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CREDIT SUISSE CRASH: avanti il prossimo!

Scritto il alle 14:49 da Danilo DT

Le azioni Credit Suisse sono crollate di oltre il 20% mercoledì: nuovo minimo storico e CDS alle stelle. I motivi? Indovinate un po’…

Da una parte Credit Suisse ha ammesso ieri “debolezza dei controlli” per gli ultimi due esercizi. Alla faccia della rigidità teutonica o peggio ancora svizzera. Confermata inoltre la maxi-perdita di 7,3 miliardi per il 2022 e, soprattutto, forti deflussi di asset, con prelievi da parte dei clienti per 110 miliardi di franchi negli ultimi tre mesi del 2022.

Storia per certi versi simile (ma diversa) a quella vista con SVB qualche giorno fa. La morale è che questa fuga di capitali ha intaccato i “cuscinetti di capitale” andando a ledere la robustezza patrimoniale dell’istituto, che quindi si è trovato al di sotto dei requisiti regolamentari. Il comunicato di ieri di Credit Suisse ha fatto sprofondare ulteriormente bond e azioni.

A questo punto urge capitale e subito si pensa agli azionisti sauditi che sembravano intenzionati ad immettere capitale fresco…

“The answer is absolutely not, for many reasons. I’ll cite the simplest reason, which is regulatory and statutory. We now own 9.8% of the bank — if we go above 10% all kinds of new rules kick in, whether be it by our regulator or the European regulator or the Swiss regulator,” Ammar Al Khudairy told Bloomberg. “We’re not inclined to get into a new regulatory regime.” (Source) 

Voilà, la frittata è fatta. Fuga di capitali, vendita indiscriminata di equity e bond marchiati CS e mercato al tappeto. Ma la cosa interessante è che Credit Suisse non è nuova a queste situazioni. Vero, sono state prese diverse iniziative per “risanare” la situazione, taglio di 9.000 posti di lavoro a tempo pieno, scorporo della sua banca d’affari e concentrazione sulla gestione patrimoniale. Ma non è bastato.

Adesso l’effetto contagio è dietro l’angolo, la SNB dovrà in qualche modo farsi sentire, Credit Suisse è un colosso che non può essere sottovalutato quantomeno a livello sistemico.

Adesso i CDS sul titolo sono ai massimi. E mentre che ci siamo, facciamo un ripassino.
CDS europei delle principali banche con valore attuale e massimo a 3 anni. Ovvio, meritrano un occhio di riguardo le nostre UCG e ISP. Ma io direi di tenere molto sott’occhio le due teutoniche subito sotto a CS. Tutto bene sull’argomento?

UPDATE: CDS Credit Suisse

STAY TUNED!

Danilo DT

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