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2020: (VENTI) VENTI di GUERRA
Rapida analisi intermarket di “prospettiva”
Cercavamo un buon motivo per giustificare un aumento di volatilità? Eccovi serviti. Cosa meglio di una guerra? Una cosa slegata dall’economia, imprevedibile ed inattesa. Ma Trump è così. Ovviamente noi sappiamo una minima parte della realtà. Intanto però sale la tensione e inizio a temere che sia una mossa molto voluta anche in vista delle elezioni di novembre.
Non voglio aprire una discussione sull’argomento, lascio fare a chi sicuramente è più preparato di me.
Però sono tanti i pensieri che mi frullano nella testa. Tanto per cominciare il rally del petrolio. Proprio in vicinanza della quotazione di Saudi Aramco.
Più tanti piccoli segnali sul mercato dei derivati. Troppe situazioni estreme, troppi movimenti tirati, come se il mercato si stesse aspettando qualcosa. Sarà un caso. O forse nulla è mai casuale.
Intanto però il quadro di mercato tende a cambiare un po’ ma come sempre, occhio a cantare il “De profundis” a priori. Il mercato ha le spalle larghe e lo ha già dimostrato più volte.
Piccola nota. Forse vi è sfuggito, ma anche Kim Jong Un, leader della Corea del Nord, ha fatto la sua parte ed è stato particolarmente provocatorio proprio nei confronti degli USA, inoltre le truppe turche sembrano voler andare in Libia.
Un quadro di mercato che in ambito intermarket dovrebbe (condizionale d’obbligo) vedere favorito il USD, con ORO e petrolio che restano protagonisti per ovvi motivi. In ambiente di “risk off” ne gioverebbero i bond benchmark “safe haven” mentre (a rigor di logica) ci dovremmo aspettare un allargamento degli spread sul debito oltre che una pressione ribassista sui mercati.
STAY TUNED!
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