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Dogs of the Dow: top performer anche per il 2012?
I famosi “Dogs of the Dow” sono quelle compagnie quotate sulla borsa USA che solno caratterizzate da un eccellente stacco dividendi. Quindi società che in un momento di incertezza, come quello attuale, mantengono un appeal di prim’ordine. Infatti, quando regna l’incertezza, il potersi appigliare alla redditività (e possibilmente all’aciclicità) consente di difendere non solo in modo egregio il capitale ma anche (detto con beneficio di inventario, si intende) di portare a casa delle performance.
Due tra i principali Dogs of the Dow del 2011“The Dogs of the Dow” o “i cani del Dow Jones” è una delle strategie d’investimento a carattere difensivo più conosciute. La teoria dei “cani del Dow Jones”, che fa riferimento ai segugi che tirano la volata ai rendimenti della borsa americana (il cui indice di riferimento è appunto il Dow Jones Industrial Average Index), è stata applicata per la prima volta negli anni trenta dal leggendario Benjamin Graham (“The Intelligent Investor”), il “padre” di tutti gli investitori di stile “value”. (…) Alla base della teoria dei “cani” ci sono due importanti tesi. Da una parte si suppone che il dividend yield – il rendimento da dividendo di un’azione, dato dal rapporto fra l’ultimo dividendo staccato e il prezzo corrente del titolo, sia un criterio di scelta relativamente sicuro se applicato alle società più importanti del listino, alle cosìddette blue chips caratterizzate da forte capitalizzazione ed elevato flottante. Di norma si può contare sul fatto che queste società, che pagano un alto dividendo da anni, lo facciano anche negli anni seguenti. Naturalmente sussiste il rischio di un taglio di dividendo da parte di una società. Avendo però nel portafoglio dieci titoli con un alto dividend yield questo rischio viene limitato.
L’investitore può quindi confidare di poter staccare degli alti dividendi: un fattore positivo costante per il suo portafoglio.
Dall’altra parte si assume che se il rapporto dividendo/prezzo è alto, è perché il titolo è sottovalutato rispetto al resto del mercato. (Source)
Proprio come è successo nel difficile anno del 2011, dove con borse Europee in forte calo e borse USA nel complesso piatte, i Dogs of the Dow hanno retto bene e, anzi, hanno portato a casa dei buoni guadagni.
Ecco quindi qui di seguito “The dogs of the Dow” per il 2011. Troverete sia il nome della società ma anche il rendimento alias il dividendo (Yield) e anche la performance su base annua.
A questo punto ci si chiede…ma quali saranno i “Dogs of the Dow” per il 2012? Eccovi una interessante ipotesi di portafoglio dei potenziali “Dogs of the Dow” per l’anno appena iniziato.
Ovvio, è una proiezione, ma ci sono buone possibilità che anche quest’anno i Dogs of the Dow riescano a performare meglio della media del mercato, viste le caratteristiche difensive dell’investimento.
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DT
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E’ proprio quello il principio dei miei umili investimenti. Non disdegnerei però, in un’ottica di buoni dividendi, a casa nostra Eni, Saipem, Terna, Snam, Tenaris, in quanto non si paga la doppia tassazione sui dividendi dei titoli esteri…………….
Lo so, e’ OT…ma e’ bellissimo!