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FLASH: Ucraina come Cipro, in arrivo tassa sui depositi
E’ di qualche giorno fa, l’accordo sull’Unione Bancaria ed ecco che subito arriva una notizia che riporta sul mercato lo spettro del bail-in modello “Crisi Cipro”.
Tranquilli, non vi parlo dell’Italia. E’ di qualche ora fa la notizia che anche in Ucrania si farà molto probabilmente lo stesso procedimento già visto a Nicosia.
Il ministero delle Finanze del paese sta proponendo di adottare infatti nel paese un approccio molto simile a quello che venne imposto ai titolari dei conti correnti di Cipro.
Come? Imponendo una nuova tassa sui depositi che eccedono la soglia dei 100.000 hryvnja.
Di fatto, si legge che “il Parlamento ucraino è pronto a considerare alcune proposte di legge che vieterebbero depositi bancari in valuta estera e introdurrebbero una tassa del 25% sugli interessi sui depositi di banche e altre istituzioni finanziarie, laddove l’interesse ricevuto superi il tasso stabilito dalla National Bank of Ukraine di più del 5%”.
Tutto questo avviene dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha discusso nei mesi precedenti l’ipotesi di una patrimoniale globale. (WSI)
Questa è la conferma che quando si tratta di istituti di credito che possono portare un rischio sistemico, allora si muovono organizzazioni internazionali e sistemi di salvataggio deliberati (vedi appunto il caso dell’Unione Bancaria) i quali cercano di rattoppare scaricando su tutto il sistema la perdita. In caso contrario, ognuno si deve arrangiare. E quando lo stato non può salvare, ci deve pensare il risparmiatore.
Morale: come sempre paga pantalone.
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STAY TUNED!
Scusate se rido.
Poi faranno una politica di compressione dei redditi “per favorire le esportazioni” (dove?), poi campo libero a rocce nere e similari…, FMI…
Se li spolpano.