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MACROECONOMIA E ORO: Grecia in default e oro che non riparte. Come mai?

Scritto il alle 15:03 da Roy Reale

gold-greeceLa Grecia è fallita, il voto del referendum ha decretato la vittoria dei no, la Germania sembra voler chiudere ogni spazio di trattativa con il governo di Atene. Un quadro che teoricamente porta al Grexit e all’incertezza più assoluta. La logica dell’investitore porta a pensare che, in questo contesto, l’oro diventa asset rifugio. Ma in realtà… [Guest post]

La scorsa settimana ha visto l’acuirsi di gravi crisi finanziarie (le crisi del debito in Grecia e a Portorico e lo scoppio della bolla azionaria cinese) ma le quotazioni dell’oro sono rimaste in un primo momento stabili, poi in calo.

Alcuni amici mi hanno scritto sorpresi a causa della mancata valorizzazione dell’oro come asset rifugio durante l’inizio di questa nuova, probabile, crisi finanziaria. Vi dico allora che non c’è nulla di nuovo.

Se approfondiamo lo studio delle crisi finanziarie, ci accorgiamo infatti che al loro avvio le quotazioni dell’oro tendono sempre a deprimersi. Le motivazioni sono principalmente due:

● In primo luogo, quando si instaura una situazione di panico finanziario, gli speculatori e le mani deboli sono costretti a svendere oro fisico per incassare contanti (è il mercato con maggior liquidità al mondo) al fine di soddisfare le richieste di ricostituzione dei margini di origine e mantenimento (margin call) imposte dai brokers quando le classi di attività dei loro clienti si deprimono avvicinandoli al rischio insolvenza.

● In secondo luogo, quando scoppia una bolla speculativa oppure quando il debito di una nazione o di un sistema economico diviene insostenibile, si crea una prima ondata (quella attuale) di “demonetizzazione” del mercato. Si tratta del cosiddetto fenomeno della “rarefazione monetaria”, causato dalla contrazione dell’erogazione del credito.

Il sistema economico e finanziario tende quindi a proiettarsi verso uno “shock deflazionistico” o meglio, disinflazionistico – si tratta di sgonfiare l’inflazione più che entrare in deflazione.

Solo in un secondo momento le Banche Centrali si trovano obbligate a promuovere manovre espansive e a stimolare le banche commerciali all’ulteriore concessione di credito ai sistemi economici indebitati o a fare fronte all’esplosione incontrollata di bolle speculative finanziarie che rischiano di deprimere l’economia reale.

La grave situazione finanziaria e sociale in Grecia e Portorico e lo scoppio della bolla azionaria in Cina costituiscono senza dubbio un primo momento d’implosione della bolla globale del debito.

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L’indice VIX che vediamo qui sopra misura la volatilità dei mercati – è un barometro della “paura finanziaria”: l’impennata del VIX è un campanello d’allarme che fa presagire  ulteriori forti scossoni sui mercati nei mesi a venire. Passiamo ora all’analisi dell’andamento dell’oro a lungo termine.

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Negli ultimi due anni, le quotazioni dell’oro continuano a mantenersi nel canale compreso tra i $1.350,00 e i $1.100,00; con il supporto posto a $1.150,00 che continua a essere di sostegno alla caduta del metallo giallo in area $1.130,00 – $1.100,00.

Ritengo che il metallo giallo protrarrà la sua debolezza sino all’ultima decade di luglio per poi ripartire verso un rialzo moderato in agosto. I volumi, infatti, non hanno ancora raggiunto un’intensità tale da farci prospettare un rialzo immediato dell’oro (come potete osservare nel grafico hanno raggiunto a stento i 250K; la tendenza al rialzo si ha solo dopo una violazione dei 320K).

Se esaminiamo la situazione grafica delle quotazioni dell’oro espresse in euro vediamo invece una figura grafica d’inversione rialzista, un “testa e spalle rovesciato” che potrebbe fare presagire un breakout al rialzo (uptrend) per l’oro in euro oppure una svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro.

