?
• Occhio ai consumatori e alla fiducia: la loro tenuta è fondamentale per l’economia americana. Se la loro fiducia crolla e la spesa cala, i guai potrebbero essere dietro l’angolo. Qui sopra trovate l’elenco di molti indici di fiducia di consumatori e imprese. Se notate, non c’è proprio quel gran entusiasmo…
• Selezione oculata: non tutti i settori soffriranno allo stesso modo di un eventuale atterraggio duro dell’economia. Privilegiare aziende con flussi di cassa solidi e utili raggiungibili può essere una strategia vincente.
• Protezione del portafoglio: cercare strumenti che possano proteggere o fare hedging
• Diversificazione: non mettere tutte le uova nello stesso paniere. Mai come oggi la diversificazione geografica e settoriale può aiutare.
Ricordate: l’ottimismo è contagioso, ma è fondamentale navigare questi mari incerti con prudenza e una buona dose di realismo.
L’ azionario e’ ben difeso e tutelato,penso che salirebbe anche se un missile nucleare colpisse Wall street,vuoi mettere il business della ricostruzione, l’ altra farsa ,ovvero l’ inflazione,come mai non indietreggia? Danilo sbaglio o le banche tra tassi alti sui prestiti e remunerazione delle riserve guadagnano? E visto che patrimonialmente molte ,vedi regionali usa ma anche in UE ,sono alle cozze e’ chiaro che i tassi non devono scendere