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Stabili le nuove richieste di sussidio
Bentornati amici del blog alla consueta rubrica del giovedì da cassaintegrati.
Niente di straordinario i dati appena pubblicati dal dipartimento del lavoro statunitense riguardo al numero di nuove richieste di sussidio registrato nella settimana del 25 giugno 2010.
Initial Claims (SA) | A 408,000 | Da 429,000 | =-1,000 |
Initial Claims (NSA) | A 403,284 | Da 394,286 | =+8,998 |
L’unica cosa eccezionale in questo report è che il dato della settimana precedente non è stato rivisto né a rialzo né a ribasso, cosa da segnare sul calendario.
Aumenta ma in maniera contenuta il numero non destagionalizzato seguendo l’andamento stagionale classico pur se mantenendosi un 30% superiore rispetto agli anni ruggenti. Le settimane prossime, se verranno confermati i licenziamenti stagionali, si assisterà ad un incremento che comunque dovrebbe permettere alla serie del 2011 di tornare sotto a quelle del 2008, quando tutto il caos era cominciato.
Invece che con i soliti commenti oggi vi tedierò con un altro tipo di grafico che mette in relazione la variazione nel numero complessivo di lavoratori negli States e il numero di richieste di sussidio.
Ho riportato l’asse di destra, dove potete leggere le richieste, rovesciata rispetto all’asse di sinistra, dove invece potete trovare la variazione netta del numero di lavoratori. Lo zero di quest’ultima coincide con i famosi 400 mila sussidi che fanno più o meno da spartiacque tra un mondo del lavoro in espansione e uno in contrazione. Per facilitare la lettura ho anche inserito la media mobile a 6 mesi delle variazione nel livello di occupazione. Questa permette ancora più agevolmente di intuire come quando le richieste rosse superano la quota di 400 mila, spostandosi sul grafico verso il basso, la variazione netta di posti di lavoro si porta anch’essa nel quadrante basso, indicando la perdita di posti di lavoro. E in generale, più la curva rossa si mantiene sopra ai 400 mila ( sotto nel grafico ) più la media mobile tende a rimane negativa. Allo stesso modo, quando il numero di richieste si porta in territorio minore di 400 mila, la media mobile del livello di occupazione si riporta nel settore positivo indicando la creazione di posti di lavoro. Il concetto credo sia di una banalità estrema pur se il livello di occupazione non è una funzione del solo numero di licenziamenti ma anche di quello delle assunzioni. Tuttavia, più è alto il ricorso alla cassa integrazione, più sarà alto il numero di licenziamenti e più verrà esercitata una pressione negativa sul livello di occupazione. A quanto pare negli ultimi due anni le cose sono andate diversamente, in quanto la media mobile delle variazioni del numero dei lavoratori si è riportata ai livelli a cui si vede in momenti di forte espansione economica, mentre il numero delle richieste di sussidio è sì decresciuto pesantemente dai massimi ma ancora ampiamente distante dai livelli consueti nei quali si può incontrare una media mobile come quella attuale. Tutto questo nonostante l’economia americana abbia già espulso 6 milioni e rotti di lavoratori.
Con questo è tutto,
Mattacchiuz
Ottimo come sempre Matta! 😀