Miglioramenti immobiliari

Scritto il alle 15:10 da mattacchiuz

Dimenticato il downgrade dell’outlook con cui S&P ieri ha colpito gli USA, torno oggi un attimo a parlare di economia vera, quella che se vi ricordate è basata sulla produzione di beni e servizi reali.

Il mese scorso il mercato immobiliare era letteralmente stato massacrato. Questo mese per ora sta andando un pelo meglio… !

Richieste mutui residenziali.

Mercoledì 13 aprile  l’MBA, cioè la Mortgage Bankers Association, ha comunicato le variazioni degli indici relativi al volume di mutui concessi nella settimana conclusa l’8 aprile. L’indice complessivo è sceso del 4.72%, rimanendo pertanto all’interno di quel “canale” ancora ben ancorato ai minimi assoluti.

Marcato il calo dell’indice dei mutui concessi tramite l’intercessione del governo che segna un -7.67% passando da 218.9 a 202.1, mentre inferiore risulta il decremento dell’indice relativo ai mutui stipulati tramite il convenzionale canale bancario. Decremento che si attesta ad un -2.33%, da 188.4 a 184.0. Il mercato è ancora quindi ben lungi dall’essere nella normale condizione che vedrebbe lo stato avere un ruolo solo marginale nei finanziamenti per l’acquisto di abitazioni. Ma questa è la nuova normalità: dalle decine di milioni di persone alimentate a food stamp, alle centinaia di migliaia di mutui concessi solo grazie all’intervento governativo, gli USA possono continuare a permettersi quello che vogliono, per sempre. Loro hanno il dollaro, e di sicuro, Bernanke lo sa bene, in qualche modo riusciranno a pagare i loro debiti. Alla fine i dollari basta stamparli!

Spese per le costruzioni.

Il primo aprile il Census aveva pubblicato anche le spese per le costruzioni relative al mese di febbraio. Non sto nemmeno a dirvi quanto schifo abbiano fatto anche questi dati, ma mi limiterò a mostrarvi un grafico e, per chi volesse, la consueta tabella con gli ultimi scioccanti numeri.

Stupefacenti le revisioni che hanno sforbiciato i mesi precedenti di decine di miliardi di dollari: ma come nella migliore delle tradizioni degli istituti di statistica governativi, prima la si spara grossa e poi la si rivede… .

Come potete vedere dalla curva delle spese complessive, nei cinque anni passati il PIL americano ha perso qualcosa come 500 miliardi di dollari solo nel settore delle costruzioni, circa il 3% del PIL stesso. Secondo i dati del BEA ( Bureau of Economic Analisys ) tutti questi soldi sarebbero stati “rintrodotti” nel PIL grazie soprattutto alle spese per consumi ( non sto a ripetervi le considerazioni su disoccupazione e food stamp ) e agli inventari… . Meglio far finta di crederci e aggregarsi da buone pecore al gregge dei “benpensanti”, smettendo  di dubitare dell’autenticità dei dati.

Comunque, per chi fosse interessato ai numeri, questa è la tabella da interpretare.

Non credo servano ulteriori commenti se non il solito buon vecchio “più giù NON si può andare”.

Passo ora ai dati odierni.

Il numero destagionalizzato di permessi di costruzione rilasciati a marzo è incrementato del 11.2% rispetto al mese precedente, attestandosi a 594 mila nuove licenze concesse. Il medesimo dato risulta tuttavia il 13.3% inferiore al marzo del 2010. Eccezionale.

Allo stesso modo i permessi per l’edificazione di case monofamiliari sono in aumento del 5.7%.

Bene anche il numero destagionalizzato di cantieri avviati per la costruzione di unità abitative. A marzo, 549 mila nuovi edifici hanno visto il via, segnando un 7.2% di incremento rispetto a febbraio. Rispetto all’anno passato, il dato risulta ancora inferiore del 13.4%… eccezionale una seconda volta.

Bene il numero di case monofamiliari avviate. A quota 422 mila, esso mostra un incremento del 7.7% rispetto alle 392 mila di febbraio.

