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BIGLIETTO PER L'INFERNO
Non mi sembra di poter dire che qualcosa sia effettivamente cambiato, anzi. Prima della mia partenza ci trovavamo con uno scenario macro negativo, ed ora lo scenario non è migliorato o per certi versi è peggiorato. Le news uscite in questi giorni di mia assenza erano tutte ampiamente attese dal sottoscritto.
Ulteriori svalutazioni di banche (e ne arriveranno altre), PIL globale in rallentamento, spettro della recessione (ma qualcuno crede ancora che sarà evitata?).
Le note positive sono arrivate dalle commodities, anche se un rallentamento era previsto ampiamente. Rallentamento che ha coinciso con il crollo del prezzo del petrolio e dell’oro (e anche di altre commodities), in concomitanza del rafforzamento del Dollaro.
Quindi in questa sede, mi ritrovo a dire forse cose inutili? Cose già dette e ridette? Più o meno, vale la pena fare il punto.
La crisi non è dunque in via di miglioramento e il rally di borsa di questi giorni estivi deve essere considerato come un raggio di sole in mezzo ad una tempesta tropicale. Una crisi che si presenta sempre più complessa.
Una crisi diversa
Approfitto per rispondere a Roberto, che via email mi ha posto qualche giorno fa la seguente domanda: Ma scusa, perché ritieni che questa crisi sia poi così diversa da tutte le altre?
Innanzitutto vorrei ricordare ai lettori di utilizzare i commenti, anche perché in questo modo si può avere il parere non solo del sottoscritto ma anche di altri lettori.
Rispondo a Roberto:
Anni ’70 : crisi petrolifera
Anno 1929: bolla finanziaria
Anni ’90: recessione giapponese
Fine anni ’60: inflazione galoppante
Ho elencato alcune crisi che mi sono venute in mente e che storicamente sono abbastanza famose. Ora immaginate che tutte queste crisi vengano prese, messe in un frullatore e miscelate insieme. Cosa otteniamo? Un mix esplosivo: ovvero la crisi di questi giorni. Quindi capite che, mentre in passato molte crisi erano legate ad un fattore singolo, questa crisi non è solo globale ma è multisettoriale, quasi sistematica di mercato.
Le Banche Centrali si trovano in enorme difficoltà in quanto si trovano a dover gestire molte problematiche. Ed ognuna di queste meriterebbe considerazioni ed interventi che poi, però, vanno in contrasto con altri fattori.
Prendiamo ad esempio la FED. Ha tagliato i tassi di 325 bp (.3.25%) ma tutto è stato inutile. Ha sparato molte munizioni di cui disponeva senza ottenere esiti positivi. Potrà ancora tagliare all’infinito? E il problema dell’inflazione? Come potete vedere, tutto questo comporta una situazione di estrema difficoltà, ed è per questo che da mesi sto dicendo che ci vorrà molto tempo per poter uscire definitivamente dalla crisi. Probabilmente (è lo scenario che inizio a preferire, quello a U) arriveremo ad un “appiattimento” che terrà i mercati a livelli bassi per lungo tempo, in attesa di una ripresa che verrà…chissà quando.
Il sistema creditizio, la vera chiave dell’economia, è estremamente debole. I rubinetti del credito sono stati chiusi a molte aziende, quasi in modo drastrico, in più situazioni.
La disoccupazione aumenta, la crisi immobiliare non si sta placando. I consumi stanno iniziano solo ora a calare, ma qui il peggio dovrà ancora venire. Non dimentichiamo infatti che il violento aumento dei prezzi dei beni (per colpa delle commodities) non ha avuto il riscontro di un paritetico aumento degli stipendi. Stipendi che quindi diventano dal punto di vista reale meno alti e mettono in difficoltà Mr. Smith non solo nei piccoli acquisti quotidiani, ma anche…ahimè…per il pagamento della rata della casa. Indirettamente quindi, anche il mutuo che non era Subprime, con questo scenario , diventa rischioso.
E poi c’è il credito al consumo, non dimentichiamoci mai di questa tegole che può cadere su Mr. Smith in qualsiasi momento.
Questo quadro vi sembra abbastanza fosco? Direi di si…
Dai, ho voluto scrivere tutto quanto di negativo c’era da dire. Ma, come ho già scritto mille volte, con questo non voglio assolutamente dire che il MONDO STA PER FINIRE.
Nossignore, il mondo non finirà. Ma sarà molto diverso. Negli equilibri, nella struttura, nei pesi economici.
E posso dirvi una cosa con la massima serenità. Questa crisi farà piazza pulita di tutti quegli eccessi che hanno drogato i mercati finanziari sotto tutti gli aspetti. Ed una volta raggiunto il fatidico “bottom” (il fondo) si ripartirà alla grande. Un nuovo macro trend positivo. Nella speranza che le istituzioni centrali prendano le dovute contromisure e regolino i mercati in modo tale che un disastro come quello che è successo, non possa più esistere. Anche se le banche sono come il doping: sono sempre un po’ più avanti di chi deve controllare.
E quando poi devono controllare…vabbè…lasciamo perdere….
Bene, signori, il “mio” scenario è anche il vostro oppure… no?
Domanda stupida, in quanto so che non tutti la pensiamo allo stesso modo. Un buon motivo per parlarne! Anche perchè per molti di voi sarò sembrato un po’ troppo apocalittico. Però la mia paura è che, malgrado tutto, un viaggetto “all’inferno economico” non ce lo leva nessuno….quindi, secondo me, il peggio deve ancora venire.
STAY TUNED, DREAMERS!
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Grazie e buona lettura!
DT
Ps: chiudo con una chicca. Un mio amico che abita a Los Angeles mi ha detto che stanno ricominciando a costruire delle case. Voi mi direte che la notizia è positiva. Sulla carta si, però sono case un po’ particolari. Sono praticamente dei grandi garage dove la gente sfrattata o insolvente per i mutui, andrà a vivere, in condizione di emergenza.
Prendetela come una notizia di colore, non dimenticando mai che negli USA sono maestri negli eccessi, sia in negativo che in positivo…. Qualcuno dirà che questa testimonianza è una barzelletta. Beh, può darsi. Intanto, se vi va, leggete questo articolo…. e forse capirete che qualcosa di vero in questo mio ultimo messaggio, c’è…