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ALLARME ITALIA: le due facce del Bel Paese

Scritto il alle 09:34 da Danilo DT

italia-doppia-fiaccia

Da un lato troviamo un’economia che è in estrema difficoltà, con i conti pubblici non in ordine. Tasso disoccupazione ai massimi, debito pubblico in perenne aumento, deficit PIL border line. dall’altra il mondo della finanza che riporta un’altra realtà.

Mi capita spesso di ricevere delle email di amici lettori che mi chiedono pareri, informazioni e quant’altro. Cerco sempre di rispondere a tutti e quando l’argomento trattato è particolarmente interessante anche per gli altri, allora cerco di fermarmi un attimo e di sviluppare meglio l’argomento.

Proprio ieri ho ricevuto da parte di Mirko questa email che, credo possa interessare un po’ tutti i risparmiatori italiani.

Ciao Dream, o Danilo DT (ti seguo da una vita e resti sempre Dream per me! LOL). Senti, ti disturbo per un rapido parere. Sono confuso come non mai in questo periodo. Leggo dati sconfortanti, vedo in TV una politica da circo, ho la percezione di un paese che nella vita reale e sociale sta andando a rotoli.
Però cavolo… guardi il Mibtel e siamo on forte ripresa. I nostro titoli di stato sono veramente diventati ridicoli come rendimento. Ma nemmeno fossimo la Germania o la Svizzera! Un BTp per 10 anni è sotto il 2% netto. Ma che senso ha?
Ho letto poi oggi un articolo sul Sole dove si parlava appunto di questa anomalia.
Insomma, da una parte vedo un’Italia che sta per saltare, e dall’altra un’Italia che invece sembra solida e forte.
Insomma…io ho un bimbo piccolo di 4 anni, una bimba mi arriva il mese prossimo. Qual è l’Italia che ritroveranno i nostri figli? E qual è l’Italia VERA che oggi abbiamo dinanzi a noi?

Ciao Mirko, innanzitutto auguri per la bimba in arrivo.
Credo che tu abbia perfettamente centrato il problema. Il rally dei BTP di questi giorni è veramente un qualcosa di incredibile se guardiamo la situazione economica, politica e sociale del nostro paese.
Economica, perché siamo in recessione, quasi in deflazione, con un debito pubblico che anziché scendere, continua a salire, una disoccupazione preoccupante con quella giovanile che è allarmante. Potrei andare avanti per ore mi sa…
Politica perché, siamo sinceri, ormai trovare la “buona politica” è diventata un’utopia, senza dimenticare che è difficilissimo andare a toccare i diritti “acquisiti” e cambiare lo status quo di ruberie ormai consolidate. Ma se non si parte da lì..non c’è speranza.
Sociale perché, come detto, la disoccupazione non fa che salire, la popolazione invecchia, il fardello dell’INPS si fa sempre più insostenibile, l’assistenzialismo dello Stato ormai è ridotto al lumicino. Insomma, il conflitto sociale è a livelli mai visti e le prospettive non possono essere positive SE non cambia qualcosa in modo deciso.

ITALIA REALE: tasso disoccupazione, debito pubblico, deficit PIL

DEFICIT-DEBITO-PIL-DISOCCUPAZIONE-ITALIAE allora come mai i BTP volano e con essi le borse? Semplice, perché la BCE funge da garante. Draghi sta sostenendo a parole (e non solo) il debito dei paesi più deboli. Queso atteggiamento, assieme alla politica monetaria “prevista, sperata o auspicata” dal mercato stanno gonfiando all’inverosimile la bolla.

FTSEMIB, Spread BTP Bund, USD

SPREAD-BTP-BUND-FTSEMIB-CROSS-EURUSD
Ma l’avallo della BCE a che serve? Beh, serve a non farci saltare, a proteggerci, ad evitare di ritrovarci a dover pagare sui titoli in fase di rinnovo tassi assurdi; ma per la nostra economia, nel breve periodo, serve a poco.
Aiuterebbe molto di più un piano di sviluppo come quello annunciato da Juncker. Ma quanto di realistico ed effettivo verrà compiuto? E poi queste iniziative saranno sufficienti?

