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WALL STREET: e il rally rialzista continuerà
GUEST POST – a parte qualche pausa il treno del rialzo è destinato a NON fermarsi. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, anche nella settimana dell’indipendence day, i mercati finanziari internazionali, hanno confermato e ribadito con inalterato vigore, tutti i trends in auge da tempo, frustando ancora una volta le attese ribassiste di chi li ritiene, da tempo, sopravvalutati, se non addirittura in bolla.
Lo scenario intermarket, in particolare, ha registrato sul piano valutario, un leggero rimbalzo delle quotazioni del dollaro Usa pari allo 0,3 %, che ne conferma la sostanziale stabilità di questi ultimi mesi. Con l’affievolirsi delle tensioni geopolitiche, continua invece lo storno delle quotazioni delle commodities, che cedono in settimana un ulteriore 1 %. Mostrano, invece, una certa ripresa i rendimenti del mercato obbligazionario. Il decennale Usa segna, infatti, un rendimento del 2,64 %, ossia ben 11 bps in più della scorsa settimana. Più tranquillo il bund tedesco, che segna un rendimento del tutto analogo a quello della scorsa settimana, pari all’1,26 %.
Segnalo che, a livello intermarket, i dati queste ultime settimane, con commodities in calo e rendimenti in moderata ascesa, sembrano voler disegnare uno scenario analogo a quello che diede il via, due anni orsono, all’impetuoso rally del mercato azionario, che non a caso, dopo alcuni mesi di stasi, sembra riprendere nuovamente vigore. Il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha infatti registrato, in settimana, un ulteriore sostanzioso rimbalzo dell’1,25 %, stabilendo l’ennesimo record storico delle proprie quotazioni, ormai giunte a ridosso della fatidica quota dei 2.000 punti.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati solo ieri sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 27.666
Large Traders : + 4.179
Small Traders : + 23.487
Anche in quest’ultima ottava, cosi come accade ormai da quasi due mesi, la configurazione complessiva del mercato dei derivati azionari Usa, non assume una chiara direzionalità, e permane in una posizione di assoluta incertezza. Si registrano, infatti, movimentazioni dei diversi operatori, pari a 11.223 contratti, che ribaltano nuovamente l’assetto generale del mercato dei derivati azionari Usa. In particolare, i Large Traders, particolarmente indecisi e titubanti nell’ultimo periodo, riacquistano 8.474 contratti long, e tornano di nuovo in posizione Net Long. Gli Small Traders, si mostrano anch’essi un più fiduciosi della scorsa settimana, e rimpinguano di ulteriori 2.749 contratti la loro abituale posizione Net Long. I Commercial Traders, invece, cedono l’intero lotto di 11.223 contratti long, e ritornano in una più solida posizione di copertura Net Short .
Le movimentazioni di quest’ultima settimana, che confermano lo yo-yo in voga da alcuni mesi, unite alle favorevoli considerazioni espresse circa l’evoluzione dello scenario intermarket, rafforzano il mio convincimento che il trend rialzista dei listini azionari Usa è ancora in piena salute, e che lo stesso proseguirà anche nelle prossime settimane.
Trend rialzista che, come ormai ben sapete, preferisco personalmente tradare mediante un originale metodo di stock picking condotto sul listino azionario italiano, che cerca di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, presente in tutti mercati, i cui presupposti scientifici sono esposti nel mio nuovo sito . Stock picking, che prevede un preliminare check-up globale di borsa italiana, che in quest’ultima settimana, evidenzia le incertezze degli ultimi mesi, anche se, dall’inizio anno, conferma una performance ancora apprezzabile, pari al + 13,5 %. Il mio portafoglio LTM, invece, registra un incremento annuale del 21,5 %, superiore di ben 8 punti percentuali rispetto all’incremento registrato dal nostro indice globale. Sovra-perfomance che, anche in questo primo semestre del 2014, così come nell’intero 2013, ci dà conferma dell’esistenza, anche sul mercato azionario italiano, dell’effetto momentum evidenziato dalle pregevoli ricerche scientifiche dei professori Jegadeesh e Titman. Questa settimana, in aderenza alle nuove indicazioni provenienti dal mercato, riposiziono parzialmente il mio portafoglio, che sarà ora costituito prevalentemente da titoli appartenenti agli indici Ftse Mib e Ftse Mid-cap, ed ai settori della finanza, dell’edilizia, dell’auto e dei servizi pubblici.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una nuova proficua settimana di trading .
LUKAS
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