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ITALIA: ora il gioco si fa durissimo

Scritto il alle 14:35 da Danilo DT

Austerity e futuro difficilissimo per la nostra nazione e per gli italiani, A portarci in queste condizioni sarà la nuova normativa dell’Unione Europea sul debito PIL.

Quante volte parlando di crisi Grecia, o del Portogallo, o recentemente dell’Irlanda, abbiamo detto della necessità di grandi piani di austerity necessari per abbattere il pericoloso e crescente rapporto deficit PIL.
Aumenti fiscali, sacrifici per i lavoratori, spostamento in avanti dell’età pensionabile e quant’altro.

Il fatto però è che l’attenzione di tutti si è spostata quasi esclusivamente sul rapporto deficit PIL dimenticando però che c’è anche un altro parametro dove l’Italia eccelle in negativo. Ovviamente sto parlando del ratio debito pubblico/PIL.
Certo. Oggi l’Italia è apparentemente fuori dai cosiddetti PIGS, ma facciamo molta attenzione, le cose rischiano di peggiorare, soprattutto se andiamo a guardare quello che potrebbe succedere al nostro tenore di vita. Il tutto perché l’Italia finora ha beneficiato dell’Euro….ma ora per mettersi a posto dovrebbe svalutare… Ma come fare? Non si può. Da quando si è nell’Euro la tanto cara svalutazione che ci ha consentito di impoverirci nei confronti del mondo, certo, ma che ci ha salvati dal default in più situazioni, più attacchi speculativi vari (ricordate la svalutazione del 1992 contro il Marco Tedesco?) NON è più possibile.
E allora… occorre tagliare il debito. Cosa che al momento non è assolutamente avvenuta, anzi…



Debito pubblico italiano: nuovo record

Il debito pubblico italiano a luglio di quest’anno è salito rispetto a giugno e ha toccato un nuovo record, a 1.838,296 miliardi di euro. È quanto si legge nei dati contenuti nel supplemento del Bollettino Bankitalia sulla Finanza pubblica.
Capite che in una fase dove il PIL latita, trovarsi con un debito pubblico crescente significa che il ratio debito/PIL non può che lievitare.
E allora, cari lettori, mercoledì prossimo, potrebbe essere il giorno più duro della storia economica recente per l’Italia.
Infatti la Commissione Europea ha deciso di entrare a gamba tesa su quelli che non rispetteranno anche il ratio debito/PIL come previsto del trattato di Maastricht.
Il problema è che Bruxelles vorrebbe un ratio debito/PIL pari al 60%. Oggi noi sfioriamo il doppio (118%) e arrivare a quei livelli è impossibile, se non con un piano di austerity duro e molto lungo.
E se non si raggiungeranno gli obiettivi, multe salatissime (centinaia di milioni di Euro). Certo, verrò imposto un percorso di rientro in più anni, ma se non si muove il PIL (e come fa a muoversi?) non può che esserci un piano di austerity coi controfiocchi.


Ma questo l’italiano medio, alias il Signor Rossi non lo ha ancora capito.
Magari, se lo vedete, fategliene un cenno, la festa è finita, ora la crisi seria arriva anche da noi.

STAY TUNED!

DT

Tutti I diritti riservati ©
Grafici e dati elaborati da Intermarket&more sulla database Bloomberg

NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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25 commenti Commenta
housecrash
Scritto il 27 Settembre 2010 at 15:11

Non faccio in tempo a complimentarmi per un articolo, che ne pubblicate subito un altro.