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Riproduzione riservata

ROY REALE

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4 commenti Commenta
sturmer
Scritto il 7 Luglio 2015 at 16:12

Salve.

Non ritiene che una delle ragioni possa anche essere questa?

Notizia già riportata in altri articoli, ma a cui nessuno finora mi ha voluto dare un giudizio, confido in Lei….

http://www.zerohedge.com/news/2015-07-04/why-did-citigroups-precious-metals-derivative-exposure-just-soar-1260

Roy Reale
Scritto il 7 Luglio 2015 at 16:44

sturmer@finanza,

Grazie per la segnalazione di questo bellissimo articolo di ZH, Sturmer.

Quello della forte concentrazione del mercato nelle mani di pochi, e quindi dei prezzi manipolati sapientemente al ribasso, è uno dei temi più discussi e trattati negli ultimi 3 anni di mercato dei metalli preziosi.

Visto che mi chiedi un mio parere, ti dirò il mio punto di vista senza mezzi termini.

Credo che la manipolazione sui metalli sia una cosa reale. Così come avviene su tutti gli altri mercati. Banche centrali, grandi Banche e ricchi investitori, hanno più denaro del 90% del resto della popolazione del mondo e per forza di cose possono influenzare i mercati con le loro scelte di investimento.

La notizia positiva è che loro stessi non hanno interesse a manipolare un mercato SEMPRE nella stessa direzione. Il gioco è ciclico ed è l’unica forma di gioco che può garantirgli profitti ad oltranza (se il gioco divenisse lineare, i piccoli investitori lo scoprirebbero e si chiuderebbe l’opportunità di guadagno per i grandi investitori).

Questa è la mia realtà dei mercati finanziari all’esperienza che ho raggiunto oggi.
Ed è per questo motivo che fra i miei strumenti di trading, cerco di seguire le orme dei grandi investitori e di mettermi nella loro teste per provare a capire come svilupperanno il gioco nell’immediato futuro.

E se le mie ricerche sono corrette, stiamo assistendo ad ulteriore scrollone sul prezzo dell’oro in dollari per toccare un punto di minimo più basso di quello registrato a novembre 2014. Da questo punto di minimo inizierà una ripartenza storica sui prezzi dell’oro, che si accompagnerà allo scoppio della madre di tutte le bolle, quella sul debito.

Credo nel mercato libero e nel fatto che il mercato, in pochi istanti della sua vita, riesca a liberarsi dalle catene di qualsiasi manipolazione.

Ma probabilmente il libero mercato riesce a farsi spazio sopra ogni forma di manipolazione solo per il 5% (o forse meno) del tempo di sviluppo di un mercato. Per il restante 95% del tempo, il libero mercato non trova spazio.

Detto questo, chi manipola da diversi anni i prezzi dei metalli preziosi al ribasso, sta giungendo al punto in cui avrà voglia e desiderio di iniziare a spingere il mercato nella direzione opposta.

sturmer
Scritto il 7 Luglio 2015 at 16:59

Grazie!

Io quando l’ho letto l’ho interpretato come un ultimo disperato tentativo della fed (tramite i suoi bracci armati…) per mantenere la fiducia nelle valute fiat… ma forse esagero!

Grazie

idleproc
Scritto il 7 Luglio 2015 at 19:20

Quoto.
Cmq, solo se perdono il controllo penso che l’oro tornerà a ricoprire una funzione “classica”.
E’ un paracadute e uno non sta a domandarsi se ci guadagna o ci perde sopra.
Se sia il paracadute giusto o quello sbagliato lo si scopre quando serve un paracadute.
Il “mercato” è insopprimibile nel sistema capitalistico tranne in situazioni come quelle che viviamo oggi e nelle “economie di guerra” che in un certo senso sono similari.
Prima o poi dirà “eccomi qua” e non sarà una passeggiata.

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