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DELEVERAGING: il debito resta protagonista, eccome!

Scritto il alle 14:30 da Danilo DT

debito-pubblico-italiaOrmai siamo ad un passo dal 2016 e, a conti fatti, è passato quasi un decennio dallo scoppio della bolla immobiliare che poi, a cascata, ha portato al default di Lehman Brothers e tutto il resto.
Inoltre sono ormai quattro anni che continuiamo a discutere del debito della Grecia, del rischio default di Atene e della ristrutturazione del debito.
Se ci ragionate sopra un attimo, è chiaro che queste bolle speculative hanno insegnato molto.
Ma il mondo avrà fatto tesoro ed avrà imparato la lezione?
Ma per carità.
Se questi eventi hanno avuto, come elemento scatenante, un forte accumulo di debito, sia pubblico che privato, oggi sarebbe lecito aspettarci quantomeno una riduzione di quella che è la leva finanziaria, ovvero dell’accumulo del debito.
Molto spesso di legge del deleveraging, ovvero del processo, appunto , della diminuzione del debito e della leva finanziaria. Ma questo processo è tutto da dimostrare.
Anzi, è proprio questo il problema!
Il vero deleveraging non c’è mai stato e lo si può guardare valutando innanzitutto il rapporto tra debito e PIL globale. Continuiamo ad essere sui massimi.
Se poi andiamo a valutare il rapporto tra il debito privato ed il PIL globale, il discorso non cambia.

Grafico: rapporto tra debito privato globale e PIL

DEBITO-PRIVATO-WOLRD-PRIVATE-DEBT-VS-PIL-GDPCosa significa? Che dal periodo della grande bolla immobiliare, il debito si è ridotto di poco, dopo che è cresciuto a dismisura per anni.
La domanda che dobbiamo porci è la seguente: vista anche l’inversione di marcia della FED, e la possibilità che un vero deleveraging sia alle porte, quale sarà il comportamento die mercati finanziari di fronte a tale scenario?
Guardate il margin debt (che per comodità prendo dal sito DShort per questa volta). Siamo ancora a livello stellari, in 10 anni siamo a +370% circa…

NYSE-margin-debt-SPX-growth-since-1995
Quindi il deleveraging, quello vero e non marginale, lo si deve ancora vedere. E le conseguenze potrebbero essere devastanti.
Ed è per questo che, secondo me, il vero deleveraging non lo vedremo mai. Ci spetta un futuro di “necessaria” convivenza con il debito.
L’unico deleveraging che potrebbe avvenire, traumatico ma efficace, è dato dalla ristrutturazione del debito.
La Grecia è ovviamente la prima della lista. A seguire tutte le altre realtà. Non escludiamo all’elenco l’Italia, anche se non nel breve termine.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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1 commento Commenta
kry
Scritto il 29 Dicembre 2015 at 21:05

— ” La Grecia è ovviamente la prima della lista. ” —
IO nutro qualche dubbio.
E’ pur vero che parlare di finanza e dati equivale a fare delle scommesse , per cui
IO al primo posto ci vedo il Portogallo e a ruota di conseguenza la Spagna e prima dell’ Italia la Francia.
La nota dolente è che si scommette su chi per primo cadrà nella cacca prima degli altri e per questo nessuno sarà vincitore.

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