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Aumentano ancora i sussidi: la ripresa più strana della storia

Scritto il alle 14:54 da mattacchiuz

Mettiamo per un attimo via i problemi che stanno interessando la giovane Europa ed i suoi stati arcaici ( giusto oggi dalla Grecia salvata una serie di dati non proprio positivi… ) e fiondiamoci come ogni giovedì pomeriggio a leggere l’ultimo report disponibile in merito ai nuovi cassaintegrati.

Il DOL comunica che per la settimana conclusasi il 4 giugno 2011 il numero di nuove richieste di sussidio ha toccato la cifra di 427 mila unità, deludendo le attese per 415 mila. Registrata per la settima precedente una rilettura di +4000, come nella migliore tradizione dell’ufficio statistico!

Initial Claims (SA) A 427,000 Da 426,000 = +1,000
Initial Claims (NSA) A 364,507 Da 381,497 = -16,990

Nonostante sia in calo a 424 mila, anche la media mobile a 4 settimane sembra essersi stabilmente riportata sopra i 400 mila, limite più o meno a senso scelto come spartiacque tra un mercato del lavoro in espansione e uno in contrazione.

Il grafico del dato non destagionalizzato non mostra significative indicazioni.

La situazione non peggiora ma nemmeno migliora. L’unica constatazione positiva è che confrontando le varie serie, non si è verificato il forte ed anomalo incremento del 2008, quando la crisi aveva preso il la. Allora, c’erano 6 – 7 milioni di posti di lavoro in più.

Nella settimana del 21 maggio, venivano contati 7 milioni 601 mila 344 cassaintegrati di lungo periodo, quelli cioè che beneficiano di uno dei sette dispositivi di tutela sociale istituiti negli USA, in contrazione di 89 mila 233 dalla settimana precedente. Temo che nei mesi prossimi vedremo i food stamp schioppare verso il vuoto cosmico! Ma fa nulla, Obama ieri ha fatto capire che ci sarà un nuovo stimolo fiscale. Trovare soldi non è un problema, pare.

Poche le indicazioni che provengono direttamente dagli stati. Questo perché ovviamente, in condizioni stazionarie, non ha senso indicare variazioni inesistenti! Comunque interessante che il Missouri riporti un incremento, per la settimana del 28 maggio, limitato a 1158 nuovi sussidi, attribuendo le ragioni ai tornado che hanno devastato il suolo. Ancora protagonista in negativo New York che vede aumentare di 3187 le richieste: colpiti un po’ tutti i settori dell’economia.

Per oggi basta dati, ora siete liberi di passare alle chiacchiere dei banchieri centrali.

Mattacchiuz

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5 commenti Commenta
Scritto il 9 Giugno 2011 at 15:21

che dire….direi che c’è poco da dire…se non che la ripresa non è ripresa…

7voice
Scritto il 9 Giugno 2011 at 19:09

DANILO LASCIA PERDERE LA RIPRESA ! QUà Và TUTTO A MERITRICIO ! 😕 http://m.la-cronaca.it/news/388442 🙄 🙄 🙄 🙄

calciatore
Scritto il 9 Giugno 2011 at 19:27

Come in tutte le aziende anche l’azienda Stato mente responsabilmente e con coscienza ai suoi cittadini, punto primo.Non e’ la prima volta che i burocrati tentano attraverso la psicologia di fare digerire o rendere piu’ lievi le crisi. Cosi’ con i dati USA ed europei, tutti dati ad uso e consumo dei gornali e delle pagine web. Lo sappiamo benissimo che la realta’ e’ molto diversa da quella proposta, e sono al lavoro stuole di “spargitori di ottimismo” (anche sul web) sempre pronti a dire che il bicchiere non e’ solo mezzo pieno , ma che domani si riempira’ del tutto. Queste persone , del tutto inutili, in questa fase storica falliranno perche’ il web che 50-100 anni fa non c’era, fa girare le notizie nel modo che sappiamo, velocizza la comunicazione. Quanto ai sussidi, sono solo dati da prendere con le pinze, purtroppo la crisi va inesorabilmente avanti, (chiedere ai prenditori di food-stamps)-

Scritto il 9 Giugno 2011 at 19:50

7voice@finanza,

Mi hai fatto postare una foto l’altro giorno, stiamo ancora aspettando un tuo commento che ci spiega che volevi dire….

paolo41
Scritto il 9 Giugno 2011 at 21:24

Mat,
la vedo dura aumentare i posti di lavoro, quando il processo di delocalizzazione continua imperterrito…(ieri, se ben ricordo, accennavo all’ulteriore trasferimento di outsourcing di software di IBM in India).
Oggi leggevo con sarcasmo le dichiarazioni (e le critiche naturali) dei media e della Marcegaglia sul calo della produzione in Italia. Le aziende italiane continuano a trasferirsi nei paesi esteri, in Italia ci sono solo posti di lavoro, e pochi, a basso costo per gli immigrati: chiedere alla presidente di Confindustria e al vice quanto delle loro attività hanno trasferito e/o stanno trasferendo in altri paesi, chiedere ai Colannino, padre e figlio, che stanno trasferendo anche i Centri Ricerca della Piaggio in Cina, mentre si comincia sempre più a parlare di un’entrata definitiva di AirFrance in Alitalia (poi non lamentiamoci se ci sarà una riduzione del personale e conseguenti scioperi dei voli), chiedere a Guidalberto Guidi (uno dei pochi che non ha paura a dire come stanno le cose) che in varie occasioni ha espresso considerazioni simili alle mie.
Che abbiano almeno il coraggio di dire “andiamo fuori dall’Italia” perchè fra sindacati, burocrazia, contributi e tasse (quei pochi che le pagano) ne abbiamo le p…e piene.
La Fiat, confrontata a dieci anni fa, si è “essiccata” nelle produzioni italiane e la Fiat con il suo indotto era una bella fetta della produzione italiana; Marchionne ha il merito di aver denunciato quanto sopra, ma tardivamente e ha anche il demerito di aver trascurato quasi completamenrte il rinnovo della gamma….. e il suo migliore uomo prodotto si è trasferito in VW.
Questo per dire che fra situazioni strutturali e non concorrenziali del nostro sistema di produrre ed errori o mancanze del management continua a diminuire l’offerta di lavoro in Italia.

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