US DOLLAR E CARRY TRADE: nuove frontiere

Scritto il alle 11:40 da Danilo DT

Bene, bene… Innanzitutto buona settimana a tutti i cari lettori del blog.
Ricominciamo con una seduta “rosso fuoco” a causa della chiusura negativa di Wally venerdì sera (AIG ha continuato con le svalutazioni, segno che anche gli assicurativi sono interessati al fenomeno).
Ma di questo magari parleremo più tardi. Intanto volevo segnalarvi nuovamente un evento che secondo me potrebbe diventare epocale. Ne avevo parlato in passato in questo post (cliccate qui !!!). Già mi sembrava che lo scenario fosso realistico e, oggi, direi che la realtà inizia ad essere evidente. L’operazione protagonista è ancora lei: il CARRY TRADE.


Franco Svizzero alla riscossa

Euro franco svizzero cross graficoLa regola è chiara e l’ho descritta già migliaia di volte: correlaione inversa tra il trend di borsa e due valute su tutte: CHF e JPY. Quando la borsa scende queste 2 monete si rafforzano e viceversa. Basta guardare il grafico qui a fianco. Troverete la valuta che ad inizio anno consideravo come la più interessante a livello d’investimenti, ovvero il Franco Svizzero. Effettivamente il CHF si è mosso molto bene proprio a causa del “Reverse carry trade”.
Come notate dal grafico, addirittura è successo una cosa molto importante. Il CHF ha rotto il trend di lungo periodo. Ciò significa che si rafforzerà ancora. E questo è un segnale premonitore di ulteriore debolezza sulle piazze azionarie. Intermarket dixit.

Ma la novità è sull’US Dollar

Come ho già scritto nel post sopra segnalato, la grossa novità sta nella nuova valuta utilizzata per fare carry trade: si tratta del Dollaro Americano.
Fino ad oggi erano soprattutto CHF e JPY, come dicevo, le valute più utilizzate per fare carry trade. Ma oggi il $ inizia ad avere tutte le caratteristiche necessarie per prendere posto. Volete un esempio? I titoli governativi USA a 2 anni rendono circa un 1.70 %. Direi un rendimento bassissimo. E le previsioni dei tassi in USA sono di ulteriori diminuzioni. E come dicevo la settimana scorsa nel post “USA: Rischio Giappone?” c’è chi parla di tassi zero anche in America. Morale: si vendono Titoli Usa che rendono poco e che costano cari, per acquistare titoli in valute più remunerative, quali il Dollaro Australiano, per dirne una. E questa situazione non può che incidere negativamente sul Dollaro (vendere un US Treasury è come vendere valuta).

euro dollaro usa cross eur usdE difatti… guardate qui il Dollaro USA…. Sempre più debole…
Raggiunge il target fibonacciano e rallenta la corsa. Una sua eventuale rottura porterebbe a quota 1.60.
Con ovvie ripercussioni per il petrolio. Indermaket dixit anche in questo caso..

Stay Tuned!

 

DT

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