La risposta è, purtroppo NO. L’Italia deve cominciare col “salvare se stessa” con una vera rivoluzione politica, economica e sociale che forse solo uno stato di polizia riuscirebbe a portare a termine. E poi ci vuole un sostegno incondizionato di un’Europa che si “abbassa” alla socializzazione del debito e alla creazione di una VERA Unione Europea.
Ovviamente il discorso meriterebbe di essere sviluppato ad oltranza. Intanto io spero si averti risposto, e sono certo che gli amici lettori nei commenti integreranno egregiamente le mie elucubrazioni.
Ah, dici che non di ho scritto come andrà a finire? Beh, questo non lo so. Posso solo dirti che la comunità internazionale cercherà di portare avanti la questione e di sostenerla il più possibile perché l’Italia ha un peso troppo determinante ORA. E poi…chissà…

STAY TUNED!

Danilo DT

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15 commenti Commenta
idleproc
Scritto il 26 Novembre 2014 at 13:04

In “europa” stanno esportando, lo stesso “modello” di oltreatlantico, a livello finanziario, economico e sociale e come linee di comando. E’ una strategia sottobanco fatta per gradi usando come referenti gli asset politici presenti nei singoli paesi europei presi separatamente e in gruppo per quanto riguarda l’azione dell lobby a livello del cosiddetto parlamento europeo e organismi affini.
Sapendo chi comanda, preparatevi: fine del sistema pensionistico pubblico, fine del sistema sanitario pubblico, fine di tutte le altre protezioni sociali pubbliche.
Verranno mantenute come parvenza e come metodo di giustificazione di espropi di altro tipo a mezzo tasse.
Anche a livello di “mercato” comanderanno le corporation globali che nella forza geopolitica e strategica degli US&Soci trovano la carne da cannone e le risorse per gestire l’operazione.
E’ matematico, ci ritroveremo sia gli OGM che l’acqua e tutto il resto in mano alle corporation in una concezione di mercato “libero” che presuppone che sia “libero” in fase di conquista e che diventi oligo-monopolistico poi.
E’ la concezione che hanno anche verso Est e che avranno verso la Cina come hanno verso altri stati sui quali hanno operato nel passato come nel presente. Come alcuni sono finiti si è anche visto e si vede.
Campo libero ché comandiamo noi.
Non so se come esperienza di lavoro abbiate avuto a che fare mai con una di queste corporation globali o coi loro rappresentanti politici.
Non si vive molto bene in un mercato oligo-monopolistico, comunque uno la possa pensare sul “sistema” se non stai seduto ai piani molto alti.
Inoltre il processo di disintegrazione sociale sarà automatico e ci sarà molto probabilmente una reazione.
In US, il loro sistema socioeconomico sta fallendo nonostante la posizione privilegiata che deriva dalla gestione del gioco in subappalto, non mi sembra una buona idea continuare ad importarlo.
Essenzialmente, dal mio punto di vista, è questo il problema politico da affrontare per fare l’Europa.
Comunque per sopravvivere possiamo arrangiarci a fare i traders sia come singoli che come gruppi ma non tutti possono fare i traders, ne hanno i mezzi o la voglia.

Ps. Complimenti per “investimento migliore”, non vi dico cosa hanno invece proposto ad un mio amico che “giusto ieri” è andato in banca.
Lui ha risposto che preferiva occuparsi di contrabbando di semi di zucca.

