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Se non parte il PETROLIO, i PAESI EMERGENTI resteranno al palo
Già più volte vi ho spiegato quanto sia importante analizzare il prezzo del petrolio per poter fare delle proiezioni macroeconomiche di lungo periodo.
Certo, avere il Brent che viaggia a 30 $ il barile può essere un eccellente elemento per il consumatore italiano: ma è altrettanto vero che un petrolio a queste quotazioni può arrecare dei danni a livello sistemico non indifferenti, innanzitutto a scapito dei paesi emergenti.
E se i paesi emergenti vanno in tilt, non possiamo certo dire che noi ne rimarremo immuni. Intanto i mercati finanziari subirebbero ulteriori ed importanti scossoni, e poi le previsioni sulla crescita globale subirebbero delle importanti revisioni al ribasso.
Se poi a tutto questo scenario ci aggiungiamo anche la spavalda FED che decide di programmare un piano di aumenti dei tassi di interesse di 25bp a trimestre… Tranquilli, piano praticamente smentito. Intanto però i timori legati all’incertezza dell’operato della FED (una volta grande traghettatrice, oggi invece bussola imprevedibile) condizionano e non poco i mercati.
E se il petrolio colpisce al cuore i paesi emergenti, diventa molto interessante provare a fare un confronto tra la tendenza dell’oro nero e le valute dei paesi emergenti.
Anche se sembra impossibile, sovrapponendo l’andamento del prezzo del petrolio con l’andamento delle valute asiatiche, noteremo praticamente che siamo di fronte a due grafici “gemelli”.
Casualità? Non credo proprio . Piuttosto chiarissima conferma che con un petrolio a questi livelli, le valute emergenti continueranno ad essere molto deboli e quindi gli Emerging Markets non saranno certamente tonici. E badate bene, al momento la situazione è gestibile, ma è palese che molti paesi iniziano a riscontrare seri problemi. Due nomi su tutti, non asiatici e con problematiche anche diverse: Brasile e Venezuela.
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44 al barile in fila per 6 con il resto di 2…….battute a parte meglio per tutti che risalga almeno a 40
Se non parte il PETROLIO, i PAESI EMERGENTI resteranno al palo a far compagnia agli USA.
Mi sembra che l’Italia se la stia cavando alla grande nonostante tutto con una bilancia commerciale positiva quasi da record alla faccia di chi si vanta di aver distrutto la domanda interna e certamente far crepare d’invidia quelli che non ci vogliono bene. La nota dolente è che l’Italia e stata certificata al pari del Portogallo , della Grecia e del Giappone come nazione con una decrescita demografica con l’aggiunta di un peggioramento dell’aspettativa della vita e come tutto il male non viene per nuocere con grande soddisfazione per le casse dell’INPS.
Dopo una discesa … affrontare subito una salita … lasciamo che riposi almeno un anno sui trenta … d’altronde quelli che possono imporre il prezzo del petrolio sono solo … 4 gatti.
e quindi quale sarebbe il prezzo del Petrolio che fa felici tutti?