Una crisi molto più che economica (che ci porterà all’autodistruzione)

Scritto il alle 11:05 da Danilo DT

Ormai si sono sprecate tonnellate di parole per descrivere questa crisi.
Una crisi che arriva da lontano, e non certo si è venuta a creare solo negli ultimi anni. Una crisi che è partita proprio nel millennio passato e che ha generato prima la bolla internet e poi la bolla subprime. Una crisi che è guidata da una politica monetaria sfrontata e spavalda. Una crisi che è gestita solo nell’interesse di alcuni, di poter continuare a tutelare chi ha sempre dominato e permettere a queste lobby di continuare a fare soldi.
Insomma, una crisi guidata dall’avidità, dall’egoismo, da tutte quelle cose negative che alla fine portano all’autodistruzione.

In questo post mi permetto di scrivere quello che sento dentro, quello che provo, quello che percepisco.
No, cari lettori, non voglio assolutamente fare la morale. Ma vorrei solo, per una volta riportare tutti sulla terra. Per un momento vorrei che tutti si rendessero conto DOVE siamo finiti.
Si, ammettiamolo, siamo in un mare di MELMA, e ci siamo finiti non per caso. Provate a guardarvi indietro…e capirete.
Non è certo nel nome della solidarietà e dell’equità che questa crisi si è generata.
Provate a guardarvi nel mondo come è stata gestita la crisi. Ovunque si è sempre generata una sempre più netta spaccatura tra i ricchi ed i poveri. Ovviamente i ricchi sono diventati sempre più ricchi ed i poveri sono sempre più poveri.

Cresce e si divarica sempre più la forbice delle disuguaglianze sociali. Il 10% delle famiglie italiane detiene poco meno della metà (47%) della ricchezza totale. Il resto (53%) è suddiviso tra il 90% delle famiglie. Lo segnala la Fisac Cgil, sulla base di uno studio sui salari nel 2012. Una differenza che diventa macroscopica mettendo a confronto il compenso medio di un lavoratore dipendente e quello di un top manager: nel 2012 il rapporto è stato di 1 a 64 nel settore del credito, di 1 a 163 nel resto del campo economico. Nel 1970, sempre secondo lo studio del sindacato del credito della Cgil, tale rapporto era di 1 a 20. (…) Nel 2012 il salario netto mensile percepito da un lavoratore standard è stato pari a 1.333 euro che cala del 12% se si tratta di una dipendente donna, e del 27% se è giovane (973 euro). Per i giovani poi la retribuzione in 10 anni non si è mai accresciuta: mille euro mensili circa in busta paga, immutata dal 2003.  . (Source)

E state pur certo che i più potenti non fanno e non faranno NULLA per i più deboli se non per diretta convenienza.
E tutto questo non potrà che portare al conflitto sociale, una sorta di scontro forse più silenzioso di quello vissuto con una guerra (perché non guidato da cacciabombardieri) ma non meno devastante.
Insomma, una crisi che deve essere vista prima ancora che nell’economia, nell’uomo e nella società.Sissignore : UNA CRISI DELL’UOMO.

E a ricordarci questo è stato proprio un personaggio che è il Papa. E permettetemi, non conta nulla il fatto che sia il capo della chiesa cattolica. È un messaggio valido per chiunque.

“Questa è una crisi dell’uomo, che distrugge l’uomo. Nella vita pubblica, politica se non c’è l’etica tutto è possibile, tutto si può fare. Allora vediamo, leggiamo i giornali come la mancanza di etica nella vita pubblica fa tanto male all’umanità intera”. (Papa Francesco)

Occorrerebbe dire: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Probabilmente non ci rendiamo nemmeno conto delle lacrime che dovremo versare noi ed i nostri figli nei prossimi anni SE non si cambia registro.
Proprio perché la crisi è fondamentalmente dell’UOMO prima di tutto. Pensateci.

STAY TUNED!

DT

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33 commenti Commenta
sleep2000
Scritto il 20 Maggio 2013 at 11:21

Sante parole.. tra poco torneremo al feudalesimo. Il problema che sono tutti rinco davanti alla televisione e quando se ne accorgeranno sarà troppo tardi

ilcuculo
Scritto il 20 Maggio 2013 at 11:32

La fisica dei sistemi elastici ci dice che la forza di richiamo verso l’equilibrio è direttamente proporzionale alla distanza dall’equilibrio, i sistemi elastici sono normalmente dei sistemi che tendono a dun equilibrio dinamico.

