in caricamento ...
FMI: SOLO "CINDIA"…
Come ho scritto ieri, il Fondo Monetario Internazionale ha comunicato l’outlook sullo stato di salute dell’economia mondiale. E in linea di massima non ci sono strabilianti novità…
Come previsto, l’FMI nota un vistoso rallentamento (ma va?) dell’economia globale, e questo fino all’ultimo trimestre del 2007. Quindi rallentamento, ma NON recessione (secondo loro). Non escludono totalmente una recessione invece negli USA, anche è data come poco probabile (Greenspan proprio oggi la dà come possibile al 50% negli USA).
La causa del vistoso rallentamento sono i derivati e i subprime, che hanno contribuito in modo decisivo alal discesa dei listini azionari nelle ultime settimane.
L’Europa soffre come il resto del mondo
Il resto del mondo è comunque in difficoltà. L’Europa, ad esempio, è vista con una crescita del PIL pari a solo l’1.6% e l’Estremo Oriente, malgrado il momento magico, freneranno anche loro, mantenendosi però sempre a livelli di crescita molto buoni, grazie al miglioramento della domanda interna, fattore importantissimo per poter mantenere una certa “indipendenza “dai fattori esterni.
Quindi Cina e India (ribattezzate Cindia) frenano, ma mantengono sempre tassi di crescita molto elevati. Ed è probabilmente in queste aree dove bisognerà investire, una volta passata tutta la buriana.
Il problema che deve essere monitorato? Sempre lo stesso: l’inflazione…
La palla passa ora a BB
In linea di massima, come avrete capito, il FMI non ha detto nulla di nuovo, però ci tenevo a segnalarvi questi dati, visto che proprio ieri ne ho parlato.
Ora la parola passa a BB. Vediamo che succede stasera. I mercati si dimostrano deboli, anche a causa dei brutti dati forniti da Yahoo!.
Dal punto di vista grafico, qui a fianco troverete un aggiornamento dello S&P 500. Ieri sera ha provato a rompere la trendline ribassista. Tecnicamente la continuazione del rimbalzo ci sta…RSI in divergenza con rottura del suo trend ribassista, candele doji di esaurimento, volumi che si stanno ammosciando (anche a causa dell’incertezza). Vediamo se la situazione continuerà stasera oppure no. La chiave (e ci mancherebbe altro) sarà non solo il taglio di Bernanke, ma anche quanto dirà subito dopo.