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THE CRASH (cronaca di una unidirezionalità annunciata)

Scritto il alle 23:12 da Danilo DT

Il momento è decisamente delicato, molto atteso e forse anche temuto. Dopo un interminabile trend rialzista, i mercati hanno “finalmente” corretto in modo deciso.
Come ben sapete, ho dei problemi di salute che mi costringono lontano dall’attività lavorativa e anche dal blog.
Questa è la prima sera, dopo circa una settimana, che ho la forza e anche la testa per dire il MIO parere che ovviamente non è legge ma resta un’opinione personale.
Allora, ecco cosa è successo secondo me.

Cercherò di essere sintetico anche perché non sono ancora proprio in forma.
Tutti aspettavano il detonatore, la miccia che facesse scoppiare la bomba. E la bomba è scoppiata. Ma la cosa curiosa è stata che ad innescarla è stato un dato di mercato non brutto ma bello se non addirittura bellissimo.
Mercato del lavoro Usa: il dato sul salario orario medio, in crescita del 2.9% yoy vs previsioni del 2.6% e il buon dato sui non farm payrolls sono stati talmente positivi che hanno fatto crollare il mercato.
Non vi sto prendendo in giro, è veramente così.
La verità che questi due dati, in particolar modo il primo, fondamentale per poter calcolare il potere di acquisto del cittadino USA e soprattutto gli effetti sul tasso inflazione, hanno scatenato le vendite dui decennali USA, i benchmark di mercato. Motivo? Ovvio, ora che anche il dato sui salari, ultimo tassello che mancava, è uscito super positivo, la FED dovrà esagerare con gli aumenti dei tassi di interesse.Ed in un amen il decennale tocca addirittura area 2,9%.

Grafico T-Note 10yr TNX by Tradingview

Tassi che crescono così velocemente in poco tempo necessitano per forza un riassestamento dei portafogli. E così partono le vendite di asset rischiosi.
Ed voilà. UNIDIREZIONALITA’ confermata.

Scende come detto il decennale USA
Scende il corporate e l’High Yield
Scende l’equity

Ovviamente tutti iniziano a temere anche una “ritaratura” della politica monetaria BCE (già smentita) ma questo è il mercato.
Tutto qui? Ma assolutamente no. Perché ci troviamo con la seconda conferma alla nostra teoria.

Il violento movimento di storno, anche abbastanza inatteso in un clima perfetto, scatena chi? Eccola, proprio lei, la finanza passiva. Stop loss che saltano come tappi, sistemi che si ribilanciano e devono diminuire il rischio di portafoglio ed in poco tempo, la frittata è fatta.
E pensate che tutto questo è avvenuto in una fase “idilliaca” sui mercati.

E fin qui, possiamo dirlo, è successo quanto ci aspettavamo. L’effetto detonante è stato un po’ sorprendente ma è logico, perché lo abbiamo sempre detto, sarebbe stato il mercato obbligazionario a far muovere l’equity e così è successo.
Però, andando al sodo, questa correzione è quella che possiamo definire l’INVERSIONE DI TENDENZA?
Bene, qui passiamo dalla cronaca al parere personale.

Il movimento del decennale USA è stato violento ed ovviamente ha avuto effetti pesanti sull’equity, movimenti, RICORDIAMOLO, enfatizzati dalla finanza passiva.
Però vi ripeto la frase già detta più volte. I dati usciti sul lavoro erano ottimi e quindi il contesto macroeconomico resta molto positivo.
Morale: mi aspetto un bel rimbalzo. Arriveremo alle quotazioni precedenti? Beh, questo non lo so, forse addirittura le supereremo, ma questo dipenderà da quanto accadrà nei prossimi giorni.
Intanto spero sia chiaro a tutti che d’ora in avanti il clima sui mercati sarà molto diverso.
I tempi di un sonnecchiante VIX in area 10 sono finiti.
Ma fintanto che le dinamiche degli utili aziendali (lo ammetto, molto aggressive) verranno mantenute, il quadro resta positivo per il rischio. Ve lo ripeto per l’ennesima volta. Sono gli UTILI AZIENDALI che comandano in borsa
Per il sottoscritto quindi è stato un bell’esercizio propedeutico per l’investitore, nella speranza che FINALMENTE abbia capito cosa significa “unidirezionalità di mercato” e che le obbligazioni, oggi, proteggono come un fazzoleto di carta in testa ad un predone nel centro del Sahara.
Rispondo anche ad altri amici che mi chiedono se conviene comprare.
Parere personale: secondo me cercate qualche buona occasione, magari fate dei buoni afari in questi giorni.
Scusatemi, ora torno a letto, ho veramente fatto quello che potevo in queste condizioni. Spero che sia stato sufficiente.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

6 commenti Commenta
santis
Scritto il 7 Febbraio 2018 at 09:17

La discesa è coincisa con l’insediamento del nuovo direttore della FED
Nulla è casuale
P.S.
Anche la discesa del 1987 fu scatenata da dati positivi

alplet
Scritto il 7 Febbraio 2018 at 09:43

“Sono gli utili aziendali che comandano in borsa”, più precisamente direi le stime sugli utili aziendali: la borsa segue gli utili che ci saranno, e le stime cambiano.

Scritto il 7 Febbraio 2018 at 10:34

al­plet@fi­nan­za,

Ovviamente hai ragione ed era quello che intendevo dire. Le previsioni (sempre più coerenti con quella che sarà la realtà) saranno la cartina tornasole

lucianom
Scritto il 7 Febbraio 2018 at 13:10

Niente da dire se le obbligazioni stanno scendendo.
La discesa delle azioni invece in caso di inflazione è un non senso (a parte questo storno che
potrebbe essere salutare) infatti solo le azioni e beni durevoli ci hanno sempre difeso nel passato da quest’ultima.

alplet
Scritto il 7 Febbraio 2018 at 14:20

Il mercato è difficile: non si sa se sia finita; forse non è nemmeno iniziata.

slow to learner
Scritto il 7 Febbraio 2018 at 14:58

Sei stato molto esaustivo. Grande è sopratutto auguri di buona guarigione.

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