E’ chiaro che per tenere un sistema a lungo molto distante dall’equilibrio serve una forza esterna rilevante e poichè il sistema non riesce a stare in equilibrio questa è una forza che fa lavoro, e che quindi consuma molte energie.

Quindi ad un certo punto chi ha interesse a tenere il sistema fuori equilibrio si trovareà in deficit di risorse , il rischio è che molli di schianto ed il sistema si accartocci a seguito di oscillazioni troppo ampie per essere contollate.

L’altro rischio è che invece il sistema si snervi e non ricada più nel campo elastico.

kry
Scritto il 20 Maggio 2013 at 11:36

L’iinizio lo conosciamo, Dicembre 1913 nasce la FED ma il peggio avviene nel 1971 con il gold standar in un momento storico dove in italia stava terminando il miracolo economico e si era in balia dei movimenti post ’68 ed eversivi. Stiamo raccogliendo i frutti di quei periodi dove si pretende il tutto e subito senza alcun sforzo. 40 anni in cui si sono persi i valori tradizionali e non li si riconoscono perchè non se ne conosce il concetto.

paolo41
Scritto il 20 Maggio 2013 at 11:36

molto tempo fa usavo l’espressione: …” assisteremo inerti e inermi al continuo deteriorarsi della situazione”…. e aggiungevo… ” con il pericolo di sollevare rivolte sociali”…
Ci siamo arrivati e dobbiamo solo sperare che prevalga il buon senso….. e non la violenza.

piematac@borse.it
Scritto il 20 Maggio 2013 at 11:40

D.T. sei un grande ed encomiabile è la tua onestà professionale. Sei distante da tutti i cialtroni imbonitori e venditori di fumo perchè, come giustamente dici, nulla di certo e duraturo potrà venire, se prima la rivoluzione non partirà dal nostro “spirito”. Questa società è falsa nella esteriorità, come nella sostanza. Noi stessi, “rifatti” nel corpo, siamo da “rifare” nella’anima. A livello Italia, come nel resto del mondo, si tira a campare, prorogando i problemi finanziari, economici ed ambientali nella speranza che solo un miracolo possa risolvere ogni cosa.

zanella51
Scritto il 20 Maggio 2013 at 11:56

concordo in pieno con quanto scritto.
siamo arrivati al punto di non ritorno, stiamo depredando l’unico pianete che abbiamo in nome del dio denaro.
penso che la maggioranza delle persone, teledirette ed anestetizzate, non si rendano minimamente conto della realtà. questo porterà ad un brusco risveglio che non produrrò nulla di buono.
grazie DT per quello che scrivi, io nel mio piccolo stò cercando di diffondere i tuoi articoli a tutte le persone che conosco , chiedendo loro di fare altrettanto nella speranza che sempre più persone si rendano coscienti del pericolo in cui siamo caduti

piematac@borse.it
Scritto il 20 Maggio 2013 at 11:58

zanella51@finanza: concordo in pieno con quanto scritto.siamo arrivati al punto di non ritorno, stiamo depredando l’unico pianete che abbiamo in nome del dio denaro.penso che la maggioranza delle persone, teledirette ed anestetizzate, non si rendano minimamente conto della realtà. questo porterà ad un brusco risveglio che non produrrò nulla di buono.grazie DT per quello che scrivi, io nel mio piccolo stò cercando di diffondere i tuoi articoli a tutte le persone che conosco , chiedendo loro di fare altrettanto nella speranza che sempre più persone si rendano coscienti del pericolo in cui siamo caduti

