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ANALISI CICLICA: SP500 vs FTSE MIB

Scritto il 5 Novembre 2009 alle 11:25 da

Buongiorno a tutti!

Nuovo aggiornamento dell’ormai arcinoto ai lettori Dj SPoore , il nostro specialista di analisi ciclica il quale ci aggiorna su SP 500 e FTSE MIB, visti con gli occhi dell’analisi ciclica.
Non rubo ulteriore spazio all’ottimo (come sempre) Dj Spoore.

Buona visione!

Ancora in cerca di conferme

Ci eravamo lasciati nell’ultima analisi con l’FTSE MIB in questa situazione:

Probabile ripartenza dell’undicesimo Tracy dell’intermedio in corso. Qualcosa ancora non mi convince, in quanto dopo una debole rottura della MM rossa (cerchiata in blu) mi ritrovo con questo scenario

Dal quale mi aspettavo un massimo relativo superiore, invece è stato inferiore (a sx della verticale rossa tratteggiata). Per giunta dalla seduta di ieri i prezzi ripartono con decisione superando il massimo relativo appena menzionato e rompendo con decisione la MM rossa. Vi faccio inoltre notare che è iniziato l’attraversamento dell’oscillatore del ciclo T+1 (blu scuro al centro cerchiato in roso) rispetto all’asse dello “zero”, ma i prezzi devono ancora confermare con la rottura della MM rappresentativa (blu scuro al centro).

Purtroppo queste “anomalie cicliche” iniziano a diventare fortemente evidenti quando i cicli intermedi (a 64gg di media) escono dai loro canoni e iniziano ad allungarsi nella durata oltre i 72gg effettivi. Per non entrare noiosamente nei dettagli, la conseguenza di questi allunghi sono delle sfasature cicliche.
Tornando alla nostra analisi, per i motivi prima citati vedo più probabile un ulteriore Tracy di 12gg (non è la prima volta in questo intermedio). Inoltre spunta un nuovo setup (cerchiato in rosso) per il ciclo T+1 dagli oscillatori ciclici avanzati da confermare proprio come per gli oscillatori tradizionali basati sulle velocità centrate

E’ dato di fatto che la trend contrassegnata dalla lettera “A” è stata violata ma ancora gli indici ci prendono in giro. Stesso dicasi per l’S&P 500, del quale voglio mostrarvi l’A/D di L. Williams

Dai massimi di settembre, i prezzi sono saliti a formare il massimo di ottobre, mentre l’indicatore (in blu) è completamente in divergenza ribassista. Ulteriore segnale della lunga fase distributiva in attualmente in essere.
Anche stavolta mi sono aiutato nella lettura ciclica con l’indice italiano in quanto al momento, nonostante i cicli sembrano essere in linea con gli USA, rimane un po’ più difficoltosa l’interpretazione sui dati americani a causa dell’ora solare che oltre oceano è cambiata con una settimana di ritardo rispetto all’Europa.
L’impostazione sul modello previsionale battleplan risulta ora leggermente sfalsata a causa di questo intermedio che si sta prolungando oltre lo standard