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Nuovi dati altre speranze
Altra carrellata di dati oggi, ancora una volta non si capisce nulla di cosa davvero stia facendo l’economia americana!
Parto dalle spese e dalle entrate personali, ovviamente tutte in crescita.
Le entrate personali sarebbero cresciute, secondo il Census di altri 46.1 miliardi di dollari
nel mese di aprile, pari ad uno 0.4% in più rispetto a marzo dello stesso anno. Stessa solfa per quanto riguarda le entrate disponibile, aumentate di 35.1 miliardi di dollari equivalenti ad una variazione positiva dello 0.3%.
Rispettivamente, la crescita a marzo era stata di 54.6 miliardi e di 46.3 miliardi di dollari.
Purtroppo l’incremento delle entrate personali reali e delle entrate disponibili reali è stato inferiore allo 0.1%.
Allo stesso modo sono incrementate di ben 54.8 miliardi di dollari le spese per i consumi personali, mettendo a segno una progressione dello 0.5%, rivista tuttavia allo 0.1% se considerata in termini reali.
Insomma, secondo gli uffici di statistica governativi la ripresa e i consumi procedono senza
sosta alcuna. Quella “reale” invece avanza un pelo più lenta. Poiché mi piace anche darvi una diversa interpretazione, come al solito ricorrerò all’indice compilato da una società di statistica indipendente. Tale indice monitora i consumi a livello giornaliero che gli americani sostengono per l’acquisto di beni durevoli discrezionali.
L’indice Consumer Metric Institute Index è quello evidentemente mostrato in blu mentre in rosa è riportata la variazione percentuale del GDP. Purtroppo non ho i dati per poter confrontare direttamente le analisi del Census in merito alla vendita di beni durevoli ( discrezionali e non ) e quelli del CMI, ma l’idea che emerge mi pare più che evidente. S9i è aperta una forchetta che senza alcuna ombra di dubbio è semplicemente anomala! Ma noi
dobbiamo credere al Census, punto e basta! E facciamo finta che nonostante i 6 o 7 milioni di disoccupati in più, nonostante i 43 e rotti milioni di persone che ricorrono ai food stamp, nonostante una partecipazione al lavoro vista l’ultima volta negli anni ottanta, facciamo finta che gli americani continuino a guadagnare, spendere e risparmiare di più.
Infatti, l’indice dell’università del Michigan, quello che misura la fiducia, è per l’ennesima volta visto in crescita. Da 72.4 se na va tranquillo a 74.3, in larga parte grazie al declino delle aspettative di inflazione. Vedete quanto alzare i margini dei derivati al CME può aiutare l’economia?
Comunque, il dato che oggi ha fatto per qualche secondo tremare le borse ( no, non il fatto che in Grecia non si sia ancora raggiunto nessun accordo e neanche l’abbassamento dell’outlook del Giappone ) nonostante le banche tutte siano in festa grazie ad una Basilea 3 che voci di corridoio vedrebbero meno severa, è quello rilasciato da Realtor e che anticipa le compravendite di case esistenti.
Sto parlando del Pending Home Sales, cioè l’indice dei contratti preliminari firmati per
l’acquisto di una casa, quei contratti che, a detta di Realtor, per un 10% circa vengono poi annullati mentre per un altro 14% ( vado a memoria ) vengono poi ridefiniti facendo ulteriormente abbassare i prezzi di acquisto. In ogni caso oggi ha segnato un ottimistico -11.6%, tornando dritto dritto poco sopra ai minimi dell’anno scorso.
Sarà colpa della neve.
Per favore, alzi la mano chi pensa ci sia qualcosa di anomalo in tutte queste serie di dati, l’uno la smentita dell’altro!
Pura manipolazione? Matrix finanziario?
Ho scelto proprio un bel periodo per “iniziarmi” a questo mondo.
Da pivello assoluto direi che più apprendo, più “questo mondo” mi sa di truffa.
Il problema è che… questo mondo, oggi, governa le nostre vite.
Prendetela solo come una riflessione mattutina, dopo una notte difficile! 😯
io credo che, se l’andamento fosse positivo, nessuno avrebbe ragione di manipolare o peggio, falsificare i dati.
dati contradditori, servono solo a mascherare il più possibile le verità sgradevoli.
guarda io non so esattamente se i dati sono manipolati o meno… .
però ci sono delle cose strane.
c’è una seria divergenza tra i dati degli istituti indipendenti e quelli governativi, ma sai, l’ammistrazione ha sempre ragione ! il mercato ci crede e quindi va bene così.
Per questi dati fuffa che ci comunicano… posso al massimo alzare un piede… per prenderli a calci nel/i… fate voi 😉