😀

ferrariferrari
Scritto il 20 Maggio 2013 at 12:00

Adottando l’Euro,
l’Italia si è ridotta allo stato di una nazione del Terzo Mondo
che deve prendere in prestito una moneta straniera,
con tutti i danni che ciò implica.
Paul Krugman, Premio Nobel per l’Economia

http://memmt.info/site/wp-content/uploads/2013/01/Programma_memmt.pdf

idleproc
Scritto il 20 Maggio 2013 at 12:04

DT, non ti conosco ma sei un Amico.
Tendenzialmente queste cose per formazione le affronto sul piano razionale ma la ragione non è nulla e pericolosa se non è sostenuta e corretta dagli errori di percorso da ciò che è di più profondo nell’uomo e nella sua socialità.
E’ una crisi sistemica ma ne usciremo eventualmente cambiando la società, guardiamo al passato e a ciò che l’umanità ha creato e costruito di positivo. Il male tende a voler essere l’unico protagonista ed è l’unica possibilità che ha di vincere ma il futuro e un intero universo ancora da comprendere è davanti all’uomo.
(e a noi e ai nostri figli… se non siamo proprio sfigati)

idleproc
Scritto il 20 Maggio 2013 at 12:16

Concordo con chi sottolineava il problema del ’71 e dell’euro e invito però ad osservarne un aspetto non strettamente economico:
L’enorme concentrazione di potere che esiste nella gestione delle monete fiat.
E’ un potere, dato anche il suo livello di concentrazione e i gruppi che si scambiano i ruoli tra banche centrali e oligopoli finanziari globali, mai visto prima nella storia umana e completamente al di fuori di qualsiasi controllo sociale.
Qualcuno si pone anche il problema.

http://www.scribd.com/doc/141677401/Warren-Letter

Ovviamente non ho la soluzione in tasca.

ilcuculo
Scritto il 20 Maggio 2013 at 12:23

E pure oggi le persone sono mediamente più informate ed istruite di quanto non siano mai state in tutte le epoche precedenti.

Gigi
Scritto il 20 Maggio 2013 at 12:31

Concordo sostanzialmente con il fatto che la crisi ha ragioni molto profonde, che affondano nel tempo e nella qualità delle cose.
Non posso però rilevare come DT sia passato dall’euforia del periodo dell’arrivo di Monti, quando scriveva profusione brillanti post sull’avvio della FASE 1 e sulla prossima FASE 2, alla semi-depressione attuale nella quale sembra non vedere altro che un imminente e distruttivo conflitto sociale globale!
Sarebbe troppo facile ora ridere di questi estremi sbalzi di umore, forse sarebbe anche fuori posto farlo, dato che la situazione é davvero seria.
Se posso dare un consiglio a tutti: cerchiamo di non perdere la testa e di ricordarci che siamo venuti fuori da periodi ben peggiori di questo (devo ricordarvi la crisi del ’29, le 2 guerre mondiali, i conflitti sociali del ’68 ecc.?) e che quel famoso 10% che controlla metà della ricchezza nazionale controlla anche l’informazione, vero strumento potentissimo di comando dei tempi moderni.
Non beviamoci tutto quello che scrivono giornali e tv (che sono di proprietà di quel famoso 10%) e impariamo a ragionare con la nostra testa. Ricordiamoci che se appare una notizia, non é perché qualcosa é successo, ma perché quella notizia serve a qualcuno.
Se manterremo il giusto equilibrio non ci saranno conflitti sociali, ma tensioni gestibili e governabili con il buon senso. Ricordiamoci inoltre che quando andiamo a votare lo facciamo PER qualcosa o PER qualcuno, non CONTRO qualcuno. Solo così riprenderemo fiducia nelle istituzioni e nel nostro futuro, perché sapremo cosa aspettarci.

pinco14
Scritto il 20 Maggio 2013 at 13:00

Sono sostanzialmente d’accordo con quanto scrive DT ed anche con i vostri commenti
Su di una sola questione non sono d’accordo: sul fatto che le persone oggi siano più informate ed istruite
Osservato superficialmente è vero, i mezzi d’informazione non mancano ed il livello culturale è sicuramente più elevato – ma siamo ormai abituati ad una informazione a mò di bombardamento pilotata con l’attuale tecnologia che è strutturata proprio in maniera tale da farci assorbire tutto come spugne ed impedirci di ragionare sopra a mente fredda – come invece magari facevano le generazioni precedenti (mi viene in mente il detto “contadino, scarpe grosse e cervello fino” – che indica per certi versi la rozzezza e l’ignoranza del contadino ma anche la sua capacità critica
Basta vedere, per rimanere nel campo finanziario che a noi piace, il bombardamento a cui siamo stati sottoposti 1 anno fa (tutto ciò che era Euro era sintomo di sventura) ed oggi (tutto risolto, tutto tranquillo, tutto sotto controllo). Cosa è cambiato dall’anno scorso? Niente, se non il bombardamento mediatico unidirezionale (e meno male che su questo blog almeno si cerca di mantenere un minimo di obiettività….)