Ottimo spunto!

m75035
Scritto il 27 Settembre 2010 at 15:14

ammesso e concesso ke il sig. Tremonti non possa svalutare a suo piacimento, secondo me o fa un prelievo diretto dal c/c degli italiani oppure taglierà il nominale. In qualsiasi caso si giustificherà come l’ultima manovra: è l’Europa che ce lo chiede, l’abbiamo fatto per evitare la speculazione, ci sono paesi che stanno peggio, in questo modo non alzeremo le tasse, etc…

housecrash
Scritto il 27 Settembre 2010 at 15:27

m75035@finanza: ammesso e concesso ke il sig. Tremonti non possa svalutare a suo piacimento, secondo me o fa un prelievo diretto dal c/c degli italiani oppure taglierà il nominale. In qualsiasi caso si giustificherà come l’ultima manovra: è l’Europa che ce lo chiede, l’abbiamo fatto per evitare la speculazione, ci sono paesi che stanno peggio, in questo modo non alzeremo le tasse, etc…  

Secondo me dichiarazioni simili le vedremo solo se si avrà un altro governo dal punto di vista formale. Ed il recente clima politico aumenta i miei sospetti in tal senso 8)

Scritto il 27 Settembre 2010 at 15:29

housecrash@finanzaonline,

Grazie.
mercoledì sapremo meglio come stanno le cose.

Intanto domani mattina h-. 9.00 nuovo appuntamento del sottoscritto su Class CNBC.

🙂

nervifrank
Scritto il 27 Settembre 2010 at 15:40

Caro Dream, nei prossimi mesi anni ci renderemo conto che questo è un articolo fondamentale della tua carriera di blogger.
Merita di essere appeso al mio frigo, in posizione centrale e di rimanere lì per molto tempo.
Fino ad ingiallire.

Scritto il 27 Settembre 2010 at 15:51

nervifrank: Caro Dream, nei prossimi mesi anni ci renderemo conto che questo è un articolo fondamentale della tua carriera di blogger.Merita di essere appeso al mio frigo, in posizione centrale e di rimanere lì per molto tempo.Fino ad ingiallire.  

Devo dirti la verità?
Mi auguro sinceramente che tra 3 giorni questo articolo venga strappato e dimenticato da tutti.
Perchè se così non fosse l’articolo ingiallirà, e le tasche degli italiani saranno sempre più verdi…

nervifrank
Scritto il 27 Settembre 2010 at 16:10

Dream Theater,

Sarebbe meglio, e io sarei molto contento di aver preso un’enorme cantonata.

paolo41
Scritto il 27 Settembre 2010 at 16:53

Quando dico che i burocrati di Bruxelles farebbero meglio a tornare a casa loro non credo di sbagliare molto; cosa vogliono fare?? penalizzare con multe quei paesi che sono già in difficoltà, come ho letto in precedenti recensioni di stampa?? Poi non conta il debito che è come guardare indietro, conta migliorare l’avanzo primario e guardare quali azioni vengono intraprese per riportarlo in attivo. Avete notato cosa ha fatto Dubai? ha ristrutturato il debito ed è un paese ( magari spendaccione) con notevoli risorse. Cosa aspettano a ristrutturare i debiti di Grecia e Company…? o vogliono salvare fino in fondo i crediti delle banche francesi e tedesche spremendo fino all’osso le economie dei paesi mediterranei ?????
Siamo proprio nelle mani dell’ultimo padrone….

s66
Scritto il 27 Settembre 2010 at 17:16

si sà :loro non mettono le mani nelle tasche degli italiani !
NO COMMENT

mattacchiuz
Scritto il 27 Settembre 2010 at 17:18

oh, è uscito il dallas fed survey : dati sempre più incomprensibili: produzione +4 da -0.1, condizioni generali del business -17.7 da -13.5…
veramente ragazzi, non ne sto capendo più nulla!!

bergasim
Scritto il 27 Settembre 2010 at 18:33

Greenspan grazie di esistere

http://dshort.com/articles/guest/federal-funds-rate-and-mortgages.html

ottofranz
Scritto il 27 Settembre 2010 at 21:25

Ma se tu sei l’allenatore di una squadra dove i due più bravi ti fanno i 100 metri in dieci secondi, ti viene in mente di dire agli altri dovete farli anche voi se non
non giocatepiù ? Non corri il rischio di restare senza giocatori e non fare la partita?

