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RUSSIA in action: ma la crisi Ucraina è stata risolta?

Scritto il alle 11:21 da Danilo DT

Ukraine Crisis special page article banner Se i mercati finanziari vivono un fase di forte volatilità, guidata da tutti quei fattori che abbiamo ampiamente descritto, non è certo dovuto a elementi di tipo geopolitico. La crisi Ucraina è stata risolta? Se avete notato non ne parla più nessuno. Qualcosa però a Kiev si sta muovendo.

La riunione del Gruppo di contatto sull’Ucraina ha portato a significativi progressi verso la riconciliazione nel paese e tutti i partecipanti sono determinati a lavorare in modo costruttivo verso una soluzione pacifica della crisi ucraina. Lo ha detto l’inviato russo a Minsk, Azamat Kulmukhametov. “È stato fatto un passo serio sulla via della risoluzione politica della crisi. Siamo riusciti a stabilire date precise per il lavoro dei sottogruppi”, ha detto Kulmukhametov ai giornalisti. “I risultati della riunione di oggi pongono una seria base per ulteriori progressi verso la riconciliazione”, ha sottolineato l’inviato russo. Il Gruppo di contatto, composto da rappresentanti di Ucraina, Russia e dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) si è riunito mercoledì nella capitale bielorussa, Minsk, per discutere il calendario delle prossime riunioni dei quattro sottogruppi di lavoro. (Source)

Ovviamente sono molto felice di questo miglioramento, che sarà anche sfuggito ai media, ma di certo non è sfuggito al mercato.
Vi lascio una sintesi grafica di come il mercato Russia stia riacquistando quella fiducia da parte degli investitori che sembrava ormai persa.

Russia screenshot

russia-mercati-screenshot

Rublo in forte ripresa, MICEX (indice azionario russo) che recupera, indice del mercato obbligazionario che rimbalza violentemente, CDS che scende in modo importante, volatilità in forte diminuzione.
Non dimentichiamo mai due cose:
1) In Russia trovate circa 1/3 di tutte le risorse minerarie del pianeta
2) La Russia ha ancora la grana dell’Embargo che potrebbe essere rimosso. Nel frattempo però Putin ha aperto la sua economia alla Cina

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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3 commenti Commenta
daino
Scritto il 7 Maggio 2015 at 12:18

ecco, a questo punto i nostri governanti potrebbero procedere al ritiro delle rispettive restrizioni negli scambi commerciale e riprendere il cammino di cooperazione economica e politica.
Chi lavora con il mercato russo sa quanti danni ha provocato questa situazione: tante grazie a chi ha provocato questa inutile situazione e voltiamo pagina.

john_ludd
Scritto il 7 Maggio 2015 at 14:00

Secondo i russi non esiste alcuna possibilità di armistizio. L’ucraina è il luogo prescelto dagli americani per vincere (o perdere). Non esiste alcun dubbio e spero lo comprenda anche il più sfegatato pro west, che gli americani non sono disponibili ad avere il ruolo di prima potenza in un contesto multipolare, vogliono essere prima potenza in assenza di ogni altra potenza in grado anche solo di fare un pò di ombra. Il linguaggio adottato da 20 anni circa è prettamente di tipo messianico/nazista: l’unica nazione indispensabile, la nazione prescelta e via così che potere trovare nei discorsi di Bush II e di Obama, come l’ultimo a West Point. Prima di rivolgersi alla Cina deve essere abbattuta la Russia. L’Europa dei vassalli occupati militarmente dal 1945 sarà il campo di battaglia. Sarà possibile evitare la guerra SOLO se i vassalli si ribellano. L’unica che può muoversi in questa direzione è Merckel che tenta un approccio molto difficile. personalmente non credo possa fare nulla per opporsi ai suoi burattinai. Questo il testo di un celebre analista russo, Rostislav Ishchenko, chiaro, asettico, da leggere. Poi ognuno farà le proprie valutazioni:

http://infognomonpolitics.blogspot.it/2015/04/what-does-putin-want-major-analysis-by.html

http://thesaker.is/a-war-is-at-our-doorsteps-as-usual-we-need-another-year/

john_ludd
Scritto il 7 Maggio 2015 at 14:03

naturalmente gli americani non sono guidati da pazzi. La loro politica è l’unica possibile per mantenere il ruolo di potenza dominante costruita sul dollaro prima ancora che sui cannoni. I pazzi suicidi sono in Europa, schiavi di una potenza che li umilia ogni giorna e li sta portando nel punto esatto dove li aveva raccolti nel 1945.

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