zanella51
Scritto il 20 Maggio 2013 at 13:15

Gigi,

gigi concordo con te che dobbiamo essere più ottimisti e che siamo usciti da crisi forse peggiori, il problema è CHE QUESTE CRISI PASSATE NON CI HANNO NSEGNATO NULLA.
STIAMO RIPRECIPITANDO VERSO QUESTI BARATRI

paolo41
Scritto il 20 Maggio 2013 at 13:25

Gigi</strong

eravamo im molti, incluso il sottosctitto, a nutrire speranze che il "professore" fosse in grado di rimettere in piedi il sistema Italia. Purtropo ci siamo trovati davanti a un ragioniere capace solo a emettere tasse senza considerare minimamente quali sarebbero stati gli effetti collaterali. Non ha agito per niente sulle spese ed ha introdotto tasse senza la minima gradualizzazione. E' stato un disastro e ne paghiamo ancora le conseguenze!!!!

luigiza
Scritto il 20 Maggio 2013 at 14:05

@DreamTeather

Non è certo nel nome della solidarietà e dell’equità che questa crisi si è generata..

FALSo Dream perchè é stata generata proprio nel nome della solidarietà utopica.

Dopo ma solo la crisi, che necessariamente ed inevitabilmente ne é scaturita, é stata guidata dall’avidità, dall’egoismo, da tutte quelle cose negative che alla fine portano all’autodistruzione.

Vogliamo provare a verificarlo?
Ci ho provato sul blog del Rebuffo (Rischio Calcolato), su quello della Carmen the Sister (Vocidallestero), sul Club del Capretta, ora ci provo anche qui.

Partiamo da questo racconto tratto da SOTTO SCACCO LA BANCA CREPA :

L’origine dei nostri mali è da ricercare piuttosto in un disposItivo di legge promulgato dagli Stati Uniti (sotto il mandato di Jimmy Carter) alla fine degli anni Settanta su pressione di esponenti politici appartenenti al Partito Democratico, ed in più occasioni soggetto a modifiche ed aggiunte continue nel corso degli anni successivi, denominato Community Reinvestement Act (CRA) che venne concepito per conseguire ambiziosi ideali di equità sociale, ma al tempo stesso anche molto utopici. Il CRA aveva come obiettivo principe quello di aiutare e supportare le minoranze etniche di lavoratori a basso reddito a conseguire finanziamenti e mutui facilitati, soprattutto per l’acquisto di una prima abitazione. La ratio che supportava l’istituzione del provvedimento si basava su statistiche federali che evidenziavano come in quegli anni l’80% dei bianchi caucasici era proprietario della propria abitazione, contro il 40% degli afroamericani ed il 20% degli ispanici ed orientali. In buona sostanza per non dilungarmi troppo gli USA imposero alle banche attraverso questo provvedimento di prestare denaro a persone che in assenza di questo intervento legislativo non sarebbero mai state affidate o lo sarebbero state a condizioni di prestito molto onerose. Il governo federale si proclamò motore e intermediario di questi prestiti attraverso le cosidette GSE (Government Sponsored Enterprise), Fannie Mae e Freddie Mac (acronimi che stanno rispettivamente per Federal National Mortgage Association e Federal Home Loan Mortgage Corporation).

Quello che è accaduto non ha precedenti storici: l’America di fatto ha impedito alle banche di poter discriminare, cioè ha impedito loro di esercitare un mestiere che svolgono da ottocento anni, che è quello di selezionare con prudenza e perizia i prestiti che concedono, questo proprio per proteggere e tutelare i depositi dei loro correntisti e risparmiatori e garantire così facendo la loro stessa solidità ed integrità patrimoniale. Le banche sono state messe sotto scacco da una legislazione che prometteva equità e benessere sociale diffuso ed invece ha prodotto il più grande numero di disoccupati e sfrattati della storia economica recente.

La domanda che pongo ai masochisti dell’Occidente é questa: ciò che viene riportato qui sopra corrsiponde a verità oppure no?