Metafora a parte la cosa importante ,come fatto notare da Paolo 41, è proprio l’avanzo (o il disavanzo) primario, il resto ce lo portiamo dietro da mo e comunque per noi con ogni nuovo Governo è rimesso in gioco e la palla viene passata al nuovo giocatore

Oppure abbiamo un nemico in squadra con noi ? Che ci sia una talpa? 👿

gainhunter
Scritto il 27 Settembre 2010 at 21:54

To put more focus on high debt levels in some euro zone countries, the Commission proposes that those who have their public debt to GDP ratio above the EU limit of 60 percent of GDP would have to reduce it by one-twentieth of the excess a year.
(http://news.yahoo.com/s/nm/20100927/bs_nm/us_eu_deficits_rules)

Quindi secondo l’EU l’Italia dovrebbe ridurre il debito pubblico di 42 miliardi di euro ogni anno (calcolo sui dati del 2009).
Tanto per capire, la finanziaria 2010-2011 se non sbaglio e’ di 24 miliardi (per due anni)…

    Scritto il 27 Settembre 2010 at 22:17

    @ gainhunter:
    vedo che pian piano i conti vengono fuori.
    risposta esatta. Immagina cosa significa in ordine di austerity ed avendo le tipografie ferme per noti motivi….

lampo
Scritto il 27 Settembre 2010 at 22:26

DT è da anni che mi preoccupa la situazione in Italia e spero che diventi il primo paese dell’UE che parli di ristrutturazione del debito pubblico magari a sconto del 70% rispetto al valore nominale. E’ indubbio che risolverebbe molte situazioni…anche perché non siamo in grado di sostenere la politica di austerity attuata in Grecia.
Se così non fosse, con l’evasione che abbiamo, pagherebbero come sempre i soliti noti, cioè il reddito fisso. Ma oramai gli stipendi netti italiani sono i più bassi … e c’è poco da far tirare ancora la cinghia al reddito fisso. più anoressico di così ❗ . I pensionati lasciamoli perdere che stanno mantenendo la generazione dei nipoti, vista la disoccupazione giovanile che abbiamo al 27% (se ricordo bene l’ultima statistica). I futuri pensionati.. invece si accorgeranno che sarà meglio continuare a lavorare…sempre che la salute tenga.
Secondo me per questo vogliono fare un governo tecnico… perché sanno già cosa l’italia dovrà affrontare come sacrifici… e difficilmente un governo come quello attuale avrebbe il consenso per far ingoiare la pillolona.
Spero solo che l’entrata dei fondi sovrani esteri in alcune banche italiane non sia un preludio a quello che sospetto… cioè la possibilità che qualche banca italiana salti, visto che se fanno la ristrutturazione che dicevo, i debiti che hanno nascosto sotto il tappeto li devono portare a bilancio.
Quindi per dirla in maniera figurata una bella mattina ci sveglieremo…in mutande nel bel mezzo di una strada.
Poi per quanto riguarda il futuro e sviluppo dell’economia italiana sono molto scettico: siamo davanti a un cambio generazionale di molte aziende e oramai investendo poco in ricerca ed innovazione (ma tanto sul mattone) le nostre aziende non sono più in grado di competere con i mercati emergenti. Lo dimostrano anche i dati sullo scudo fiscale.. sono pochi i soldi rientrati per essere investiti in azienda e nel settore commerciale che non ha visto l’impennata di transazioni del settore residenziale.
Certo che ci sono aziende che fanno eccezione… e che stanno assumendo e sviluppandosi bene… ma sono mosche bianche nel complesso del contesto industriale italiano.
I servizi… avranno di conseguenza anche loro il loro dimensionamento. Basta vedere cosa succede nelle grandi città con il mercato del lavoro: chi entra adesso molte volte trova solo stage o tirocini gratuiti.
Secondo me anche il settore della moda avrà il suo ridimensionamento. Poi non parliamo del settore auto, che secondo me vuole investire in Italia solo perché sa già di perdere competività e fatturato nei prossimi anni, per cui è meglio investire in un paese.. dove gli incentivi e finanziamenti a fondo perso sono sicuri! Non credo che in Polonia li avrebbero dati! In America e Italia sì!

