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ANALISI CICLICA: Grafico DAX ed interpretazione del trend
Guest post: analisi ciclica dell’indice benchmark europeo e grafico DAX
A noi cosa interessa? Sapere se vi è un trend e se sia al rialzo o al ribasso (o laterale).
Un trend al rialzo cosa è? Una serie di minimi e massimi crescenti. E un trend al ribasso? Ovviamente…
Ma cosa contraddistingue uno dei tanti massimi o uno dei tanti minimi crescenti insistenti in un trend al rialzo dall’ultimo massimo o dall’ultimo minimo crescente prima di una inversione del trend?
In altri termini: all’interno di un trend (secolare o intraday) quando un massimo (o un minimo) può essere l’ultimo del trend? Molto semplicemente quando dura nel termpo tanto quanto basta per interrompere un trend su una scansione temporale di nostro interesse
Ecco, in sintesi, l’analisi ciclica e i suoi 2 fattori fondamentali: serie di minimi e massimi = FATTORE PREZZO; duraturi = FATTORE TEMPO. Prezzo e tempo quali ingredienti fondamentali per definire un trend. Prezzi e loro swing da declinare e confermare nello spazio temporale. Una rappresentazione grafica, quindi, incardinata su due assi cartesiani di pari dignità.
L’analisi ciclica dunque chiamata a definire, misurare e schematizzare la durata di un trend. Non basta che un massimo (o un minimo) venga superato. Quello swing deve avere una durata congra rispetto alla durata del trend (=ciclo: dall’annuale al giornaliero); altrimenti? Altrimenti, con buona approssimazione, è certamente indiziabile di essere l’ultimo del trend in esame.
Ecco dunque spiegato (o almeno questa era l’intenzione) il motivo per cui, entro un tempo congruo (seconda matà del ciclo), per esempio nella fase di chiusura (trend ribasso) di un Intermedio che dura circa 60-70 giorni non può trovare spazio ciclico un Tracy (sottociclo di 3 ordini inferiore dalla durata media 6-9 giorni) che non abbia minimi e massimi decrescenti (polarità negativa). Ed ecco ancora perché, sempre nel nostro esempio, il superamento di un massimo di un precedente Tracy negativo fornisce il primo consistente segnale (fattore prezzo) da confermarsi con l’inversione di polarità del Tracy (fattore tempo) che l’Intermedio ha terminato la sua fase di chiusura. Il nuovo sucessivo Intermedio troverà conferma con un T+1 (sottociclo di 2 ordini inferiore dalla durata di 12-18 giorni circa) in configurazione al rialzo.
L’Intermedio del Dax si trova, al momento, nella medesima posizione ciclica dell’esempio sopra riportato come si evince chiaramente in tabella: nella sua seconda parte abbiamo un T+1 ribassista dal 13/8 che si è presumibilmente chiuso il 30/8 e che ne decreta il cambio di fase da rialzo a ribasso. Per cui siamo nella fase di chiusura dell’Intermedio (trend- o meglio contro trend – al ribasso visto che il T+3 in corso dal 5/6 non vi è motivo di dubitare che sia rialzista). Sappiamo poi che la condizione minima necessaria e sufficiente per chiudere un ciclo è di cogliere un sottociclo di tre ordini inferiori negativo (per cui un Tracy) e sappiamo che non può trovare ospitalità in tale fase un Tracy al rialzo se non in un nuovo Intermedio
Su questo blog inoltre applico l’analisi ciclica non solo dei Bottom ma anche dei Top, battezzata da Elico64 ciclicità inversa. E proprio la ciclicità dei top ci avverte che dopo una lunga fase di trend ribassista si è interrotta sul Bottom di inverso del 21/8 (7105) la sequenza negativa dei Tracy, è stato marginalmente superato il Top di inverso del 13/8 (fattore prezzo) e un nuovo T+1 inverso in configurazione rialzista sta per confermare pianemente nel tempo il suo battito ciclico (fattore tempo).
Le forze rialziste e ribassite in altri termini si stanno vicendevolmente passando di mano il testimone: da un lato un nuovo T+3 di inverso chiede spazio da 10 giorni ed è alla ricerca del suo massimo; dall’altro lato il T+3 di indice ricerca, al medesimo prezzo salvo lingue di Bayer, il suo minimo. In attesa di un nuovo cambio di testimone e alla ricerca dei punti di swing che danno forma e valori al trend di ordine superiore all’Intermedio
Un confronto attento dei cambiamenti riportati nei grafici e in tabella rispetto all’analisi pubblicata il 3/9 permetterà a chi è interessato di apprezzare concretamente le sfumature e le cognizioni cicliche sopra discusse oltre che di cogliere, operativamente, il valore affidato al livello di 6871, minimo del 30/8 su indice e a 7016 di inverso.
SOURCE: AppunticicliciBrigitrader
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Un’altra cosa, mia dear brigit: per me le lingue chiudono sicuramente il ciclo superiore. Quindi, parlando del ftsemib è indubbiamente partito un t+5, quindi il t+3 in corso avrà un minimo superiore ai minimo di luglio.
Il “sicuramente” viene fuori dalla mia analisi storica: nel 100% dei casi le lingue hanno chiuso il ciclo e quindi ne ho tratto la conclusione che le lingue chiudono il ciclo sempre.
Ciao brigi, non so se mi leggi, cmq:
su dax è ovviamente partito nuovo t+3. Tuttavia ad occhio mi pare che qualcosa non quadri con la lettura inversa: più che non quadri mi pare, a senso, che presto vedremo un massimo che resisterà per un bel po’ di giorni: quindi insomma uno spinge in su, l’altro in giù e dovremmo cos’ trovarci in un laterale fra questo massimo e partenza t+3. Giusto ho sto avendo una visione?
ps: l’annotazione sopra ovviamente non è oro colato ma verificale pure te
ciao Daino
sull’inverso il T+3 ha perso al 99% consistenza: dati gli ultimi accadimenti a 122 giorni l’unico swing configurabile come partenza del T+3 inverso sarebbe stato il T+1 partito il 21 ma che è già al ribasso. Si può forzare tale interpretazione e configurarlo come T+1 al ribasso ma in configurazione rialzista visto che ha speso 12 giorni sopra il minimo). E’ però una forzatura poco credibile ma qualche raro esempio nel passato esiste… ma questo offre il mercato ed in questo contesto i target rialzisti si sprecherebbero naturalmente
In tale lettura l’indice sarebbe in un nuovo T+3 dal 30/8 avendoci offerto le condizioni minime per chiudere e l’inverso in un T+3 dal 21/8 con vincolo ribassista conclamato.
Una altra interpretazione alternativa è appunto accogliere l’incostistenza del T+3 inverso passando in questo frangente a valorizzare i ritmi dei cicli pari (T+4 e T+2) ed aspettandosi dunque, alla conclusione del semestrale inverso, il medesimo ritmo sull’iindice
Rimane poi come scenario assolutamente imprevedibile e dunque non annoverabile operativamente l’intervento di una Bayer a ridare un equilibrio momentaneamente non riconoscibile sull’Intermedio. Ma prevederla esula dalle nostre possibilità
riguardo al massimo del semestrale avrei un tgt elliottiano MINIMO intorno a 7400 (su tenuta di zona 6800) quale onda c** di y di una complex iniziata a giugno da 5900
Complimenti per avere colto la NON sincronia sui T+3 dei bottom e dei top. A livello operativo, ripeto l’indicazione che ci giunge dalla ciclicità dei Top è di non fidarci ciecamente dell’Intermedio come naturale battito di medio anche sulal ciclicità dei bottom
concordo al 100%!!