Se la risposta é SI é verità storica allora é logico che il banchiere al quale viene imposto di prestare i soldi della sua banca a persone di dubbia o nulla solvibilità, se non é uno stupido (ed i banchieri veri NON lo sono di certo) come minimo chiede come garanzia la possibilità di DISTRIBUIRE IL RISCHIO che a lui viene chiesto di correre.

Garanzia concessagli consentogli di creare e poi vendere su una base diffusa i prodotti strutturati aventi come sottostanti quei mutui sub-prime.

Io non tutto ciò NON ci vedo nessun complotto, nessuna avidità, nessun egoismo ma solo buon senso da parte delle Banche e criminale Utopia da parte dei Governi.
E dove arriva l’Utopia poi arriva la Tragedia.

Nell’intermezzo metteteci tutto quello che volete: l’orgia dei CDS, deii Derivati, la Borsa-Bisca, ecc. ecc ma tutto questo è arrivato DOPO.

PRIMA c’é l’UTOPIA folle, demente, criminale UTOPIA.

bergasim
Scritto il 20 Maggio 2013 at 14:06

E Dio dove si colloca? Naturalmente in fondo in fondo, questa è una crisi sociale, abbiamo trovato la causa, però abbiamo anche la medicina, per molti è amarissima ma è l’unica che abbiamo.
Poi se vogliamo continuare a fare discorsi sull’aria fritta bene continuiamo pure, mettendo sempre l’uomo al centro dell’universo e non DIO.
Questo è naturalmente un mio parere personale, sarei curioso condiviso da quanti altri.

Gigi
Scritto il 20 Maggio 2013 at 14:08

paolo41,

Infatti ora sono tutti impegnati a “sterilizzare” i suoi arguti provvedimenti: dobbiamo urgentemente sospendere l’IMU, evitare l’aumento dell’IVA, riformare la riforma Fornero ecc.
Nel mondo civile chi fa danni deve pagare, ma i suoi danni incalcolabili chi li pagherà?
Mi viene in mente qualcuno che, in tempi non sospetti, minacciò che la gente sarebbe andata a prenderlo a casa……! Sinceramente penso che, se qualcuno lo facesse (magari prima di suicidarsi), la cosa non mi stupirebbe affatto.
Comunque ora dobbiamo riflettere su chi sono coloro che ci hanno raccontato con stampa e tv che il professore avrebbe “salvato l’Italia”: sono quelli che dovremmo andare a prendere a casa……!!!

Gigi
Scritto il 20 Maggio 2013 at 14:12

luigiza@finanza,

Interpretazione molto interessante: in effetti dove si impone qualcosa che non viene naturale prima o poi le conseguenze si vedono!

piematac@borse.it
Scritto il 20 Maggio 2013 at 14:55

bergasim,

Condivido e l’ho sempre affermato: una società malata nello “spirito” può solo generare politica malata, finanza malata e leggi malate

andybarac
Scritto il 20 Maggio 2013 at 15:11

Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo qui, anche se seguo spesso quanto viene scritto.
Quella che esprimo di seguito è un’idea personale della crisi/recessione iniziata nel 2007-2008, partita dagli USA e che ha prodotto gli sconquassi economici e finanziari degli ultimi anni, che ancora perdurano, e chissà come e quando avranno termine, se l’avranno.
Secondo questa ipotesi (che in verità non mi è mai capitato di leggere o sentire nei termini espliciti nei quali di seguito provo ad esprimerla) mi pare difficile che tutto non sia stato furbescamente studiato e programmato “a tavolino” ai massimi livelli delle amministrazioni USA, con la partecipazione di banche e società di rating.
Scopo del piano: recuperare, almeno in parte, l’immane danno economico e finanziario subito dagli USA con gli attentati dell’11 settembre 2001 (oltre ai crolli e quant’altro, basti solo pensare all’enorme incremento di spesa che hanno dovuto sostenere, che sostengono e che sosterranno chissà fino a quando, per elevare e garantire un certo livello di sicurezza in porti, aeroporti, metropolitane, aerei, treni, ecc. ecc.).
In sostanza e molto brevemente cosa è successo? E’ successo che negli USA, dopo il tragico evento suddetto, si sono costruite un gran numero di case e a pagarle, almeno in gran parte, è stato, è, o sarà anche il resto del mondo. Saranno infatti tutti coloro che si sono ritrovati coi titoli copiosamente emessi e distribuiti per anni da una grande banca (Lehman Brothers) fallita mentre godeva di rating AAA. Questi titoli (ancora in pancia a tante banche, finanziarie, fondi, ecc.) penso non verranno mai rimborsati e contenevano tanto dei debiti legati ai mutui sub-prime, cosiddetti di scarsa qualità, perché concessi (volontariamente e consapevolmente ?) a tanta gente che non avrebbe mai avuto la possibilità di ripagarli.
Non che il tutto non abbia prodotto grossi problemi anche da loro.
Ma ill patrimonio immobiliare USA si è accresciuto e noi, come tanti nel mondo, glielo stiamo ancora pagando.
Può essere andata così?