Scritto il 26 Novembre 2014 at 13:18

thx a lot!
dai, siamo curiosi, illuminaci sulle folgoranti proposte!

idleproc
Scritto il 26 Novembre 2014 at 16:49

Danilo DT,

Nò posso.

paolo41
Scritto il 26 Novembre 2014 at 17:15

ho l’impressione che Draghi cominci ad essere circondato: fra le dichiarazioni di Shauble che vuole un Ministro delle Finanze a livello europeo, il piano investimenti presentato oggi da Juncker (speriamo che non sia aria fritta) e l’ultima uscita di Constancio sul QE, per non parlare delle ennesime dichiarazioni di Weidman, penso che la potente lobby tedesca stia giocando le sue carte e mi sembrano carte pesanti.

Scritto il 26 Novembre 2014 at 21:09

DT

…^ L’Italia deve cominciare col “salvare se stessa” con una vera rivoluzione politica, economica e sociale …

OTTIMO, fermaTi qua. STOP!

Il seguito

… che forse solo uno stato di polizia riuscirebbe a portare a termine. ^…

è di “troppo” e NON LO CONDIVIDO AFFATTO.

MAI DIMENTICARE COLORO I QUALI – nell’800 e nel ‘900 – SI SONO BATTUTI – E SONO MORTI (la media oscilla/va tra i 14 anni e i 25 anni: OSSIA, GIOVANI ED “UMILI”) – PER ARRIVARE AL “TENORE DI VITA” CHE ABBIAMO OGGIGIORNO.

IN PRIMIS, DEMOCRATICO.

MAI DIMENTICARLO – anche quando si è in momenti di angoscia e di vuoto, COME OGGI.

MAI DIMENTICARLO – la media dei MORTI: 14-25 ANNI; basta fare (PREGANDO E PORTANDO DELLE PIANTE, CHE SONO IL SIMBOLO DELLA VITA CHE SI RINNOVA!) una visita ai CIMITERI ed ai SACRARI (presenti in ogni Paese e Città della Repubblica Italiana).

Loro Ci guidano e Ci guideranno SEMPRE.

MAI AVERE PAURA DEL FUTURO AVENDO SULLE NOSTRE TESTE LE LORO MANI.

サーファー © Surfer

lampo
Scritto il 26 Novembre 2014 at 22:25

@finanza,

Condivido pienamente… anzi mi permetto di aggiungere qualche riflessione.
Abito relativamente vicino al sacrario di Redipuglia… che effettivamente ogni volta che ci passo desta impressione.
Spesso, da ignorante, mi sono detto che hanno combattuto per ragioni inutili, visto che oggi i Paesi che erano nemici… sono uniti nell’Europa che abbiamo.

Poi mi è capitato di vedere una bella mostra di un noto Fotografo di guerra (compresi alcuni suoi documentari veramente ben fatti): Robert Capa.
E lì ho capito che è meglio avere l’Europa attuale, per quanto disastrata che sia, rispetto a niente (situazione precedente).

Abbiamo sempre tempo per migliorarla… soprattutto cercando di lottare per mantenere ad un livello ottimale la dignità del lavoro (qualunque esso sia). Molti eurocrati… non lo capiscono… o fanno finta di non capirlo.
Ma ci sarà sempre chi avrà il coraggio di ricordarglielo!

Scritto il 26 Novembre 2014 at 23:08

Lampo & Friends

Mi permetto di riportare – parte, ma è parola per parola: ossia, pari-pari – quanto detto in un pubblico consesso – quindi è disponibile per Tutti – da un Mio Caro Amico (conosciuto nella prima metà degli anni ’90 del Secolo scorso, per la comune AMICIZIA con “DCC” – Medaglia d’Oro alla Memoria al Valore Militare della Repubblica Italiana).

Antonio Russo[*] – Monastièr (Treviso): Aprile 11, 1999

…^ (…) molti si domanderanno perchè ho scelto di rimanere a Pristina quando il Governo di Belgrado aveva caldeggiato – non minacciato, tengo a sottolineare -, caldeggiato, tutte le componenti internazionali – compresi i giornalisti – di lasciare il Kosovo e ovviamente in/nel giro, di circa, sei ore, sono spariti, immediatamente, dall’orizzonte di Pristina e del Kosovo(?).

