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FTSEMIB ALERT: ultima spiaggia a 18044
Un crollo esagerato. Ma come si fa a dare una dimensione “all’esagerato” in borsa? Non esiste esagerazione soprattutto quando domina la speculazione. Se prima ci pensava il petrolio, ora ci pensano anche le banche.
In primis MPS: sospesa più volte dagli scambi, ha chiuso a -14,75% a 0,765 euro. Come volevasi dimostrare, i minimi sono fatti per poter essere polverizzati. E anche MPS, ormai a livelli risibili, sembra non volersi fermare. Ma non solo MPS, sia ben chiaro. In questo lunedi rosso sangue, oltre ad un MPS che da inizio anno fa -38%
Facendo due conti… Da inizio anno #MPS a -38%. Chi ben inizia…. Chart by @zerohedge pic.twitter.com/TTISZ0YLXU
— Danilo DT (@intermarketblog) January 18, 2016
E le altre banche? Banco Popolare -6,72% a 10,40 euro, Popolare dell’Emilia Romagna -8,73% a 5,645 euro, Intesa SanPaolo -4,99% a 2,662 euro, Ubi Banca -7,28% a 4,914 euro, Unicredit -5,36% a 4,162 euro, Carige -7,29 per cento. Wow. Causa?
La Bce si è accorta dei NPL e delle sofferenze e ora magicamente scopre che i margini per le banche sono risicati e ci potrebbero volere maggiori coperture.
(…) A quanto risulta la Bce ad oggi ha contattato cinque istituti italiani (UniCredit, Banca Mps, Carige, Banco popolare, Bpm) informandoli che avvierà nuove indagini sulla gestione delle sofferenze, i cosiddetti non performing loans, mentre un sesto (Bper) indica che verrà interessato nelle prossime settimane dalla stessa indagine conoscitiva. Sino ad ora confermano di non aver ricevuto richieste da Francoforte Ubi, Intesa, Mediobanca, Credem e Popolare di Sondrio. (…)Non ha ricevuto ad oggi una comunicazione dalla Bce, Intesa Sanpaolo. L’istituto comunica che, a fronte di un requisito patrimoniale pari a 9,5% in termini di Common equity tier 1 ratio a partire dal 1° gennaio 2016, i coefficienti patrimoniali a livello consolidato al 30 settembre 2015 – tenendo conto di 1,5 miliardi di dividendi maturati nei primi nove mesi dell’anno – risultano pari a: 13,4% per il Cet 1 ratio e 17,3% per il coefficiente patrimoniale totale, calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2015, e 13,4% per il Cet 1 ratio pro-forma a regime e 16,7% per il coefficiente patrimoniale totale pro-forma a regime. (Source)
Ma come… la Bce non fa il nome di Intesa SanPaolo e il titolo comunque mi perde il -5%? Quando il mercato crolla, non si fanno grosse selezioni. Si vende tutto e poi si vedrà. Intanto però un occhio all’indice è d’obbligo anche perché il punto chiave si avvicina. Siamo a circa 3.5% dal supporto più importante, quello che si trova a 18044. E non c’è dubbio, questo livello si reggerà SOLO se il sistema banario italiano non andrà in panne. O quantomeno non ci penserà la speculazione a farlo crollare ulteriormente.
FTSEMIB: grafico
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