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Il mondo è fallito?
Buongiorno a tutti. Dopo una settimana passata fuori ufficio per una serie di motivi, torniamo all’ordinario subito con un post condito di numeri assolutamente folli.
Parleremo di CDS, i credit default swap e di contratti derivati OTC alias over the counter, quei contratti di cui ho parlato già molte volte e di cui conoscete anche la funzione. Parleremo dei loro volumi assolutamente folli, raggiunti nei mesi passati e, malgrado moniti e crisi, in continua espansione.
La fonte dei dati è doppia, Da una parte abbiamo il sito della BRI , e dall’altra quella fonte incredibile di informazioni Made in USA che è il blog ZeroHedge .
Come dicevo, stiamo per snocciolare dati inquietanti. Tanto per cominciare un dato, ovvero quello del Prodotto Interno Lordo generato a livello globale: $ 60,917,477,000,000.
A fine 2008 i Contratti derivati OTC presenti sul mercato erano pari a circa $ 592,000,000,000,000. E già questo è un dato inquietante.
I derivati sono pari a circa 10 volte il PIL mondiale.
Ma dopo la crisi sarebbe lecito aspettarsi un “aggiustamento” verso il basso, visto che si è realmente rischiato di far saltare tutto il sistema finanziario. Ed effettivamente così è stato, nel senso che il dato a giungo 2008 era ben peggiore, in quanto era pari a $ 683,700,000,000,000.
Ma se da una parte possiamo essere contenti dell’inversione di tendenza, dall’altra dobbiamo invece metterci a tremare. Come dice la BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali), e come scritto nel documento qui sotto allegato, il numero di derivati che rischiano di non venire onorati è lievitato a dismisura ed oggi è pari a circa $ 33,900,000,000,000. Ok, rappresenterebbe solo un 5%, e sarebbe teoricamente una percentuale “accettabile”, solo che…visto l’importo trattato, rappresenterebbe…niente poco di meno che il 50 % del PIL mondiale.
Per carità, lungi da me fare terrorismo psicologico, ma queste cose la gente non le sa.
Dite che sti numeri me li invento? Obiezione più che ragionevole. Allora forse è meglio fare una cosa. Cliccate qui sotto eleggetevi la relazione IN ORIGINALE della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), ovvero come la definisce ZeroHedge, la FED della FED. Almeno capirete che non sto sfarfallando…
Over-the-counter derivatives
Questo è invece il grafico dei contratti derivati OTC presenti a livello mondiale.
Quindi, spesso e volentieri stiamo qui a parlare dei Credit Default Swap come se fossero loro il vero ed unico problema. Dal grafico qui sopra si evince che i CDS rappresentano solo una piccola parte dei derivati. Una piccola parte che effettivamente è calata dal punto di vista volumetrico negli ultimi tempi, di circa un 27% da inizio anno, il che non è poco.
Problema: saranno calati nei volumi, ma non nel valore. Infatti gli stessi Credit Default Swap hanno avuto un incrementi di valore pari al 78%.
Derivati sui tassi di interessi, una bomba innescata
Dal grafico cui sopra, diventa quindi evidente qual è il vero settore clou della vicenda. I tassi di interessi. Infatti i derivati sui tassi rappresentano dal punto di vista volumetrico e economico la massa maggiore.
Derivati che, ovviamente, sono in mano alle più importanti banche USA. Vediamo se siete arguti… Quali saranno queste banche? Che noia.. I soliti noti… Goldman Sachs, JPM, Bank of America, Citigroup and WFC.
Ma leggiamo cosa dice la BRI in merito ai derivati sui tassi di interesse:
In the second half of 2008 the market for OTC interest rate derivatives declined for the first time, after recording an above average rate of growth in the first half of the year. Notional amounts of these instruments fell to $418.7 trillion at the end of December 2008, 8.6% lower than six months before .
Despite the decrease in notional amounts outstanding, declining interest rates resulted in a notable 98.9% increase in the gross market value of interest rate derivatives, to $18.4 trillion. (Notate bene… Aumento tremendo del loro valore, aumento che le banche avranno ben contabilizzato e che farà parte degli utili trimestrali presentati recentemente…ndr) …
The gross market value for interest rate swaps – the largest market by far – grew 105.7%, from $8.1 trillion to $16.6 trillion. The most significant increase took place in the US dollar swap market, where the gross market value surged 201.2% to $9.3 trillion.
Quindi, per farla breve, I derivati rappresentano oggi una minaccia che si deve prendere in considerazione. Anche perche i volumi sono assolutamente impressionanti ( la sola esposizione sui tassi di interesse è pari a circa 20 volte il PIL del USA, tanto per rendere l’idea…).
E per chiudere in bellezza…un’ultima cosa: qui ho parlato dei Credit Default Swap (CDS), che alla stregua di quanto detto meritano sempre la dovuta considerazione ma vengono ampiamente soppiantati da altri tipi di derivati. Ho parlato dei derivati sui tassi di interesse ma..ovviamente non ho trattato i derivati sui cambi e sui mercati azionari.
E allora, ditemi, ma si può sapere in che mondo viviamo? E come ci si può ancora fidare di un sistema finanziario che, per forza di cose, è secondo me già tecnicamente fallito?
Certo, con questo non voglio dire che da domani rischiamo di trovarci con le serrande delle banche abbassate e la carta moneta priva di valore. Ma il mondo della finanza, un mondo dove ognuno ha fatto quello che voleva, ha generato uno scenario che ormai è “senza ritorno”.
E questo non possiamo non tenerlo in considerazione.
Concludo con una nota. Il titolo del post ovviamente è provocatorio. Il mondo non è realmente fallito in quanto è molto difficile che venga chiesto il rimborso di tutti i contratti contemporaneamante. Ma anche se solo una piccola parte degli stessi dovesse saltare (ed ecco il monito di cui sopra pari al 50% del PIL mondiale) l’effetto domino sarebbe quantomeno devastante.
Ognuno poi faccia le dovute considerazioni. Ciò che avevo da dire, l’ho detto…
Morale: il mondo non è fallito, ma tecnicamente…lo è….
STAY TUNED!
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