Lo decisi proprio perchè, nonostante la paura e nonostante l’incertezza, perchè sapevo di trovarMi da solo, perchè reputavo uno scandalo, uno scandalo internazionale che si abbandonasse un Paese, già da un’anno massacrato, torturato, negato dei Suoi diritti, invaso militarmente; l’ho considerato uno scandalo che una professione quale quella dei giornalisti, soprattutto i corrispondenti di guerra, la cui border-line è tipicamente dare testimonianza di quello che succede, sono stati fra i primi, dopo ovviamente Walker dell’OSCE (…) che appunto abbandonassero questo Popolo, e quindi che non Ci potesse essere una voce alternativa, una voce di stampa che informasse quello che stava succedendo nel Kosovo (…).

Ed è assurdo che giornalisti non abbiano potuto documentare questo ad eccezione di quello che ho fatto Io, come scelta di essere presente e di rischiare in tal senso. Ho reputato assurdo che la stampa internazionale fosse come i corvi alla frontiera Macedone ad aspettare la vetrina dei Profughi, di Gente privata dei Loro più elementari diritti, non parlo neanche diritti umani, più elementari diritti, cioè anche il diritto alla sopravvivenza (…).

Abbiamo assistito a questa tragedia, alle porte di Casa. Mi piacerebbe mettere un titolo all’articolo: il nemico di Casa.

Chi è veramente il nemico?

E’ l’Albanese Kosovaro, minacciato della Sua esistenza? O siamo Noi, nemici, reali? Nemici di Noi stessi e nemici anche delle Popolazioni di cui Noi Ci dovremmo prendere interesse (…).

(…) il giornalismo italiano come ha condotto l’informazione (…) Io sono veramente scandalizzato per due motivi: l’uno professionale; Io non ho mai visto quando sono stato a Pristina in Kosovo, non ho mai visto i giornalisti italiani girare PER il Kosovo (…) cucire un’informazione che non faceva altro che appannare più che mai la realtà (…).

Io non ho neanche la tessera di giornalista, l’ammetto qui e Lo dico ufficialmente (…).

(…) cosa s’intende professionalità in un lavoro come quello del giornalismo? ^…

– – – – –

[*] http://www.radioradicale.it/antonio-russo

A. Aversa (Radio Radicale, a cura di), [da] “Antonio Russo, la sua attività giornalistica e di denuncia sui massacri in Kosovo, le corrispondenze da Pristina, Milosevic, la Nato, i radicali” – Ottobre 15, 2014

http://www.radioradicale.it/scheda/423636 [da 01:43:09 a 01:52:50].

サーファー © Surfer [Lui e DCC erano dei GIGANTI – soprattutto UMANI]

idleproc
Scritto il 26 Novembre 2014 at 23:09

lampo,

Punto di vista legittimo ma il:
“E lì ho capito che è meglio avere l’Europa attuale…” è un concetto spauracchio della propaganda di basso livello, un timore indotto per giustificare ben altro e una dinamica che sta portando proprio a quello che vorresti evitare… ex jugoslavia non ti ricorda niente? ucraina, l’espansione verso est… è la stessa strategia… i popoli europei è da un pezzo che non si sognano di far guerre ma questa europa è tutt’altro che l’europa dei popoli europei.
Lo è di progetto.
Azzerrare e rifare rimuovendo chi attualmente la gestisce e le ettuali linee di comando che sono estranee alle democrazie europee che nel processo di “costruzione” sono state annullate.
Ti rivelo un segreto, finanzieri e bankster non sono in grado di fare una politica economica, figuriamoci costruire una realtà geopolitica.

