ALERT World War III: Israel and… the next Iran

Scritto il alle 07:58 da lampo

Nel titolo è stata riportata provocatoriamente “the next Iran”: infatti potrebbe succedere che l’Iran sia molto differente da come lo conosciamo oggi.

Andiamo per ordine.

Per chi non l’avesse già fatto, prima di continuare nella lettura, consiglio di visionare almeno l’ultimo post sull’argomento:

ALERT World War III: IRAN short update

In particolare avevamo raccontato che il Dipartimento USA ha sottoscritto una commessa da 330 milioni di $ con la Boeing per sviluppare una ventina di potenti bombe, di cui abbiamo ipotizzato l’impiego per la distruzione delle installazioni nucleari iraniane sotterranee.

Il tutto mediante ad un intervento militare armato tutt’altro che “chirurgico”!

 

Ovviamente lasciamo alla vostra valutazione se, tale nostra umile e breve analisi geopolitica, sia stata fondata o meno.

Ci dispiace adesso raccontarvi che ci sono delle importanti novità, purtroppo per niente piacevoli.

Ecco direttamente una delle fonti, il quotidiano Hareetz ([1]):

Prime Minister Benjamin Netanyahu requested the United States approve the sale of advanced refueling aircraft as well as GBU-28 bunker-piercing bombs to Israel during a recent meeting with Defense Secretary Leon Panetta, a top U.S. official said on Tuesday.

The American official said that U.S. President Barack Obama instructed Panetta to work directly with Defense Minister Ehud Barak on the matter, indicating that the U.S. administration was inclined to look favorably upon the request as soon as possible.

Ovvero:

Martedì scorso un altro funzionario statunitense ha affermato che, durante il recente incontro con il Segretario di Stato USA Leon Panetta, il Primo ministro (israeliano) Benjamin Netanyahu ha richiesto agli Stati Uniti di approvare la vendita di avanzati aerei da rifornimento nonché bombe GBU-28 tipo “bunker-busting” ad Israele.

Il funzionario americano ha detto di essere stato incaricato dal presidente americano Barack Obama per collaborare sul campo direttamente con il Ministro della Difesa (israeliano) Ehud Barak, indicando che l’amministrazione statunitense era incline ad accogliere favorevolmente il più presto possibile tale richiesta.

Per chi non lo sapesse, le bombe GBU-28 servono per uno scopo simile a quello che citavamo nel precedente post (le GBU-57 ancora in fase di realizzazione), anche se dispongono di minore potenza distruttiva e tonnellaggio (pesano “solo” poco più di due tonnellate).

Ovviamente, per rientrare tra i requisiti previsti affinché un attacco aereo possa considerarsi “chirurgico”, tali armamenti sono muniti di “guida laser” (permettetemi di sdrammatizzare un po’).

Potete approfondire su questo link: GBU-28 (fonte: Wikipedia in italiano) oppure consultare la scheda tecnica riportata tra le fonti in fondo al post (nota [2]).

Risulta che già nel lontano 2005 Israele avanzò tale richiesta durante la presidenza di George W. Bush, il quale posticipò l’accordo. Pare avesse paura che tale tecnologia fosse rivendute alla Cina (visto il suo interesse nel rafforzare le proprie conoscenze militari).

Sembra che ad Israele siano già venduti 55 di questi “confetti”. Qualche fonte riporta che è successo nel 2009, diversi mesi dopo l’insediamento di Obama ([4]). Altre invece molto prima ([5]).

Qualunque sia la verità, di un fatto siamo certi: si tratta di armamenti dalla potenza distruttiva non indifferente!

Ogni tanto mi chiedo proprio perché nel 2009 abbiano deciso di assegnare un premio nobel ad un certo presidente…

Vi ricordate le parole ([3])?

“for his extraordinary efforts to strengthen international diplomacy and cooperation between peoples”

cioè:

“per i suoi straordinari sforzi per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli

Essendo ottimista, propendo che la motivazione sia stata espressa in segno di buon auspicio per il futuro…

Buona riflessione… anzi… godetevi la vita e riflettete poco!

Lampo

P.S.

Preciso che non mi piace molto scrivere su questi argomenti… per cui, non me ne vogliate, se li tratto molto sporadicamente…

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[1] – Haaretz – Netanyahu asked Panetta to approve sale of bunker-busting bombs, U.S. official says (6 marzo 2012).
[2] – Federation of American Scientist (FAS) – Guided Bomb Unit-28 (GBU-28) BLU-113 Penetrator – Scheda tecnica (22 febbraio 1998).
[3] – NobelPrize.org – The Nobel Peace Prize 2009.
[4] – TheDailyBeast – Obama Sold Israel Bunker-Buster Bombs (23 settembre 2011).
[5] – NewYorkTimes – U.S. Speeds Up Bomb Delivery for the Israelis (22 luglio 2006).

