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ETC: CAUSA DEL RALLY DEI PREZIOSI?
Come ben sapete il mercato del prodotti finanziari è stato inondato da tonnellate di novità. Tra le tante, hanno riscosso un giusto successo gli ETF e gli ETC.
Tra i 2 (ETF e ETC) la differenza fondamentale è il sottostante. Difatti la C finale sta per commodities. Questi prodotti hanno dunque preso piede all’interno dei portafogli di gestori e risparmiatori. Per la prima volta si è data la possibilità, su larga scala (prima c’erano già dei certificati dedicati) di investire sulle materie prime. E fu così che, in modo un po’ inaspettati , i volumi di questi prodotti derivati sono saliti alle stelle. Pensate che l’asset under management solo degli ETC sui metalli preziosi ha superato 1.5 miliardi di $. E l’ETC sul platino è cresciuto del 40% in pochi giorni.
Volumi cresciuti a dismisura
I volumi degli scambi settimanali di ETC sono così saliti a 450 milioni di dollari, con un aumento superiore al 150% da dicembre 2007. Tra questi scambi, le negoziazioni di ETC su metalli preziosi sono aumentate di 80 milioni di dollari alla settimana fino a raggiungere 280 milioni di dollari nel corso dell’ultima settimana, con un aumento del 250% rispetto al mese precedente. Sempre nell’ultima settimana, il 62% del volume di negoziazioni di ETC era rappresentato da ETC su metalli preziosi.
Però attenzione: qual è l’impatto di questi prodotti derivati sui mercati finanziari? Possono influenzare attivamente il prezzo? Beh. La risposta è affermativa.
Basta pensare ad un dato di fatto: gli ETC con sottostante il Platino fisico, trattati a Zurigo e Londra, hanno già accantonato, ad esempio, una quantità di metallo pari alla totale produzione nordamericana del 2007. E ovviamente questa forte richiesta ha contribuito ad un’impennata delle quotazioni (oltre alle difficoltà estrattive in Sud Africa). . Discorso deve essere fatto anche per oro e per l’inarrestabile argento, anche lui superstar tra le commodities.
Quindi capite benissimo che sul mercato oggi troviamo dei prodotti che fino a qualche anno fa non esistevano, e che contribuiscono attivamente alla formazione dei prezzi. In particolar modo hanno un peso determinante proprio quei prodotti che hanno un sottostante fisico. Chi gestisce l’ETC dovrà comprare fisicamente il metallo, non come invece chi ha un sottostante formato da un future, dove col “rollover” si può portare all’infinito lo scambio di carta.