Scritto il 20 Maggio 2013 at 15:26

Ringrazio tutti.
In realtà, come qualcuno in altri sedi ha denunciato, non ho certo scoperto l’acqua calda e forse sono anche caduno nel “banale”.
Ma quante volte oggigiorno diamo per scontate troppe cose che ai nostri occhi sono banali e che sottovalutiamo ma sono poi invece elementi cardini della nostra esistenza?
il mondo va troppo veloce, e noi siamo ormai vittime di questa velocità….

kry
Scritto il 20 Maggio 2013 at 16:07

bergasim,

EZECHIELE 7:19 Getteranno l’argento per le strade e il loro oro si cambierà in immondizia, con esso non si sfameranno, non si riempiranno il ventre, perché è stato per loro causa di peccato.

bergasim
Scritto il 20 Maggio 2013 at 16:21

Kry

Come hai potuto notare a nessuno frega niente, solo tanti bla bla ……..e tanta aria informatica

lampo
Scritto il 20 Maggio 2013 at 16:27

Recentemente sto leggendo un libro di un noto esperto di filosofia di vita.

La soluzione che propone in questi casi è “la compassione”.

Il problema è sempre il solito: in una società consumistica che ha reso importante e centrale l’individualismo umano (e i suoi apparenti bisogni) per massimizzare il profitto… non c’è posto per riflettere e, soprattutto, lasciare spazio ai rapporti interpersonali “più semplici”.

Bisogna passare quasi sempre per un mezzo (smartphone ultima generazione, piattaforma di gioco, messaggistica, ecc.)… ma sempre meno siamo disposti ad un appuntamento formale, secondo i canoni classici: abbiamo una giornata troppo piena di impegni (veramente?).

Quindi non c’è posto neanche per “la compassione” ed i suoi risvolti.

Nel frattempo chi ha accumulato ricchezze e soprattutto potere… tenta in tutti i modi di mantenerselo e soprattutto tramandarlo.

Dimostrazione evidente della fine di un’era economica… e della nascita di un’altra, che sarà migliore o peggiore a seconda del nostro impegno e scambio di conoscenza con gli altri.

Abbiamo a disposizione tutti i mezzi per farla diventare migliore… solamente che non li vogliamo vedere o considerare (a causa delle continue pressioni dall’esterno, mass-media, moda, ecc.).

Siamo in una fase di transizione… molto lunga che probabilmente durerà anni.

Ma se coltiviamo il nostro piccolo… e la nostra cerchia… rimane sempre una buona occasione per vivere meglio… e cambiare la propria scala di priorità. Basta premere l’interruttore del cervello e spegnere quello dei condizionamenti…

bergasim
Scritto il 20 Maggio 2013 at 16:33

Lampo

Tu metti sempre l’uomo al centro di tutto E’ TI SBAGLI DI GROSSO sulle sue capacità, L’UOMO MODERNO STA DISTRUGGENDO IL PIANETA TERRA, io quindi dovrei essere fiducioso in colui che ci sta distruggendo.

kry
Scritto il 20 Maggio 2013 at 16:35

luigiza@finanza,

La Commission ( 1908) avanzò diverse proposte per l’introduzione di una istituzione che avesse il compito di prevenire e contenere eventuali crisi finanziarie. Per cui venne istituita la FED. Trovo riduttivo dire che non vi è un complotto tra il potere finanziario delle banche centrali e il mondo politico dei governi quando esiste un unione ferrea d’interessi reciproci ( che culminerà con lo scontro al potere religioso).