Ovviamente se una nuova casa viene avviata ma il mercato non l’assorbe, ci si ritrova con un tracollo nel numero di case completate e questa volta pure la neve non può essere la giustificazione. 509 mila sono su base destagionalizzata le case completate a marzo, pari ad un 14.2% in meno rispetto a febbraio. Analogo discorso per le monofamiliari, che vedono ridursi del 22.2% il numero di completamenti. Complessivamente, rispetto all’anno scorso i completamenti sono giù del 20.8%. Eccezionale una terza volta!

Permessi di costruzione.

Molto bene, ovviamente in termini più che relativi, l’incremento registrato dal numero non destagionalizzato di permessi concessi.

L’incremento percentuale risulta davvero notevole, pari cioè al 46.5% ma d’altronde la cosa non deve stupire, visti gli abissi da cui si parte… . In ogni caso, risulta abbastanza evidente dal grafico che ancora siamo lontanissimi non solo dai livelli pre-crisi, ma addirittura il 2011 si sta mostrando più debole del 2010.

Cantieri avviati.

Analogo il discorso per i cantieri avviati, che registrano uno strepitoso incremento del 31.5% soprattutto grazie all’avvio di strutture monofamiliari. Rivisto a rialzo di circa 2 mila unità il dato del mese scorso, quel tanto che basta per fargli perdere il primato di peggior mese della storia contemporanea.

45 mila 900 sono state quindi le fondamenta gettate lo scorso mese, ma nonostante l’incremento di ben 11 mila unità, anche qui il marzo 2011 si rivela peggiore del marzo 2010.

Case completate.

Per quanto riguarda le case completate al peggio non c’è limite. Ancora si scava il fondo, ancora sembra non ci sia urgenza di completare le abitazioni. Ma sono sicuro è questione di mesi e poi oltre ad avviarle, le case verranno anche concluse… .

Rispetto a febbraio, il calo è del 6.67%. Il peggior marzo di sempre.

Concludendo, il mese di marzo sembra essere partito con un quarto di marcia in più rispetto a febbraio. Non credo sia giustificato supporre che il minimo del mercato immobiliare sia stato raggiunto se non evocando come sempre la legge statistica “prima o poi risale”. Ad ora i dati mostrano si dei significativi miglioramenti percentuali a doppia cifra, ma non si può trascurare il fatto che ogni miglioramento parte da livelli davvero depressi, per cui anche poche migliaia di unità in più o in meno sono causa di incrementi percentuali davvero notevoli. In ogni caso questi sono i dati ufficiali e su questi si deve ragionare.

Mattacchiuz

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8 commenti Commenta
Scritto il 19 Aprile 2011 at 16:12

Non ti permettere mai più di postare sul blog la foto della mia villa senza chiedermi prima l’autorizzazione! :mrgreen:

gremlin
Scritto il 19 Aprile 2011 at 16:30

Dream Theater,

hai comprato anche tu a Lampedusa?

paolo41
Scritto il 19 Aprile 2011 at 16:32

Dream Theater,

……certo che devi avere una vista stupenda…. poi comunque hai sempre Jane a farti compagnia…..

paolo41
Scritto il 19 Aprile 2011 at 16:35

Mat,
scherzi a parte, gran lavoro!!!!! La situazione dell’edilizia continua, comunque, ad essere critica anche da noi…

Scritto il 19 Aprile 2011 at 16:51

Certo… Matta nr 1! 😉

mattacchiuz
Scritto il 19 Aprile 2011 at 17:37

si si ragazzi, al di la dei dati, una capanna sull’albero simile e sei vicino al cielo… 🙂

mattacchiuz
Scritto il 19 Aprile 2011 at 17:39

paolo41,

con la disoccupazione che c’è, la demografia che non aiuta, la crisi del credito e soprattutto visti i ricordi della bolla, mi stupisco ancora che in italia, in particolare nelle città, ci siano ancora i prezzi che ci sono… poi faranno come negli states: tutti a vendere di corsa!

lampo
Scritto il 19 Aprile 2011 at 18:49

Qui da noi provate a vedere…l’aumento del numero di aste immobiliari… e quante volte vanno deserte prima della vendita…
Una volta gli agenti immobiliari compravano… adesso aspettano terza o quarta battuta…almeno quelli che ci vanno ancora

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