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Il mistero del Baltic Index
In questi giorni di grande volatilità, si registra la strana tendenza (decisamente anomala), del Baltic Index.
Il Baltic Dry Index (ormai lo sapete benissimo) è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie delle navi dry bulk cargo. Malgrado il nome indichi diversamente, esso raccoglie i dati delle principali rotte mondiali e non è ristretto a quelle del Mar Baltico. Inoltre è Dry in quanto è relativo soprattutto a materi prime non liquide (quindi NO petrolio e SI rame, ferro, alluminio, grano, soia ecc) ed è un ottimo indicatore del livello di domanda ed offerta delle merci. (Fonte : Wiki)
Ed è proprio per questo che noi lo abbiamo spesso e volentieri adottato come indice anticipatore della rirpesa economica. Un Baltic Index tonico significa ripresa forte.
Baltic Index in indebolimento è invece sinonimo di economia debole.
Se volete avere una carrellata dei vari grafici del Baltic Index, cliccate QUI .
Grafico Baltic Index
Un rialzo dettato da movimenti e stazioanmenti interni
Risulta quindi abbastanza anomalo ritrovarsi con una situazione azionaria difficile ed un Baltic Index in controtendenza. Se poi andiamo a vedere la seduta di oggi, le anomalie aumentanbo ancora di più.
Ieri borse europee in collasso, e oggi Baltic Index in rialzo del 6%.
Ma come è possibile?
A prima vista l’anomalia è lampante. Poi però… si scoprono delle cose interessanti. Tanto per cominciare, non dimentichiamo mai che il crollo dei mercati azionari è molto legato al sentiment decisamente negativo sia sull’Euro che sull’Europa. E non dimentichiamo che il Baltic Index, a dispetto del nome, è molto legato alle rotte commerciali asiatiche, un’area che resta comunque con una crescita economica molto alta.
Però è anche vero che proprio in Asia il clima sta un po’ cambiando, ed i grandi approvvigionamenti di materie prime stanno rallentando e quindi i rialzi di questi giorni sono poco giustificabili.
Per risolvere questo arcano può aiutarci la testimonianza di un mio cliente, che da anni commercia acciaio con la Repubblica Cinese. Questo imprenditore mi ha raccontato che le sue merci viaggiano esclusivamente via mare e quindi l’aumento dei costi dei noli marittimi è un’ulteriore tegola su un mercato già difficile. E purtroppo, anche i noli marittimi sono drogati. Infatti il Baltic Index tiene conto, certo , della tratte commerciali da e verso la Cina. Ma non dimentichiamo mai che tiene conto anche dei movimenti interni delle merci in uno stato. Infatti sembra che in Cina ci siano grandi movimenti di merci Nord-Sud e viceversa, e sembra che tanta merce sia ferma in mare…in attesa di allocazione ed attracco.
Ovviamente le navi restano impegnate. Ovviamente inizia ad esserci carenza di navi da trasporto. Ovviamente il prezzo dei noli aumenta.
Purtroppo, quindi, anche il Baltic Index sta perdendo la sua vecchia funzione e, come tutto il mercato, sta prendendo forme e caratteristiche differenti.
Non spaventiamoci quindi se la divergenza commodity-Baltic Index continuerà ancora in futuro.
Confronto Baltic Index, SP 500, Shanghai Comp e CRB
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