Stress test Europa: elenco delle banche da evitare

Scritto il alle 09:32 da Danilo DT

Il mercato europeo è stato messo a dura prova. Il rischio “effetto contagio” o effetto domino che dir si voglia, si è manifestato con estrema chiarezza. Ed a subire in modo più forte la paura di un nuovo tsunami sul debito euro sono stati i paesi più deboli. Quindi la Germania è stata solo marginalmente scalfita dal downgrading del Portogallo. Invece l’Italia, da giorni nell’occhio del ciclone della speculazione, come visto nei post sulle dark pool, ha preso le vere mazzate.
In questo post non voglio dilungarmi sull’effetto domino e tantomeno sull’impressionante impennata dei redimenti dei bond portoghesi…

…ma preferisco andare ancora del cuore del problema. Si, perché il rischio default Grecia prima, e Portogallo ora, è solo al punta dell’iceberg visto che quelle che sono da monitorare con grande attenzione sono sempre le banche. Infatti, non dimentichiamo mai che che il bailout greco è stato fortemente voluto per convenienza e per evitare che banche tedesche e francesi saltassero in aria (per farla breve, ai governi conveniva salvare la Grecia anziché spendere molti più soldi per il bailout delle proprie banche).

Quindi occhio alle banche, ed occhio all’ennesimo stress test in arrivo. Infatti a giorni l’EBA (Autorità Bancaria Europea) ci comunicherà il risultato dei brillanti stress test, gli ennesimi, sul sistema bancario europeo. Ma questa volta ci è stato garantito un approccio molto meno sbarazzino, molto serio e minuzioso.

91 banche per 21 paesi, il top del sistema bancario, con analisi di tenuta finanziaria in caso di crash di PIGS ed affini, con particolare attenzione, come sempre , al core tier 1.
E se l’EBA non ci ha ancora dato i risultati, la tanto odiata (dalla BCE) Moody’s se n’è uscita con il suo stress test.
Ha diviso il sistema in quattro categorie:

1) le banche investment grade
2) le banche non investment grade per lo più provenienti dai PIGS
3) le banche non investment grade degli altri paesi
4) le banche prive di rating

Source: Moody's & Zerohedge

Questo è secondo Moody’s l’elenco delle banche più pericolose d’Europa.
La morale è molto semplice. Se avete a che fare con qualcuna di queste banche, magari fate un cinque minuti di meditazione…

Concludo con una precisazione: Moody’s ha utilizzato una metodologia più severa, rispetto a quanto ha fatto l’EBA. Quindi per Moody’s le banche a rischio sono 26, mentre per l’ EBA dovrebbero essere solo 7. Ma non trascuriamo anche le compagnie assicuratrici. Infatti l’Eiopa (Autoritè Europea delle Assicurazioni) ha recentemente comunicato che ben il 10% delle compagnie assicuratrici non avrebbe superato il cosiddetto stress test. Non so darvi ancora i nomi…ma qualche sopresa è attesa…

STAY TUNED!

DT

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10 commenti Commenta
alfio200
Scritto il 7 Luglio 2011 at 09:35

Quindi…quelle italiane sono OK?

Scritto il 7 Luglio 2011 at 09:44

Al momento, secondo Moody’s che tanto ci ha minacciati, i veri pericoli sono altrove.
Aspettiamo comunque gli stress test, fatti con metodologia diversa, per capire chi veramente è a rischio. Ancehse, come sempre, i risultati potrebbero risultare fuorvianti, ovvero…politicizzati…

Le società di rating stanno cercando di ricostruirsi al “verginità”… Anche se, fateci conto, sono soprattutto S&P e Moody’s ad accanirsi sull’Europa… E non mi sorprenderei che ci sia dietro lo zampino del Governo USA…