 

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15 commenti Commenta
Scritto il 8 Marzo 2012 at 08:16

Ringrazio Lampo per i suoi post sempre chiari. Anche singoli flash ci aggiornamento sono ben gaditi, visto che ben pochi ne parlano in modo evidente. Mentre invece orse, sarebbe il caso…

idleproc
Scritto il 8 Marzo 2012 at 10:10

Grazie Lampo. Di fatto è la continuazione di tutte le operazioni coperte e non in Nord-Africa, è una strategia di cui anche noi siamo stati una vittima economica e geopolitica. Politicamente ed economicamente in Libia è come se ci fossimo bombardati da soli. Ha chiuso la possibilità di una nostra funzione strategica, mediatrice, economica non solo nel Mediterraneo. Vale anche per i Greci. Noi siamo ingabbiati sia da un punto di vista finanziario che geopolitico. Scelte fatte tutte fuori da consultazioni democratiche coi detentori della Sovranità, solo propaganda e governi sostituiti alla bisogna. Ormai tutta l’area è destabilizzata. Nemmeno il parere dei militari e dei “servizi” delle vare nazioni è contato e conta qualcosa. Altri decidono. Come negli US.
Il problema, oltre al rischio presente e reale che il tutto sfugga di mano, è la crisi della Democrazia in tutto l’occidente.

Bello questo articolo su ZH che mi trova concorde e con una cartina esemplificativa:
http://www.zerohedge.com/news/guest-post-war-iran-coming

Probabilmente a stabilire quando verrà dato il via allo spettacolo pubblico, saranno i sondaggi per le presidenziali US. Bello no?

idleproc
Scritto il 8 Marzo 2012 at 10:36

Posso “alleggerire” con una battuta maschilista nel giorno della “donna”?

E’ come se ormai in tutto il mondo comandassero le donne. Quelle che conosco io, sono sempre impegnate in qualche guerra feudale con qualcuno e qualcosa. Mica si fermano. Proseguono imperterrite fino alla fine. I maschietti normalmente mostrano i muscoli, fanno un pò di scena, fanno i cretini e poi si fermano visto che ci si fa male. Che siano la Clinton e la moglie di Obama?

Un saluto affettuoso alle donne che leggono il blog di DT&C e un augurio che la giornata della donna prosegua tutto l’anno visti i problemi reali che vivono anche nel mondo del lavoro.

maurobs
Scritto il 8 Marzo 2012 at 10:41

Intanto esce una notizia(leggo su fineco e non è riportata la fonte se rueters o ansa) che domani governo esamina provvedimento per poteri speciali settori difesa,sicurezza,energia,trasporti,comunicazioni-nota chigi…….. 🙄 🙄 🙄

idleproc
Scritto il 8 Marzo 2012 at 10:58

maurobs@finanzaonline,

Se è così, siamo davanti ad una “replica” del “Patriot Act” e visto che siamo in Italia-Colonia, in peggio.
Una domanda (retorica) sorge spontanea: chi “governa” l’Italia?.

maurobs
Scritto il 8 Marzo 2012 at 11:04

bella domanda….da 50enne mi viene in mente un gioco a quiz per ragazzi di quando ero bimbo:”chissà chi lo sa”

atomictonto
Scritto il 8 Marzo 2012 at 11:16

maurobs@finanzaonline,

Ma non è nulla di simile al “Patriot Act” che è solo una assurda demolizione di diritti civili a favore delle “forze di polizia” Americane che ormai hanno strabordato direttamente nella sottomissione fisica e psicologica dei cittadini (si vedano le centinaia, migliaia di video di abusi assurdi, anziani sottoposti ad elettroshock – taser – per futili motivi etc…).

E’ un provvedimento, per ora una ipotesi di DDL, che riguarda la Golden Share dello Stato nelle aziende strategiche per la difesa, l’energia e le TLC.
Ne prevede l’ampliamento dei poteri con ad esempio il diritto di veto all’ingresso di nuovi soci (scalate) etc..

http://www.altalex.com/index.php?idnot=17463

Saluti! 🙂

idleproc
Scritto il 8 Marzo 2012 at 11:32

atomictonto@finanza,

Ho letto e grazie per il link. Nella mia interpretazione portata al pensar male ma credo realistica vedo una serie di “può” e di “possono”… Si stanno semplicemente preparando alla svendita del nostro patrimonio strategico pubblico. In condizioni, come sappiamo, di mercato ottimali.
Non ho dubbi che i “può” e “possono” verranno risolti con modalità già collaudate ampiamente in passato.

maurobs
Scritto il 8 Marzo 2012 at 11:40

anche perchè nel campo telecomunicazioni,viabilità già non è più controllata….settore trasporti ferroviari sulle rotte più convenienti idem, aereo si è provveduto a dare una compagnia linda a privati……(a proposito qualcuno ha notizie in merito al valore CAI?) le reti di trasporto energia devono essere vendute dai propritari….trasporto pubblico deve esser liberalizzato e succederà come per trenitalia:grandi offerte sulle rotte più convenienti con concorrenza al servizo pubblico che nei costi deve mettere anche tratte non remunerative……bah rwsto sempre più perplesso per questo piano salva-italia

lampo
Scritto il 8 Marzo 2012 at 15:38

a_rnasi@finanza,

Credo che sia evidente che l’Iran, oltre agli usi civili, voglia crearsi l’atomica per avere come deterrente nell’area geografica in cui si trova. Francamente ho molti dubbi sul fatto che, una volta ottenuta (una, 2 o mille… nulla cambia) la usi effettivamente.

