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Initial claims e principio del banchiere centrale
Benvenuti signori e signore come ogni giovedì alla rubrica “sussidiato è meglio”.
Prima di interessarci tuttavia di queste pallose e sempre più marginali questioni di carattere squisitamente macroeconomico, vorrei invece formulare il principio su cui si sta basando l’intera economia e finanza globale. Millenni e millenni di storia sono stati necessari per formulare una simile squisitezza della logica, secoli di analisi e ricerca economica, statistica e gnoseologica, decenni di studi di serie storiche ( speriamo che allora non abbiano fatto i conti come gli attuali uffici di statistica… tanto per essere sicuri da partire da dati più o meno veri ). A dirla tutta mi sono ispirato a Beato Trader de Il Grande Bluff!
Principio del banchiere centrale:
“Un mercato quotato in una ben precisa valuta subisce una spinta proporzionale e opposta al movimento che il banchiere centrale impone alla valuta stessa”.
Corollario:
“La crescita del livello generale dei prezzi, possibile conseguenza delle manovre di politica monetaria, può essere contenuta da un’opportuna scelta del sistema i riferimento: l’inflazione risulta una grandezza non invariante rispetto alle coordinate adottate”.
Da quest’ultima enunciazione discende naturalmente il principio generale del ricercatore di statistica al soldo del governo:
Principio statistico del controllo di massa:
“Scegliere la giusta base di coordinate permette a politici, burocrati e tecnici di continuare la loro opera. Implica che pure io continuerò ad avere uno stipendio”.
Corollario:
“Data la propensione delle persone al ragionamento economico, si può confondere l’inflazione con il livello generale dei prezzi”.
In questi giorni, la finanza internazionale sta dando un efficacissima dimostrazione della validità di questa teoria.
Terminato l’angolo della fantaeconomia, passo ai dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione appena rilasciati dal DOL ( Department of Labor ).
Forte l’impatto stagionale per la settimana conclusasi il 16 aprile, che vede il dato destagionalizzato arretrare di 13 mila unità ( numero precedente rivisto a rialzo come sempre di 4000 cassaintegrati in più ) ed arrestarsi a 403 mila.
Initial Claims (SA) | A 403,000 | Da 416,000 | = -13,000 |
Initial Claims (NSA) | A 380,668 | Da 448,025 | = -67,357 |
Come al solito, il grafico destagionalizzato è un buon ausilio per capire e confrontare l’attuale situazione con le dinamiche degli anni passati.
Rientra quindi il picco della settimana precedente a quella appena trascorsa, indicando per ora un comportamento in media, pur se leggermente più negativo di quanto stimato inizialmente.
Considerando la settimana del 2 aprile, 8 milioni 299 mila 810 erano le persone che beneficiavano di un qualche aiuto per la disoccupazione, in calo di 217 mila unità rispetto alla rilevazione precedente. Troveremo tutta sta gente nell’insieme degli sfortunati destinatari di un food stamp.
Brutte le indicazioni che invece provengono dai vari stati, che per la settimana del 9 aprile ( quella del picco ) mostrano tutti segni positivi per quanto riguarda l’incremento nel numero di richieste. in particolare spicca la California, che ha visto incrementare il numero di nuovi disoccupati sussidiati di ben 25646 uomini. Un simile aumento è, secondo quanto riportato, dovuto al ritorno alla settimana di 5 giorni lavorativi.
Mattacchiuz
prese di beneficio
domani i mercanti riposano
ci si prepara alla veglia del 27 pomeriggio (fomc)
melo vedoil berny che mette in soffitta le stampanti…
MATT ci puoi spiegare come NON “confondere l’inflazione con il livello generale dei prezzi” ?
l’inflazione ( secondo alcune definizioni… ) è la variazione nell’unità di tempo dei livello generale dei prezzi.
il livello generale dei prezzi è la “media” del valore di tutti i beni e servizi scambiati su di un mercato
mitico come sempre!