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The Big Chart: intermarket e rendimenti anomali

Scritto il alle 15:11 da Danilo DT

Paragoniamo il rendimento delle obbligazioni corporate con i dividendi delle azioni. E scoprirete che il mercato è in una bolla speculativa senza precedenti.

Tra i tanti grafici che si possono sovrapposti, ce n’è uno, di lungo periodo, che ritengo molto interessante.
Come ben sapete, sia nel mercato azionario che nel mercato obbligazionario, i titoli teoricamente dovrebbero produrre degli utili. Per le obbligazioni, gli utili sono un po’ più certi in quanto sono rappresentati dalle cedole che ne determinano il rendimento. Per le azioni invece, l’utile dipende da come va l’esercizio aziendale. Ovviamente il discorso appena sviluppato è molto generico e spero capiate che è una cosa voluta.

Nella storia, è abbastanza normale notare una correlazione diretta molto forte tra le cedole pagate dai titoli obbligazionari corporate all’interno della banda “investment grade” e le azioni facenti parte nella fattispecie l’indice azionario benchmark negli USA e in tutto il mondo, ovvero lo SP 500.
Questa correlazione però, negli ultimi anni, è venuta a mancare.
Guardate il grafico

Utili SP 500 vs rendimento obbligazioni corporate

Come potete vedere, negli ultimi anni c’è una vera e propria decorrelazione. Come mai? Cosa è successo? In linea di massima possiamo dire che si è generata una vera e propria anomalia a causa di qualche “fattore estraneo”. E questo fattore estraneo è senza dubbio la straordinaria politica espansiva della FED.
Questa divergenza quindi dovrebbe mettere in testa all’investitore tanti dubbi, in quanto è la dimostrazione chiara ed ineluttabile che il mercato è drogato e che c’è un qualcosa che non quadra.
Ma non è tutto.
Nella parte sottostante ho invece calcolato il differenziale di questo Yield spread, ovvero la differenza tra gli utili medi dello SP 500 e la cedola media dei bonds.
Siamo a circa un premio di 3.11% dell’equity rispetto ai bond.
Tenuto conto che, in ambito intermarket, è normale avere un dividend yield dell’equity nella media “Inferiore” rispetto ai bond (anche perché la rivalutazione di borsa dovrebbe dare un premio maggiore al rischio che compensa ampiamente un dividendo più basso), possiamo notare NON solo l’anomalia, ma anche il fatto che questo spread oggi è al TOP in almeno 50 anni (gli ultimi) di borsa.


Cosa significa?

Sulla carta non deve essere un messaggio chiaro che spinge oggi a liquidare tutte le posizione azionarie presenti, ma deve essere un monito molto forte.
Se ancora non lo avevate capito, il mercato è drogato ed è falsato da una politica monetaria espansiva che ha creato ricchezza artificiale senza fondamenta e senza futuro.
Per la cronaca, se anzichè prendiamo non i titoli corporate ma i titoli governativi Usa 10yr, confrontatolo non con gli utili ma direttamente con l’andamento dlelo SP 500, il risultato cambia di poco. Anche qui negli ultimi anni si è generato uno spread decisamente accentuato.

Questo è il messaggio.
Deridetelo se volete.
Evitatelo.
Scartatelo o cancellatelo.
Oppure stampatelo o prendetelo in considerazione.
Fate insomma ciò che volete.
Per il sottoscritto è solo una questione di tempo.
E poi il futuro, ci dià chi ha avuto ragione. Ma il futuro, come ben sappiamo ci garantisce solo una certezza.
Già mi sto toccando…

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DT

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6 commenti Commenta
ob1KnoB
Scritto il 19 Gennaio 2012 at 16:04