Peccato che questo Israele non l’accetti assolutamente, siccome vuole rimanere lo stato “democratico” predominante dell’area.

Però Israele incomincia ad avere seri problemi internamente a causa dell’aumento della percentuale di popolazione che sceglie la causa ortodossa… con le conseguenze cderivanti in termini di effettiva libertà (ho letto recentemente un articolo su un episodio di reclami verso la presenza di un un nuovo istituto scolastico femminile in una zona ad alta concentrazione di ortodossi, dove si lamentavano del fatto che le ragazzine girassero in pantaloncini corti…). Quindi più passa il tempo e minore sarà il potere decisionale nell’assumere e portare avanti un’iniziativa del genere contro le installazioni militari iraniane.

D’altronde, dall’inizio della missione di “liberazione” in Libia e della missione di “pace” in Afghanistan, molti Paesi europei hanno perso definitivamente il loro ruolo di mediatori superpartes (o “pocopartes”), con la conseguente maggiore spesa in termini militari. Pensate solo alla Grecia e agli armamenti che sta comprando (è costretta?) dalla Germania ed altri Paesi e noi italiani stessi con i caccia che abbiamo acquistato (fossero solo quelli…).

Il tutto mentre l’Europa dei popoli (che forse non c’è mai stata) si sta sfaldando, dietro l’interesse degli investitori che non vogliono portare a bilancio le perdite delle loro attività di speculazione (rischiose).

Peccato che continuando così ci perdiamo tutti, ma evidentemente… molti d questi tecnocrati, finanzieri plurimiliardari e via dicendo…pensano di poter scappare in un… altro pianeta.

Invece sappiamo che fine faranno: come tutti noi.

Ricordati che devi morire!
Come?
Ricordati che devi morire!
Vabbene.
Ricordati che devi morire!!
Sì, sì, no, mo’ me lo segno proprio…

schwefelwolf
Scritto il 8 Marzo 2012 at 16:51

Ho letto, giorni fa, su Welt-Online una particolareggiata analisi di quello che dovrebbe/potrebbe essere il piano operativo di un blitz israeliano contro l’Iran finalizzato a distruggere a tempo indeterminato le (5-6) strutture industriali coinvolte nel programma atomico iraniano. L’analisi esaminava ogni singolo aspetto dell’operazione (armamenti da impiegare, numero di velivoli, approvvigionamento di carburante in volo etc.) – e concludeva osservando che Israele dovrà agire abbastanza presto, per evitare di dover bombardare un reattore attivo (con conseguente disastro atomico – da follout altamente radioattivo – su una ragione di superficie non quantificabile. Una sorta di Chernobyl).

E ancora una volta si fa, per i poveri israeliani, la solita eccezione: loro (e solo loro?) hanno uno “storico” diritto ad una guerra preventiva (altrimenti condannata sempre e comunque – per gli altri). Il tutto, ovviamente, senza benestare delle Nazioni Unite, senza titolo alcuno: in piena violazione del diritto internazionale.

Ma, come sempre: le regole valgono solo per gli altri. E gli americani, che da sempre si sono rifiutati di firmare quegli stessi trattati internazionali che imponevano al resto del mondo per limitare le armi di distruzione di massa (NBC), forniranno ai “poveri” israeliani tutto il supporto necessario per effettuare un’operazione che, in altri tempi e con altri Stati, avrebbe portato ad un tribunale di Norimberga…

Che splendido esempio di coerenza…

lampo
Scritto il 8 Marzo 2012 at 17:19

schwefelwolf@finanza,

Purtroppo Israele ha il primato “in tale azione preventiva” visto che la prima, l’ha svolta proprio lei.

Attualmente per tale motivo, quando viene insegnato diritto internazionale e si affronta la questione dell’azione preventiva… si cita proprio Israele come esempio.

Bisogna oramai farsene una ragione… visto che rientra nella consuetudine internazionale. Anche la teoria “shock and awe” (colpisci e stupisci) teorizzata dagli americani in campo militare… adesso viene applicata all’economia…

Peccato che molti… ancora non se ne sono accorti 🙄 :mrgreen:

idleproc
Scritto il 8 Marzo 2012 at 19:26

lampo,
Tolti i fanatismi che sono sempre presenti in una società democratica ma che in condizioni normali sono marginalizzati dal controllo sociale, penso che gli israeliani siano stati messi dalla politica US-UK e dei Francesi in una condizione di “mosse obbligate”.
Non credo che abbiano brindato al processo di destabilizzazione neo-coloniale di tutto il Nord-Africa e del medio-oriente. Sapevano perfettamente che le probabili dinamiche avrebbero comportato fenomeni di iper-nazionalismo di matrice ideologica islamica e si sarebbero trovati al centro di un processo di cui non si scorge la fine.
L’errore criminale e devastante è tutto connesso a chi ha tirato le fila in US della politica estera ancora precedente all’epoca Bush. Sono vecchie strategie, si sono letti la storia della caduta dell’Impero romano ma non hanno capito bene.

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