kry
Scritto il 20 Maggio 2013 at 16:39

bergasim,

Due è meglio di uno e ancor meglio di nessuno.

paolo41
Scritto il 20 Maggio 2013 at 16:56

bergasim,

è una delle varie ipotesi dell’assassinio di Kennedy; probabilmente è la più plausibile….

bergasim
Scritto il 20 Maggio 2013 at 17:00

Obla bla, al contrario non corre questo rischio.

ferrariferrari
Scritto il 20 Maggio 2013 at 17:32

Felicità vera ricchezza
La vera ricchezza da accumulare per l’eternità è la felicità, questa è solo spirituale poichè mente e corpo non la possono conquistare!
Trascorriamo tutta la nostra vita ad accumulare qualcosa, che siano beni materiali, danaro, affetto, conoscenza, esperienza ecc.., tutto però avrà una fine con la morte del nostro corpo.

Invece la vera ricchezza è quella che dura per sempre ed una volta accumulata non si consuma mai anche se viene elargita.

Qual’è allora la vera ricchezza?

La felicità che possiamo chiamare veramente tale non è data dal danaro, nè dalle proprietà, dai beni materiali: case, terreni, oro, gioelli ecc., nè dalla buona salute, nè dagli affetti, nè dalla tranquillità in famiglia, nè dalle amicizie, nè dal potere, nè dal proprio lavoro.

La felicità che non dura pochi attimi, poichè non è volatile ed ingannnevole ma costante e duratura e premessa di quella eterna è quella che vale la pena rincorrere.

Questa è VERA poichè risiede nella nostra anima, essa non si nutre o si attesta sulle pseudo ricchezze materiali di breve durata ma si fonda su una ricchezza eterna che quando la si possiede sfonda ogni forziere, dilatandosi all’infinito, perchè talmente immensa da non poter essere confinata e conservata in alcuna parte per il solo beneficio personale.

Essa è data dalla capacità di amare.

Solo colui che è altruista, che è in comunione con tutti gli uomini e con tutto ciò che Dio ha creato sa amare.

Solo colui che non ascolta la mente razionale ma la sua anima, senza tempo e senza spazio, in colloquio con Dio, può veramente amare poichè la mente egocentrica limita ogni nosta azione d’amore per preservare se stessa.

Cosa è la capacità di amare?

Vedete non ho detto che la felicità è data dall’amore poichè di questi siamo colmi (donatoci da Dio), ma ho detto che è data dalla capacità di amare, cioè dalla volontà di esercitare l’amore.

Infatti noi possediamo l’amore ma lo tratteniamo egoisticamente a causa delle tante paure che abbiamo dentro, fino a far perdere allo stesso ogni capacità prodigiosa che ha.

Lo facciamo diventare un amore talmente non corrisposto a Dio ed alle sue creature, fino a trasformarlo alla fine in non amore, cioè rifiuto dello stesso per mancanza di esercizio dello stesso.

Affinchè ciò non avvenga, dobbiamo rimanere uniti a Dio con un colloquio costante e duraturo, che ci dia una esatta visione della immensa forza che ha l’amore quando viene donato.

Riflettiamo: se avessimo una ricchezza materiale della cui inesauribilità fossimo certi, la doneremmo a chiunque ne necessiti per fare del bene?

Questa è una delle proprietà dell’amore e lo è proprio perchè è una ricchezza non di ordine materiale.

Però come rovescio della medaglia se esso non viene elargito, non vale niente, serve ed ha valore solo se donato costantemente a tutte le creature.

Cominciamo a donarlo, esercitando così la capacità di amare e comprenderemo come è la sua ricchezza che dà felicità, a noi ed a chi viene amato, essa è tanto più percepita quanto più la doneremo.

Regaliamo questa ricchezza è regaleremo felicità eterna.

bismark2005
Scritto il 20 Maggio 2013 at 17:53

@Bergasim: Con tutto il rispetto per Dream Teather, Lampo e gli altri lettori di questo blog….quanto stiamo vivendo è stato profetizzato nelle più importanti apparizioni Mariane ad inziare da Rue du Bac, fino ad arrivare a Medjugorje.
E le cose non potranno che peggiorare. Dopo aver mostrato con la cruenta prova di che doni può essere autore Satana, finalmente l’umanità troverà un periodo di pace.

Scusate per l’OT ma era dovuto

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