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Hi tech: paradiso ed inferno
Apple + facebook: due benchmark con tendenze opposte
Una delle prime cose che mi sono subito saltate all’occhio aprendo il monitor delle quotazioni di borsa di questi ultimi giorni, oltre che la performance di alcuni indici tra cui PiazzAffari, è stato l’andamento di due titoli azionari non proprio comuni. Parliamo della società hi tech più importante del globo, Apple, e del social network più noto e comune, Facebook.
Partiamo da quest’ultimo.
Già a febbraio avevo messo in guardia i lettori da un business che, come era montato, portavano solo super denaro al Ceo Zuckerberg (riprendetevi il post e CLICCATE QUI) per poi tornare a parlarne anche successivamente in questi altri articoli (CLICK HERE).
Le valutazioni erano stellari e già tenevano conto di tassi di crescita secondo me irreali. Morale. Il mercato ha pian piano portato la quotazione a valori più “realistici”. E permettetemi di mettere le virgolette in quanto la vera valutazione di Facebook “potrebbe” essere ancora BEN al di sotto delle attuali quotazioni.
Grafico Facebook
Certo… Cosa aveva fatto GM proprio alla vigilia delle quotazioni doveva far riflettere anche i “tifosi” più spudorati di Facebook.
Cosa ha fatto GM? General Motors, il terzo inserzionista americano della società, ha cancellato tutta la pubblicità a pagamento dal social network – che di pubblicità vive e prospera. I vertici della casa di Detroit hanno semplicemente concluso che come investimento non rende, non si traduce in auto comprate dai consumatori.
Occorreva aggiungere altro?
E se qualcuno crolla all’inferno, c’è invece chi arriva dritto dritto in paradiso, con nuovi massimi. Da un eccesso all’atro? Sicuramente, anche se Apple ha effettivamente un business pazzesco (mercato saturo?), tanto cash a disposizione, zero debiti, un brand che ormai è un’istituzione, dei prodotti che fanno moda e che ormai hanno “vincolato” gli utilizzatori a servizi che garantiranno per anni un bacino di utenza importante (Itunes, cloud e tutto il resto).
Grafico Apple
Ci sono anche tanti punti interrogativi: cause in corso con la Samsung e Motorola, valutazioni eccessive, mercato saturo e molto altro.
Vola Apple: alla chiusura di ieri dei mercati aveva raggiunto una capitalizzazione di 607,54 miliardi di dollari. Con le azioni che hanno superato per la prima volta quota 647 dollari, ritoccando il massimo storico registrato ad aprile. È una corsa solitaria per un’azienda che ha già conquistato la palma di società quotata con maggiore valore al mondo. All’incremento hanno contribuito le previsioni di Jefferies & Company che ha aumentato il target di prezzo del titolo da 800 dollari a 900 dollari, sulla scia della notizia dell’inizio della produzione per il mini iPad, previsto in vendita dall’autunno, forse a ottobre. (…) Apple, dunque, allunga il passo verso il massimo storico di tutti i tempi raggiunto da Microsoft nel 1999, con una capitalizzazione di mercato di 618,9 miliardi di dollari. (Source)
Siamo ai mercati degli eccessi? E’ il momento di comprare Facebook e vendere Apple? Chi sa rispondere a questa domanda con certezza non è certo di questo mondo. Ma di certo, tra le due, occorre guardare soprattutto ad Apple. Benchmark assoluto dell’high tech, se dovesse partire con una correzione decisa, difficilmente il mercato ne uscirebbe indenne.
STAY TUNED!
DT
Secondo me stanno usando AAPL come “rifugio” da QE e altro ma poi alla fine il mercato, i fondamentali e la potenziale redditività in dividendi conta sempre. E’ comunque un’impresa e nell’attuale situazione…