Scritto il 26 Novembre 2014 at 23:27

Lampo e Surfer:

avete ragione…il mio era uno sfogo proprio perchè sembra impossibile trovare una via d’uscita con questa classe politica… chiedo venia

idleproc
Scritto il 27 Novembre 2014 at 00:07

Danilo DT,

E’ del tutto umano cercare un deus ex machina in una situazione di crisi.
Da un punto di vista “razionale” è semplicemente la ricerca di una classe dirigente di “ricambio” che da un punto di vista anche “democratico” mette in pausa la situazione e convoca una Costituente per ripristinare in pieno la sovranità del popolo italiano .
Il piccolo dettaglio in una situazione come l’attuale è che risponderebbero a fuori casa e non al popolo italiano, viste le attuali linee di comando reale… per cui sarebbe una soluzione all’amerikana, latinoamerikana o euroamerikana.
Anche se presumo incontrerebbe qualche difficoltà visto il forte legame sociale ancora esistente tra il popolo italiano e i suoi militari.

lampo
Scritto il 27 Novembre 2014 at 00:32

idleproc@finanza,

Condivido il tuo punto di vista, come ben sai dalle mie posizioni espresse sull’europa. Siamo indubbiamente ben lontani dall’Europa delineata dai fondatori, almeno come pensiero.
Indubbiamente è un’Europa di interessi economici… e di conseguenza politici. Poi il consenso lo si crea a monte… a seconda dei risultati delle perenni statistiche che oramai danno la situazione del pensiero del volgo quasi in tempo reale (in maniera a Google trend… per fare un paragone!).

Ma se vedi i lavori di Capa e di altri fotografi, che veramente hanno rischiato la vita (nel suo caso la sua compagna è morta durante gli scatti in Spagna se ricordo bene), trovi delle foto veramente incredibili, difficili da descrivere come questa
http://www.tcdailyplanet.net/sites/tcdailyplanet.net/files/imagecache/HugeColorbox/vietnam.jpg

Trovi anche un modo di far reportage… che purtroppo è quasi sparito. Altrimenti non saremmo arrivati all’Europa odierna… e soprattutto all’insensibilità informativa odierna, forse per troppa informazione “spazzatura”. E a tutto quello che ci propinano come guerre necessarie… comprese quelle future

idleproc
Scritto il 27 Novembre 2014 at 00:48

lampo,

Ti comprendo perfettamente… non siamo lontani.
Redipuglia mi ha tolto il fiato da piccolo… lì ci siamo noi tutti… siamo noi… insieme a tutti gli altri popoli.
E che non si pensi che io sia contro il popolo americano…

ottofranz
Scritto il 30 Novembre 2014 at 04:13

Beh la frase che ha creato scalpore ha più il sapore del ragionamento liberatorio fatto sottovoce. Sappiamo tutti bene che sarebbe proprio il Mostro attrezzato militarmente, economicamente, massmediologicamente, …ente,…ente,…ente, a rappresentare nel caso “Lo Stato di Polizia” .

E’ che a forza di notare la realtà , siamo costretti perfino a reprimere il sognare ad occhi a aperti
🙁

Scritto il 30 Novembre 2014 at 22:13

ottofranz,

Hai letto perfettamente il mio punto di vista… ragionamento ESTREMO e l’ho ammesso, che aveva un sapore liberatorio (estrema ratio…) fatto quasi sottovoce ma che ovviamente è rimbombato alla grande.
Purtroppo quel tipo di Stato di Polizia sarebbe leggermente…tremendo?
🙁

lukeof
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 13:22

Ripeto come ho già detto tante volte che se qualcuno VUOLE DAVVERO modificare questo trend che ci porterà a diventare una dittatura semiafricana di serie B, l’unica opzione reale e possibile è FAR SALTARE IL BANCO E ROVESCIARE IL TAVOLO.
E il “come” l’ho spiegato tante volte anche qui nel blog del gentilissimo DT.
Comunque per chi volesse rileggersi il “come” (aggiornato e corretto con nuovi capitoli) puo’ sempre leggere qui : lukell.altervista.org/UnasoluzioneallacrisiEsiste.pdf

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