Sai come la penso da tanti mesi. Il vero sconquasso arriverà quando saliranno i tassi su bund e treasury. Un’altra anomalia che può essere misurata è relativa al rendimento atteso dell’equity che dovrebbe essere pari al tasso ‘free risk’ (e già mi viene da ridere) più il premio al rischio caratteristico (e qui ho quasi compassione per le agenzie e le banche d’affari). La realtà è che in questo momento probabilmente si preferisce ‘navigare’ con l’equity piuttosto che con il debito. Un anno fa’ (non cinque) tutte le statistiche ed i sentiment, le previsioni (e via discorrendo) erano completamente diverse. Ad integrazione se puoi, integrerei i grafici con i valori dell’inflazione avresti delle sorprese…

john_ludd
Scritto il 19 Gennaio 2012 at 16:48

ob1KnoB@finanzaonline,

Errore ! I tassi sul bund possono salire, quelli sui treasury NO. La ragione è che il tasso in un paese che emette moneta e ha il 100% dei debiti nella propria moneta lo decide la banca centrale e non il mercato. Non è difficile da comprendere. Se il tasso sale oltre quanto prefissato, la FED compra quei titoli e abbassa i titoli o fa uno swap con duration più brevi. Vale però una sorta di principio di indeterminazione: puoi abbassare finchè vuoi il tasso ma non il cambio che è un fattore in parte esterno. Quindi a chi prevede dollaro forte… certo nel medio/breve è possibile vederlo a 1,20 e forse anche sotto.

Vuoi la prova provata ? Giappone. Debito / PIL = 225% tasso 10y < 2%

Perchè la FED possa far salire il tasso sul 10y americano deve prima verificarsi 1) una forte ripresa stabile dell'occupazione 2) conseguente stabile ripresa della crescita 3) fine delle pressioni deflazioniste sinora contenute dall'espansione inflattiva creata dalla speculazione finanziaria sui mercati delle commodities.

Poi uno con i propri soldi uno può fare quello che vuole… ma se proprio devo perfidamente vedere una moneta con seri, grandi, enormi, problemi all'orizzonte… non è all'euro o al dollaro o allo yen che guardo… potrebbe essere lo sport della prossima estate.

Ob1KnoB viviamo in un mondo MOLTO difficile ! Il massimo che possiamo fare è non perdere. Saremmo già in quell'1% che vince.

ob1KnoB
Scritto il 19 Gennaio 2012 at 17:50

john_ludd@finanza,

Dear Sir 😀
Premesso che concordo sul fatto che
1 E’ una guerra tra poveri
2 Chi fa quel tipo di colazione, chi mette quelle giacche e cravatte inproponibili e soprattutto non usa il bidet fara’ una brutta fine…
ti espongo il mio pensiero.
Non basta poter stampare per governare l’inflazione anzi…è un fatto che da un bel po’ i tassi reali in Usa sono negativi a differenza di quanto avveniva alla fine degli anni 70. Perchè avviene? Perchè al momento si percepisce sopportabile ‘non perdere’ guardando al fatto che c’è di peggio (non è fantaeconomia che l’eurocrisi abbia avuto dei genitori certi).
Fino a quando non si misurerà in termini di credibilità il valore reale di quel pezzo di carta verde si può andare avanti (a dispetto dei record di deficit di trade, di bilancio corrente e di ammontare complessivo) ma dovendo investire preferirei beni ‘reali’. Il valore di una società espressa come equity è la sommatoria di beni reali e goodwill il cui valore di sostituzione è molto più alto dei corsi di borsa. Se inflazioniamo, l’equity si porta dietro quanto meno parte di quel valore, il debito no.
E l’inflazione è l’unica cura al momento per un mondo malato di debito.
Ci saranno molti più poveri è vero, ma non ce ne saranno ugualmente?

Scritto il 19 Gennaio 2012 at 18:34

E si continua a salire…trappolone in preparazione 😯 😯

tigre90
Scritto il 20 Gennaio 2012 at 01:13

Si potrebbe anche dire:”la neutralità della moneta nel breve periodo”… No? =D

tigre90
Scritto il 20 Gennaio 2012 at 01:20

tigre90@finanza:
Si potrebbe anche dire:”la neutralità della moneta nel breve periodo”… No? =D

lapsus…medio periodo ovviamente =)

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