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DRAGHI e il MIRACOLO ITALIANO

Scritto il alle 08:24 da Danilo DT

In questi giorni mi sono imbattuto in un grafico interessante che voglio condividere con voi e che, forse, vi fa meglio capire qual è stato il ruolo di Mario Draghi e perché, grazie a lui, abbiamo assistito ad un nuovo “miracolo italiano”. Anche se un miracolo ben diverso da quello che state immaginando.
E’ nota a tutti la pesante posizione debitoria dell’Italia, tanto che il nostro rapporto “debito pubblico PIL” ha da tempo superato quota 130%

Dove sta il miracolo di Mario Draghi? Malgrado una violenta ed evidente impennata del nostro debito pubblico, abbiamo pagato meno interessi. Ed è questo il miracolo. Perché se Draghi non avesse portato il mercato in area ZIRP o NIRP (tasso zero se non addirittura negativi), gli interessi sarebbero solo potuto lievitare. Con effetti devastanti per il nostro paese. Per fortuna però che il tasso medio che andiamo a pagare è sceso e non poco.

STAY TUNED!

Danilo DT

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8 commenti Commenta
natan72
Scritto il 20 Febbraio 2019 at 08:35

Bello sapere che l’attuale governo sta facendo di tutto per recuperare il gap faticosamente guadagnato…….

ben
Scritto il 20 Febbraio 2019 at 08:39

Pensa se avessimo potuto svalutare cosa avremmo potuto fare. Qualcuno ricorda il miracolo economico con la povera liretta?

gnutim
Scritto il 20 Febbraio 2019 at 09:07

na­ta­n72@fi­nan­zaon­li­ne,

il costo di ciò è soltanto un perdita di una decina di punti di pil…. qualche punto di disoccupazione in più….. stagnazione dei consumi…. perdita di potere di acquisto… ttale delega di potere a certi burocrati che la sera vanno in giro ad ubriacarsi….

cosette del genere… ma va tutto bene facciamo vedere sempre e solo il alto della medaglia che più ci interessa, e con questo non voglio difendere questo governo che cinque ne dice e mezza ne fa, ma ai sicari dell’economia di prima (monti-letta- gentiloni ecc) forse preferisco questi rinco…

Scritto il 20 Febbraio 2019 at 11:05

Il grande Miracolo potete leggerlo nei dati macro di queste ultime ore…

ben
Scritto il 20 Febbraio 2019 at 12:32

qui un bel articolo che evidenzia il reale fallimento di questo banchiere
https://scenarieconomici.it/il-fallimento-di-draghi-a-spese-nostre/

r.o.i.
Scritto il 20 Febbraio 2019 at 15:06

Leggere articoli nei quali i concetti corretti ed errati vengono mischiati tra loro ed insieme a teorie, come la curva di Philips e la teoria Keynesiana sull’intervento dello Stato, in una sorta di minestrone improprio, induce (a mio parere) il lettore a correre il rischio di essere fuorviato, (senza rendersene conto), magari con la convinzione di acquisire punti di riferimento solidi ed orientativi.-
Precisiamo…:
1) – l’inflazione (deflazione) è costituita dall’aumento (diminuzione) di base monetaria in cui l’aumento (diminuzione), se avviene, dei prezzi ne costituisce solo l’effetto più percepibile dal vasto pubblico (enti pubblici – imprese – famiglie).-
2) – nella condizione disastrosa in cui siamo precipitati dal 2007, Draghi ha fatto (con il sostegno totale del Consiglio Bce) l’unica cosa possibile e disponibile nell’immediato nell’armamentario di politica monetaria della Bce, ovvero iniettare forti quantitativi di base monetaria, attraverso le operazioni di mercato aperto, nel sistema bancario al fine di evitare il collasso del “sistema finanziario” e di conseguenza del “sistema reale” (in sintesi produzione – consumi).-
3) – gli “effetti” si sono avuti (e durano tuttora) sui titoli di stato con l’aumento dei prezzi e la diminuzione dei tassi, mentre nel “sistema reale” la relazione banche-operatori economici si è congelata per l’aumento del rischio economico globale dovuto alla recessione effettiva indotta dalla crisi.-
Fin qui il compito-dovere di Draghi (che non dimentichiamo non ha i poteri e le funzioni di politica economica della Fed) – ma i governi??
Hanno approfittato (e lo fanno tuttora) dei bassi tassi (risparmio in c/interessi) non per diminuire l’incidenza fiscale (in aumento) o per ridurre il rapporto debito/pil (in aumento) o per effettuare investimenti produttivi (araba fenice!!), od ancora un mix di queste politiche, ma per varare “riforme” di inefficace (a mio parere) validità in una campagna elettorale senza fine.-
Risultato? a voi le conclusioni.-
Vorrei ricordare che le svalutazioni competitive ai tempi della “liretta” producevano effetti benefici nei rapporti con l’estero solo nel breve periodo (8/10 mesi) e che successivamente si ritorcevano contro di noi; ma la memoria è corta!
Alla luce di quanto sopra provate a rileggere l’articolo su “Scenarieconomici.it” suggerito dall’amico Ben.-

ben
Scritto il 20 Febbraio 2019 at 17:15

I benefici della svalutazione duravano pochi mesi, si ma siamo riusciti a fare una Potenza economica. Adesso con l’euro siamo nel pallone. Non è solo questione politica purtroppo

pdf79
Scritto il 23 Febbraio 2019 at 00:10

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/02/22/bce-ipotesi-di-nuovi-prestiti-a-lungo-termine-per-le-banche-il-consiglio-direttivo-ne-ha-discusso-a-gennaio/4989971/
E compriamo altro tempo.
Il 31 ottobre 2019 finisce l’incarico di Mario Draghi, dovrebbe riuscire a tenere in piedi la baracca europea fino a quella data, grazie di tutto ai posteri la sentenza sul suo operato.
Draghi pensiero riassunto:
https://www.milanofinanza.it/news/draghi-attacca-i-sovranisti-201902221809184101
Io preferisco questo:
http://vocidallestero.it/2018/07/26/euro-tragedia-il-dramma-in-nove-atti-di-ashoka-mody/
video
https://www.youtube.com/watch?v=U57WCyeJM_c
Saluti a tutti

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