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Ora sono le banche italiane a fare paura?

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

Beh, forse non saremo degli scienziati e nemmeno dei luminari, visto che siamo solamente degli appassionati di economia e di finanza, ma nelle ultime settimane abbiamo solennemente continuato a battere il chiodo sul rischio “crisi liquidità” del settore bancario, italiano ed europeo. Abbiamo avuto modo di vedere sia nel video di TRENDS che in diversi posts, il lievitare dei CDS della banche italiche e anche l’inasprirsi delle condizioni di liquidità sul mercato interbancario.
Questo grafico di certo non ci giunge come una sorpresa ma è la drammatica conferma di quanto stiamo sostenendo da settimane. Anche se, come sempre, tutti hanno SEMPRE detto il contrario. Ma, si sa, la trasparenza non è certo la virtù migliore dei media…

Il sistema bancario e finanziario italiano ”e’ solido, grazie anche all’azione tempestiva di rafforzamento delle condizioni patrimoniali e di liquidita’ delle banche”. E’ quanto sottolinea il Comitato per la salvaguardia della stabilita’ finanziaria che si e’ riunito oggi per esaminare ”gli sviluppi piu’ recenti delle tensioni sui mercati del debito sovrano ed i riflessi sul settore finanziario e sull’economia”. Alla riunione, presieduta dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, hanno partecipato il Direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni, il Presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini, il Presidente della Consob Giuseppe Vegas e, in collegamento telefonico, il Direttore generale del tesoro Vittorio Grilli. (Source

Il sistema delle banche italiane é solido, le nostre banche non sono state interessate né infettate da titoli tossici. Lo Stato ha messo a disposizione del sistema del credito, attraverso i Tremonti bond, 12 miliardi di euro per quegli istituti che avessero necessita’ di aumentare il loro patrimonio – immancabile l’ironia di Berlusconi -. Mi dicono che i Tremonti bond vengono definiti ‘government bond’: meglio, cosi’ nel merito ci entro anche io. (Source: Silvio Berlusconi)

MILANO (MF-DJ)–Il sistema bancario italiano e’ piu’ solido rispetto all’Europa e sara’ in grado di reggere l’impatto degli stress test.

E’ quanto emerge dall’analisi e dalle previsioni dei bilanci bancari presentata da Prometeia. In particolare la societa’ stima che per le 13 banche quotate italiane prese in considerazione nel rapporto, resta un gap di capitale da colmare in vista di Basilea 3 pari a 13,4 mld euro. Al 30 giugno 2010 era pari a 37 mld euro. Per quanto riguarda le prime 5 banche italiane il gap, per il triennio preso in esame, e’ stimato in 11,4 mld. Includendo i cashes e i miglioramenti della metodologia, il gap si ridurrebbe a 6,1 mld euro per le 13 banche quotate, mentre scenderebbe a 5,3 mld per i primi 5 istituti di credito italiani.

Secondo Prometeia le banche italiane hanno fatto una scelta giusta nell’anticipare ai primi mesi del 2011 le azioni di rafforzamento patrimoniali, attraverso gli aumenti di capitale, perche’ cio’ ha portato un posizionamento del comparto bancario italiano in una situazione piu’ forte rispetto a quello europeo. Infatti la maggiore dotazione di capitale consentira’ alle banche di accrescere i volumi del credito e nello stesso
tempo di ridurre il costo del debito a medio e lungo termine, ponendo cosi’ le condizioni per ottenere margini piu’ elevati che migliorino la redditivita’ del capitale. (Source)  

Se ci accontentavamo di questi bei messaggi, come sempre, ci saremmo ritrovati con stupore uno scenario quantomeno anomalo in un quadro di solidità. E lo scenario è descritto in questo grafico.

 (Source: John Mauldin)

Guardado il grafico è evidente un aumento notevole di prestiti fatti dalla BCE a favore delle banche italiane. Ma non erano super solide e senza impellenti crisi di liquidità? Beh, forse le cose non stavano proprio così visto che i suddetti prestiti sono più che raddoppiati nell’ultimo anno. Ma non temete, tutto il mondo è paese.

Non più tardi della settimana scorsa, il buon Warren Buffett ha investito 5 miliardi di USD in BofA, Bank of America, proprio quella banca che aveva smentito categoricamente la necessità di ricorrere al mercato per approvigionarsi di liquidità. Ma in verità le cose non stanno proprio così…

Morale: la crisi del sistema bancario non è solo americana. Oggi è soprattutto europea e, ahime, rischia di diventare anche italiana soprattutto se non si farà chiarezza nei prossimi giorni su cosa sta realmente accadendo, sul perché ci sia questo accanimento sui mercati nei confronti delle banche italiane e soprattuto sulle vere carenze di liquidità del sistema bancario del Bel Paese.
Occorre ammetterlo. Qualcosa non mi quadra. E non è un bel segno…

STAY TUNED!

DT

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6 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 29 Agosto 2011 at 11:39

Dream,
hai idea a quale tasso si stanno approvvigionando le banche italiane, in questo momento, presso la Bec?????

Scritto il 29 Agosto 2011 at 12:50

Assolutamente no, non siamo soli…

max cohen
Scritto il 29 Agosto 2011 at 13:19

se d’altronde il capo dell’IMF punta il dito sulla liquidità e sulla necessità di una ricapitalizzazione, forse un motivo ci sarà…o no?

http://phastidio.net/2011/08/29/luovo-di-christine-ricapitalizzare-le-banche-svolta-per-leurocrisi/
http://www.zerohedge.com/news/lagarde-throws-germany-and-european-banks-under-bus-did-she-just-truncate-her-imf-career

paolo41
Scritto il 29 Agosto 2011 at 13:52

…ho l’impressione che più manipolano la manovra più aumenta il rendimento del Btp decennale e lo spread sul bund….

hironibiki
Scritto il 29 Agosto 2011 at 15:26

Leggendo quà e là…

Sindaci in piazza contro la manovra
Vertice ad Arcore, si cerca l’intesa

Crisi, consumi al palo in 17 Regioni

Crescita zero? Non per tutti
Boom di imprese cinesi in Italia

Quindi alla luce di questo i mercati salgono. Eh beh mi sembra giusto :mrgreen:

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VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

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