Vivremo, se sapremo fare sistema, sempre più di turismo e dei nostri prodotti eno-gastronomici.

housecrash
Scritto il 27 Settembre 2010 at 23:40

lampo: ivremo, se sapremo fare sistema, sempre più di turism

Lampo, concordo con te al 100%, a partire dal discorso sul governo tecnico, per passare alla colonizzazione bancaria, passando anche per gli investimenti convogliati verso l’acquisto di immobili (settore improduttivo) anzichè nel comparto produttivo (tramite R&D).
Ma non solo: in questa nazione è giunta l’ora di fare piazza pulita dei furboni che si arricchiscono in barba alle leggi ed alle regole, altrimenti la vedo brutta, soprattutto se partono pesanti misure di austerity, cosa a cui il nostro popolo non è assolutamente avvezzo.

lampo
Scritto il 28 Settembre 2010 at 07:04

housecrash@finanzaonline:
Ma non solo: in questa nazione è giunta l’ora di fare piazza pulita dei furboni che si arricchiscono in barba alle leggi ed alle regole, altrimenti la vedo brutta, soprattutto se partono pesanti misure di austerity, cosa a cui il nostro popolo non è assolutamente avvezzo.  

Purtroppo l’Italia oramai è costituita per la maggior parte da quei “furboni” che poi tanto furboni non sono, perché nel momento in cui gli quella minoranza di onesti che è diventata oramai una specie in via di estinzione non è più sufficiente a tenere su il sistema (leggi pagare per tutti), viene giù tutto ed i primi a rimetterci sono proprio quelli che si credevano furboni! 👿
Oramai in questo paese manca la cultura del rispetto delle regole e delle leggi. Si cerca sempre la scappatoia. Dimostrazione è l’abnorme numero di commercialisti, avvocati, consulenti, ecc. procapite che abbiamo rispetto ad altri Paesi. Il resto purtroppo non conta più e vedo, in prima persona, che è sempre più difficile far rispettare i contratti alle varie “aziende monopolistiche” che erogano “servizi” che operano, visto che oramai sanno che il piccolo non ha la forza di controbattere e protestare. Peccato che mi ritengo ancora tra i pochi che non gli lascia questa opportunità: mando… diffide ad adempiere a go go. A quel punto si muovono! Oggi pomeriggio ne devo scrivere un’altra per una compagnia elettrica che non ha rispettato il contratto sottoscritto avendo ricevuto già più solleciti… sigh!

nervifrank
Scritto il 28 Settembre 2010 at 09:33

Dream, hai letto WSI?

“Europa: “Italia, avete troppo debito”. La Germania fa la voce grossa

Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e’ arrivato con due ore di anticipo alla riunione della task force Ue a Bruxelles. Problema: se passano le sanzioni ai paesi con debito eccessivo, per l’Italia sono guai serissimi, visto che siamo fuori da tutti i parametri con il nostro debito monstre da 1.8 trilioni di euro, oltre il 116% del pil. Servira’ una maxi-manovra da 130 miliardi? Attenzione ai CDS”.

Avevi ragione: ti leggono in tanti!