Scritto il 7 Luglio 2011 at 09:47

…dimenticavo una cosa importante.
Nella tabella son inclise solo banche del 2° e 3° livello. Quindi la maggior parte delle italiche, essendo investment grade, non sono incluse.
Speriamo di non ricevere brutte sorprese.-…

gremlin
Scritto il 7 Luglio 2011 at 09:48

… Secondo Cma, il dato sui costi assicurativi si tradurrebbe per la Grecia in 8 possibilità su dieci di fallire entro il 2016. Per capire la gravità della situazione bastano pochi paragoni: il Venezuela, secondo in classifica per prezzo dei Cds, ha una probabilità di default di poco superiore al 51%, contro il 47% circa di Portogallo e Irlanda. L’Italia viaggia a quota 14,3% contro il 20,8 della Spagna. La Norvegia, il Paese più “sicuro” del Pianeta, ha meno di 2 possibilità su cento di dichiarare default. L’Argentina, un evergreen del rischio sovrano, ne ha circa 1 su tre…

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/07/la-grecia-e-fallita-all806/143665/

gremlin
Scritto il 7 Luglio 2011 at 09:48

BTP FUTURE

nuovi minimi, spread col bund aumenta

alfio200
Scritto il 7 Luglio 2011 at 11:01

GEAB 56

http://informazionescorretta.blogspot.com/2011/06/geab-56-parte-pubblica-italiano.html

Leggere e commentare, grazie.

P.S.: Se l’Italia ha un rating inferiore a quello della Spagna, perchè lo spread dei suoi titoli è più basso di quelli spagnoli?

Scritto il 7 Luglio 2011 at 11:22

alfio200@finanza,
Perchè tra i due paesi il rischio sistemico è diverso e il rating non rispecchia la realtà ma tiene conto soprattutto del volumen del debito, e non del fatto che i conti pubblici rischiano di andare fuori controllo…

Scritto il 7 Luglio 2011 at 12:31

…integrazione al post…

Concludo con una precisazione: Moody’s ha utilizzato una metodologia più severa, rispetto a quanto ha fatto l’EBA. Quindi per Moody’s le banche a rischio sono 26, mentre per l’ EBA dovrebbero essere solo 7. Ma non trascuriamo anche le compagnie assicuratrici. Infatti l’Eiopa (Autoritè Europea delle Assicurazioni) ha recentemente comunicato che ben il 10% delle compagnie assicuratrici non avrebbe superato il cosiddetto stress test. Non so darvi ancora i nomi…ma qualche sopresa è attesa…

ksoze
Scritto il 7 Luglio 2011 at 12:45

Dream Theater,

DT a che pro lo zampino del governo USA? un deprezzamento dell’euro ed una crisi finanziaria in Europa che vantaggi può apportare oltre oceano?

paolo41
Scritto il 7 Luglio 2011 at 13:51

ksoze@finanza,

Il sistema è in crisi su entrambi i continenti, tanto che ci sarebbe da scommettere quale salta prima… Ambedue cercano di difendere strenuamente il proprio castello, ma mentre gli USA hanno il vantaggio di avere una moneta propria e un federalismo consolidato, l’Europa è una accozzaglia di stati con interessi diversi legati da una moneta che, secondo come si muove, agevola alcuni stati a svantaggio di altri.
D’altra parte non ci sono più le motivazioni politiche che spinsero, allora, i paesi europei ( e gli USA naturalmente) a convogliare la Germania riunita in una unione di nazioni che potesse esercitare un certo deterrente su ipotetici nuovi voli “pindarici” dei teutonici.
Personalmente penso che la speculazione dei mercati sia mossa dagli interessi americani a far si chè l’europa si scrolli dall’euro e si crei un ciclo inflazionistico che aiuti il deleveraging del debito americano… una cosa è certa: l’attuale situazione è insostenibile e non si intravedono breaktrough economici tali da invertirne la rotta.
Una piccola parentesi per l’Italia: la speculazione ha ancora più spazio per operare a causa dell’incasinatura che stiamo attraversando a livello politico.

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