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WALL STREET: continua lo scenario di progressivo deterioramento della situazione
GUEST POST – Wall Street e COT Report: Chart e analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, nell’ultima settimana di agosto, solitamente feriale e con ridotti volumi di scambi, i mercati finanziari internazionali, sono stati improvvisamente investiti ed influenzati dagli inattesi venti di guerra che hanno preso a spirare con forza sulla Siria e sull’intero Medio-Oriente.
Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato, le tipiche reazioni che si verificano alla vigilia di ogni conflitto bellico. Innanzitutto un apprezzamento del dollaro Usa, considerato in tali occasioni, assieme all’oro, l’asset rifugio per eccellenza. Inoltre registriamo, come in precedenti ed analoghe circostanze, l’inevitabile rimbalzo delle quotazioni delle commodities, apprezzatesi in termini reali dell’1,1%, trainate in particolare dall’impennata dei prezzi del petrolio. Il mercato obbligazionario, invece, dopo molte settimane di rialzi vertiginosi dei propri rendimenti, registra un lieve storno degli stessi ed una conseguente tenuta delle quotazioni dei bond. Dinamiche, quelle delle commodities e dei bond, che confermano comunque sostanzialmente i trends preoccupanti già evidenziatisi nelle settimane precedenti. Il mercato azionario invece, come previsto nella scorsa settimana, ha ripreso la tendenza ribassista dell’ultimo mese. In particolare, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato uno storno settimanale dell’ 1,84 %, che porta lo storno complessivo delle ultime 4 settimane al 4,5 % .
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 64.301
Large Traders : + 33.931
Small Traders : + 30.370
Si riconferma, dunque la configurazione complessiva del Cot Report, in voga ormai da oltre 13 mesi. Registriamo, tuttavia, anche questa settimana, ingenti movimentazioni da parte dei diversi operatori, che indeboliscono ulteriormente la favorevole, ed ormai datata, configurazione del mercato dei derivati azionari Usa. In particolare, i Large Traders, cedono ben 21.452 contratti long, e riportano la loro posizione Net Long ai livelli piu’ bassi dell’ultimo anno. Anche gli Small Traders, cedono 2.033 contratti long, e mantengono la loro, del tutto abituale, posizione Net Long poco sopra le trentamila unità. Per contro, i Commercial Traders, come sempre avviene nelle fasi correttive, acquistano a prezzi decrescenti ben 23.485 contratti long, e riducono di un pari ammontare di contratti la loro consistente posizione di copertura Net Short. Le movimentazioni registratesi nell’ultimo mese avevano già indebolito l’assetto rialzista del mercato dei derivati azionari Usa, ed accompagnato la correzione, sinora contenuta ed ordinata, in corso sui listini azionari Americani.
Le ingenti movimentazioni di quest’ultima settimana, sommandosi a quelle di minore intensità, ma di analogo segno, delle precedenti, hanno, invece, condotto, l’assetto del mercato dei derivati azionari Usa sin sulla SOGLIA di un mutamento di scenario. SOGLIA che, se superata, comporterebbe, nelle prossime settimane, una correzione per i listini azionari ben più marcata di quella in corso, e di quelle fisiologiche e di breve durata registrate nell’ultimo anno. Alle luce delle suddette considerazioni, questa potrebbe essere, pertanto, la settimana che precede l’inversione della nostra ormai datata e nota posizione Long.
Per quanto concerne, appunto, la mia operatività personale, attuata, quest’anno, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking effettuato sul listino azionario italiano, condotto sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia selezionando indici, settori e titoli che presentano le migliori performance degli ultimi 6-12 mesi, registro, dall’inizio dell’anno, un guadagno pari al 24,1 %, a fronte di un concomitante rialzo dell’indice FTSE ALL SHARE pari al 3,4 %. Dunque una sovra-performance di ben 20,7 punti percentuali, che mi ricompensa appieno delle scelte delle modalità operative utilizzate per i miei investimenti finanziari. Al riguardo, il settimanale check-up di borsa italiana, unitamente alle negative previsioni circa l’evoluzione del trend dei mercati azionari, espresse in precedenza, mi inducono a riconfermare, per quest’altra settimana, il mio prudente e difensivo portafoglio, concentrato solo su titoli del Ftse Mid-Cap e del Ftse Star, appartenenti ai settori beni di consumo, industria, tecnologia e commercio.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una serena e proficua settimana.
LUKAS
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