    Scritto il 28 Settembre 2010 at 09:44

    Forse sono stato solo un po’ più rapido degli altri a diffondere la notizia. Diciamo che le ovvietà pian piano vengono fuori. 🙂

daino
Scritto il 28 Settembre 2010 at 10:05

brutta storia….volevo riproporre una strategia market neutral 50% long nasdaq 50% short ftsemib: tanto se se scende si perde di più noi e se si sale salgono più loro 💡

ottofranz
Scritto il 28 Settembre 2010 at 18:40

@Lampo

Bingo. Sulla moda che è il mio campo, ti dico che i prossimi Armani, Valentino ecc, non avranno luogo a procedere.Saranno fagocitati dagli uffici stile dei vari Zara H&M e compagnia bella . Anche questo derivato della globalizzazione. Sulla ristrutturazine del debito…. ma se gli usa dovessero fare in grande quello che hanno fatto gli inglesi con la sterlina, non vi pare che potrebbe essere interessare andare a delocalizzare in Usa? Loro risolverebbero i loro problemi ( in parte)… e noi?

lampo
Scritto il 28 Settembre 2010 at 19:21

ottofranz: @LampoBingo. Sulla moda che è il mio campo, ti dico che i prossimi Armani, Valentino ecc, non avranno luogo a procedere.Saranno fagocitati dagli uffici stile dei vari Zara H&M e compagnia bella .

Aggiungiamo che chi comprerà nel settore della moda saranno i ricchi dei Paesi emergenti (Cina e India in testa), e che in questi Paesi difficilmente riesci a vendere i tuoi prodotti di moda in maniera duraturo. Intendo dire che te li copiano in un lampo 😆 ! anche se un buon intenditore se ne accorge subito dai materiali di più bassa qualità con cui sono fatti e dalla lavorazione (cuciture, placcatura accessori, cerniere, ecc.). Peccato però che gli acquirenti ricchi che citavo prima non hanno il naso così fino per capire le differenze.
Credo che sia questo il motivo principale per cui il nostro settore moda, a parte qualche eccezione, subirà un andamento in costante decrescita.

Anche questo derivato della globalizzazione.Sulla ristrutturazione del debito…. ma se gli usa dovessero farein grandequello che hanno fatto gli inglesi con la sterlina, non vi pare che potrebbe essere interessare andare a delocalizzare in Usa? Loro risolverebbero i loro problemi ( in parte)… e noi?  

Ribalto la tua domanda in altra domanda: ma quando eravamo noi i cinesi d’Europa che producevamo a basso costo per le aziende europee, pensi che saremmo stati fermi ed inerti rispetto al fatto che qualche altro Paese avesse svalutato la sua moneta per competere a livello dei nostri costi di manifattura e produzione? (Vi ricordate i titoloni dei giornali sugli idraulici e autotrasportatori polacchi che ci facevano concorrenza?) Credo di no, avremmo svalutato di conseguenza, pur di mantenerci il mercato (le commesse come conto terzisti). Infatti abbiamo perso commesse non solo perché le nostre aziende non hanno reinvestito gli utili per creare prodotti di più alta gamma ed un sistema fatto di piccole aziende che collaborassero per ridurre i costi (pensare che con tutti i dipendenti che desideravano aprire partita iva e copiare il proprio datore di lavoro, bastava farli partecipare agli utili dell’azienda in base alle loro idee… non è che ci voleva molto!). Poi aggiungiamo anche il fatto che la Cina ed India ci hanno sostituito anche perché non siamo più in grado di svalutare… anche se con una bella ristrutturazione del nostro debito pubblico…
Quindi se il dollaro Usa crollerà di valore al punto che sarà conveniente far produrre negli USA, pensi che i BRIC staranno a guardare a bocca aperta. Credo che interverranno talmente in anticipo che chi deve fare investimenti all’estero non ha neanche il tempo di pensare a delocalizzare negli States.
Ovviamente questo è valido almeno finché i mercati interni (domanda interna) di soprattutto Cina e India non reggeranno le rispettive economia da sole…. dopo la vedo ancora più dura 😉

nervifrank
Scritto il 28 Settembre 2010 at 19:37

Ciao Dream,
ho inserito questo articolo nel mio profilo di Facebook.

Scritto il 28 Settembre 2010 at 23:06

nervifrank,

😉

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