BCE Board a Cipro: momento chiave non solo per il QE
Chiamiamoli “Incidenti di percorso”.
Non tutto può proprio andare come si era programmato.
Ma tutto si può risolvere. L’importante è non dare la percezione che la situazione possa degenerare o quantomeno possa cambiare in modo inatteso.
E poi anche una questione spinosa come quella greca si può sistemare. L’importante è fare in modo che la festa possa continuare. O meglio, possa iniziare visto che per noi europei il party è marchiato QE.
Parlavamo della Grecia, ed ecco il famoso piano chiesto dalla Troika, ops scusate, dalla Ss. Trinità..no quella è un’altra cosa. Il piano chiesto dalle “istituzioni” che significa “Troika” ma che alle orecchie dei greci suona meglio.
Ma attenzione, questi sei benedetti punti suonano di emergenza, o meglio di Emergency.
Infatti Atene la mette sul drammatico premendo su un punto: la lotta alla crisi umanitaria ancor prima che l’impegno nei confronti del consolidamento fiscale.
Viene confermata la fornitura gratuita di energia elettrica fino a 300 KhW solo per la prima casa. Il sostegno riguarda tutto l’anno in corso e interessa quelle famiglie che si trovano sotto la soglia di povertà a cui nei mesi scorsi è stata staccata la luce.
La seconda principale misura contenuta nel disegno di legge è un contributo al pagamento dell’affitto per 30.000 famiglie. Un sostegno economico dello Stato che partirà da 70 euro fino ad arrivare a 220 euro mensili per il 2015, con la possibilità che questa misura venga poi prorogata anche l’anno successivo. Un intervento di cui beneficeranno anche i proprietari degli immobili: infatti, non verrà tassata la percentuale dell’affitto coperta dallo Stato.
Infine, per quel che riguarda gli aiuti alimentari, verranno distribuiti coupons e social card a 300.000 persone. In questo caso il contributo mensile varierà a seconda del numero dei membri di ogni famiglia e gli acquisiti verranno fatti in esercizi commerciali convenzionati. Nelle intenzioni del governo Tsipras, quest’ultima misura dovrà contribuire anche a far ripartire i consumi nelle principali città del paese. (Source)
Cercano insomma di impietosire Bruxelles? Forse, ma potrebbe non bastare. Intanto Tsipras è andato ad intaccare anche fondi pensione e altri enti statali per racimolare tutto il possibile.
In sintensi: la Grecia è decisamente alla frutta, un paese che non sta più in piedi e che necessita di una cosa : SOLDI. Ora, subito. Le banche li hanno finiti, lo stato li ha finiti.
Draghi nel frattempo da Cipro, oltre che dire l’ovvietà del giorno, ovvero che…
Bene, non è una novità ma almeno si ribadisce che non di sola banca centrale l’unione europea campa, ma anche di una serie di iniziative che le istituzioni devono intraprendere.
Nel frattempo dati macro divergenti tra Eurozona ed USA. I secondi decisamente meglio dei primi.
Come ciliegina sulla torta aggiungete il mio post di ieri sulla FED e voilà, il quadro è pronto.
Titolo dell’opera: EURO rompe i minimi precedenti e va a 1.10 contro USD.
A questo punto sarà interessante sentire cosa ci raccontano da Cipro i grandi d’Europa. Sicuramente avremo dettagli sul QE, e saranno dati importanti, ma non solo.
Bisognerà trattare il problema dei rifinanziamenti al sistema bancario greco. Il canale “ELA” potrebbe non bastare e la macchina politico economica europea non deve farsi cogliere impreparata.
STAY TUNED!
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Mia ipotesi: l’americano che compra azioni europee fa anche hedging contro l’euro (lo farebbe comunque, ma a maggior ragione non vuole esporsi sull’euro sia per il QE sia per la questione Grecia)
Quindi flussi da usd a eur per l’azionario compensati dai flussi da eur a usd per l’hedging. Quello che conta è tutto il resto (treasury più sicuri a parità di rendimento, economia USA va meno peggio di quella EU).
da qualsiasi punto di vista si analizzi lo scenario troviamo solo contraddizioni e politiche contrastanti. Leggevo ieri che c’è un flusso positivo dal $ all’azionario europeo il che dovrebbe teoricamente favorire l’euro e invece avviene il vicecersa. Non si capisce chi abbia interesse a vendere titoli europei già a tassi stracciati per andare a comprare titoli USA per i quali è previsto un aumento dei tassi ( attenzione alla differenza fra previsione e reali consuntivi). Le multinazionali americane hanno cominciato a schierarsi contro l’aumento del $….. mentre anche la Cina riduce i tassi!!!
Come faranno ad aiutare la Grecia se Tsipras ha intenzione di “spendere” gli aiuti per aiutare a sua volta i Greci in condizione di povertà, mentre mi sembra chiaro che il QE non preveda acquisto di titoli spazzatura e…. si può continuare all’infinito con altre argomentazioni.
Onestamente mi sembra che siamo nel “casino” più nero!!!! Per non parlare dei problemi geopolitici con la Russia-Ucraina in testa.