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LTRO2, rimborsi minori delle attese a causa delle elezioni italiane.
Che le elezioni italiane facessero paura a tutto il sistema Eurozona lo si è capito da tempo. Basta leggere su twitter i messaggi dei vari giornalisti e gestori esteri. Saranno tutti col naso rivolto al Viminale nella serata di lunedì, quando sapremo l’esito delle elezioni 2013 e quindi capiremo chi governerà il Bel Paese (forse) per i prossimi anni.
La verità è che l’Italia è un paese troppo grande e troppo importante per le dinamiche dell’Unione Europea. E quindi un esito elettorale incerto o di un colore “non gradito” al resto dell’Europa (Germania in primis) potrebbe avere delle conseguenze non solo sul mercato italiano (FTSEMIB e BTP per cominciare) ma anche con un effetto domino su tutto il sistema finanziario europeo.
A conferma di quanto vi dico, basta vedere cosa è successo negli ultimi giorni in merito alle comunicazioni sulla restituzione della seconda tranche dell’LTRO.
Le banche europee restituiranno alla Bce ulteriori 63 miliardi di euro degli oltre mille ricevuti un anno fa attraverso le operazioni di rifinanziamento a 3 anni meglio conosciute con la sigla Ltro. Il dato annunciato questa mattina dall’Istituto di Francoforte è largamente al di sotto delle attese degli analisti, che prevedevano un ammontare almeno doppio per la “finestra” che si aprirà mercoledì prossimo, in virtù del fatto che per la prima volta era possibile restituire il denaro ricevuto nella seconda operazione (quella del 27 febbraio 2012).
Nel dettaglio, secondo quanto annunciato dalla Bce, 356 gli istituti di credito dell’Eurozona restituiranno 61,1 miliardi di euro presi a prestito nella seconda Ltro, operazione nella quale furono distribuiti circa 529 miliardi di euro. A questi si aggiungeranno poco più di 1,7 miliardi di euro rimborsati da 9 banche e legati alla precedente Ltro di fine dicembre 2011. Per la prima operazione la “finestra” per restituire in anticipo il denaro si era già aperta un mese fa e aveva portato alla complessiva restituzione di 149,4 dei circa 489 miliardi collocati in quell’occasione. (Source)
La cosa per certi versi ha anche incuriosito. Sembrava che le banche dell’Eurozona fossero diventate decisamente spavalde e disponibili a rimborsare copiosamente il denaro preso in prestito a costo risibile dalla BCE ad inizio 2012. Ma poi invece il vento è cambiato: e le conseguenze (anche sul cross EUR USD) si sono subito fatte sentire.
A restituire il denaro sono state soprattutto banche con sede in Spagna (67 mld) , Francia (26 mld) e Germania (10 mld). E le italiane? Nulla. Motivo? Sistema bancario in difficoltà e rischio liquidità a seguito delle elezioni. E nel secondo giro, anche le altre banceh dell’Eurozona preferiscono la prudenza.
E difatti…
“EU banks will repay €61.1B of the 2nd LTRO next week, far less than the €122.5B expected by analysts. The news suggests banks are a little less confident than the U.S. money market funds that have begun lending to them again.” (Reuters)
Si prevedeva una cifra rimborsata pari a 122.5 miliardi ma di soldini in Bce ne ritorneranno molti meno, solo 61.1 miliardi di Euro. Meglio essere prudenti, se poi le elezioni 2013 in Italia non vanno come dovrebbero…
E noi tutti abbiamo avuto modo di vedere che proprio l’Italia, che ovviamente sarà la grande assente in questo secondo rimborso dell’LTRO, è già stata sostenuta proprio dalla BCE in modo molto sostanzioso in passato, proprio per far intendere l’importanza della nazione italiana e lo stato di difficoltà in cui si è trovato.
Speriamo che queste elezioni siano per noi italiani una risposta positiva soprattutto per il nostro futuro. Ma sarà dura.
STAY TUNED!
DT