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STRESS TEST: esito pesante per le banche italiane

Scritto il alle 14:51 da Danilo DT

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Il tormentone degli stress test finalmente è giunto al termine, anche se per molte banche l’esito dell’esame della BCE non è che l’inizio di una nuova fase non proprio facilissima, sopratutto per alcune banche italiane.
Bocciate, come già previsto e descritto ieri, Monte dei Paschi di Siena e Carige, e nel complesso gli stress test hanno denunciato carenze per 25 banche su 131 istituti europei controllati.
Di queste 25 banche, già 12 hanno già varato le dovute contromisure per il rafforzamento patrimoniale.

Monte dei Paschi ha bisogno di un ulteriore rafforzamento del capitale da 2.111 milioni, mentre a Carige servono altri 814 milioni per superare lo scenario avverso degli stress test Bce. Lo comunica Bankitalia. (Source)

Carige si muove ed ha già deciso per un aumento di capitale pari a 500 mln, una cifra già di per se notevole vista l’attuale capitalizzazione della stessa a Piazza Affari, che è pari a circa 900 milioni. Ma saranno sufficienti? La BCE chiede una cifra maggiore. Interessante il commento di Bankitalia:

Panetta (Bankitalia), risultati nel complesso rassicuranti – Il risultato dei test Bce è per l’Italia “nel complesso rassicurante, per noi non inatteso. Dà l’immagine di un sistema bancario nel complesso solido”, anche se “occorre proseguire nelle azioni intraprese in alcuni casi”. Lo ha detto Fabio Panetta, vicedirettore generale di Bankitalia e membro del comitato di sorveglianza Bce. (…) Bankitalia: ‘Confermata solidità sistema’ – “I risultati confermano la solidità complessiva del sistema bancario italiano, nonostante i ripetuti shock subiti dall’economia italiana negli ultimi sei anni: la crisi finanziaria mondiale, la crisi dei debiti sovrani, la doppia recessione”. E’ quanto afferma la Banca d’Italia.

Si certo, solido. Allora mi spiegate come è possibile che su 25 banche siano ben 9 gli istituti che hanno fallito gli stress test?
Nell’ordine sono:

1) MPS
2) Carige
3) Veneto Banca
4) Banco Popolare
5) Banca Popolare di Vicenza (già rafforzato il capitale)
6) Banca Popolare di Milano (già rafforzato il capitale)
7) Credito Valtellinese
8 ) Banca Popolare di Sondrio
9) BPER (Popolare Emilia Romagna)

Un tripudio di Popolari quindi.

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Tra le tante, ritroviamo le solite greche e cipriote, ma attenzione, solo UNA ripeto UNA tedesca. Siamo sicuri che sia proprio tutto così splendido in Germania?
La farse degli stress test ci ha già abituato a risultati eclatanti. Ricordate i primi stress test effettuati? Le banche Irlandesi erano risultate tutte promosse. Dopo alcuni mesi, il sistema bancario irlandese saltò completamente. E che dire delle spagnole? Huh… tutte promosse… Compresa CAIXA!
Ma come già vi ho detto altre volte, la perla resta sempre lei, Lehman Brothers. Il 12 settembre 2008, Lehman dichiarò un Core Tier 1 pari all’11%. Fallì 3 dicasi 3 giorni dopo.

Le bocciate hanno due settimane per presentare piani – Entro due settimane le banche che non hanno superato lo stress test della Bce dovranno presentare i piani per la ricapitalizzazione. E’ quanto informa la Bce secondo cui 12 delle 25 banche hanno già coperto 15 miliardi di carenza capitale nel 2014. Per le altre scatta la necessità di approntare misure.

Un’ultima chicca. La BCE nei conteggi ho ha considerato quello che è ormai una certezza in molti stati, ovvero il rischio “deflazione”. Il che la dice lunga sulla validità dell’esame complessivamente.Unica certezza, molte banche dovranno per forza ricapitalizzare. Bisogna vedere se il mercato riuscirà ad assorbire le richieste.

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Danilo DT

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5 commenti Commenta
stanziale
Scritto il 26 Ottobre 2014 at 20:45

Be’, ho appena fatto un commento su icebergfinanza. Sono d’accordo: possibile che 9 su 25 sono italiane? Che le banche tedesche sono ok, e sono costate 400 miliardi allo stato tedesco (piu’ il nostro contributo per interposti stati)…che le banche greche, spagnole, e persino l’espirito santo sono meglio? Beato chi ci crede. Pagheremo con i vari spread, e pagheranno le nostre pmi, concorrenti delle tedesche. E ci saranno tanti altri licenziamenti. Continua la truffa ue/euro. Ci vogliamo svegliare?

stanziale
Scritto il 26 Ottobre 2014 at 20:53

stanziale@finanza,

E, soprattutto: SE le nostre banche sono le peggiori, SE abbiamo il debito piu’ preoccupante….PERCHE’ dobbiamo pagare ancora i versamenti ai fondi salva stati (banche tedesche?)degli altri…vorrei una risposta dal governo….perche’ le nostre banche si devono ricapitalizzare sempre e solo sul mercato (e diventano straniere) e le altre accedono ai fondi? A casa mia questo si chiama TRADIMENTO .

perplessa
Scritto il 26 Ottobre 2014 at 21:51

correva voce che certe banche italiane al tempo del boom erogassero mutui molto superiori al valore dell’immobile acquistato al punto che c’era chi cercava casa per pagarsi debiti pregressi con il mutuo. quantificare il fenomeno è cosa diversa dalle voci

Scritto il 27 Ottobre 2014 at 08:43

A breve nuovo aggiornamento con alcune elucubrazioni su Francia e Germania.
Oltre che sulle banche italiane.

STAY TUNED!

paolo41
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 10:42

ho già commentato ieri a caldo, dopo aver visto i risultati: l’analisi effettuata , lo stress test e le conseguenti elaborazioni sono emerite C….TE ! Non si tiene conto degli aiuti che parecchie banche europee hanno avuto dagli stati (prestiti di miliardi di euro che difficilmente saranno restituiti), non viene considerata la leva finanziaria, i risultati non sono in sintonia con la situazione attuale e non considerano gli interventi effettuati nell’ultimo anno, etc.
Perché non hanno fatto uno stress test su un ipotetico default della Grecia o dell’Irlanda e si vedeva quali sarebbero state le banche coinvolte.
E’ un’operazione mediatica ancora una volta contro il debito italiano e c’è una forte responsabilità anche della Banca d’Italia che non ha fatto altro che sparare a zero sulle nostre banche e sulla necessità di riorganizzare le banche popolari salvo ora, a risultati pubblicati, dichiarare che il sistema bancario è solido!!!!!! Ci vuole la faccia tosta di Visco per mettersi sempre in favore del vento che tira!

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