LA PECORA NERA

Scritto il alle 14:43 da Danilo DT

pecora nera-greciaLa rottamazione di Varoufakis è solo l’ultima puntata di un telenovela che ormai è arrivata all’ennesima puntata e che continuerà a tenerci compagnia per un po’ di tempo.
Quantomeno fino a maggio quando Atene dovrà pagare il debito nei confronti del FMI.
Quello che potrebbe succedere è, secondo me, il classico “pastrocchio” a cui siamo abituati.
Come detto, alla fine la distanza tra le parti non è incolmabile, si raggiungerà il compromesso e, dal punto di vista concreto, si comprerà tempo.
Varoufakis resta ministro delle finanze (non dimenticate che il ragazzo è tutto fuorchè stupido, ma ormai non aveva più possibilità di interloquire con i membri della Troika), probabilmente si aggiusteranno i toni, si faranno delle promesse di buona condotta, si limeranno delle promesse fatte in campagna elettorale.

Insomma avete capito, tante parole per poi spostare in avanti il problema senza risolverlo.

La questione Grecia non è certo figlia degli ultimi mesi di crisi. Da sempre Atene rappresenta un problema, e non dimentichiamo che la prima grande truffa l’ha proprio fatta la Grecia, taroccando i conti per entrare nell’Unione Europea.
Ora è dentro alla grande famiglia di fatto, e questa famiglia che di cognome fa Euro, è considerata indissolubile.
Il matrimonio non s’aveva da fare già allora, e oggi si cerca di mantenere in modo forzato un’unione tra partner che non hanno nulla in comune. La vicenda Grecia – Unione Europea è solo una delle varie situazioni che possiamo descrivere. Però si vuol mantenere l’Unione, per il bene della famiglia stessa…
Se proprio vogliamo avere un documento che ci illustra quanto la Grecia ormai sia fuori dai ranghi e viva da “separata in casa” , basta guardare questo banale ma illuminante grafico.
Rappresenta il rendimento dei titoli a 10 anni dell’Eurozona.

Grafico Bond 10 anni Eurozona

rendimento-bond-eurozona-10-anni-2015Come potete vedere, la tendenza tra i rendimenti dei vari paesi è univoca. Ovviamente quelli più solidi si comportano in modo differente da quelli più deboli, ma la direzione è la medesima.
La Grecia invece figura come un battitore libero. O se preferite da pecora nera.
Come detto prima, bisognerà vedere finché la cosa potrà andare avanti. E la storia insegna. Quando ad un certo punto, in famiglia, non ci si sopporta più, diventa difficile non arrivare ad una separazione.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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7 commenti Commenta
massi88firenze
Scritto il 28 Aprile 2015 at 15:36

Ciao danilo, non era meglio analizzare i rendimenti a 10 anni su un orizzonte temporale più vasto?

    Scritto il 28 Aprile 2015 at 15:39

    Secondo me era significativo questo arco temporale. Ma se vuoi si può anche ampliare

bk45834
Scritto il 28 Aprile 2015 at 17:28

ma se i greci hanno bluffato per entrare nell’euro ,perchè a coloro che li hanno autorizzati non tirano le orecchie ( per non dire peggio ) ?
perchè ho capito che i greci qui, i greci là….ma i controllori dove stavano ?

reragno
Scritto il 28 Aprile 2015 at 19:44

Ai tedeschi e ai francesi ( minuscolo appropriato ) faceva comodo avere un paese con i quali si sono arricchiti. Io mi ricordo nel 2004. Olimpiadi di Atena rappresenterà la rinascita della Grecia. Parole funeree. In realtà si sapeva benissimo fin da allora che tutta la parte esposta sul Mediterraneo sarebbe stata danneggiata dall’entrata in Europa. Ma come al solito governano i poteri forti e fanno quello che vogliono anche le porcate più grosse con il benestare della politica e della stampa che li esaltano.
L’Europa dei popoli non esiste e nonn esisterà mai. Puoi anche tenere una persona incarcerata per tutta la vita, ma non è detto che con questo tu possa cambiarla

atomictonto
Scritto il 28 Aprile 2015 at 23:21

bk45834,

La Grecia ha truccato i conti negli anni ’90 per entrare nell’euro.

Non contenta ha fatto bisboccia dal 2002 al 2006 (“tanto siamo coperti!”) raddoppiando i dipendenti pubblici, triplicandone i salari, gonfiando la TV pubblica fino all’esorbitante cifra di 35.000 dipendenti e mandando i Greci in pensione a 53 anni con possibilità di prepensionamento.

Risultato; ha truccato di nuovo i conti dichiarando un deficit del 3% quando il reale era del 14%.

Nel 2010 i mercati si accorgono del trucco; nasce la “crisi dei debiti sovrani”….ovvero i mercati si chiedono “ma se i conti li ha truccati la Grecia, non è che li hanno truccati tutti i paesi EU con elevato debito?”. Vine quindi coniata l’espressione PIIGS, Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna.

Succede un casino.
La crisi Subprime nata nel 2007 e terminata nel 2010 nei paesi extra-euro conosce una ESTENSIONE…Portogallo, Italia, Irlanda, il cadavere Greco e la Spagna cadono vittima del tiro incrociato dei mercati mondiali.

In Italia a causa di questo ci sorbiamo un quasi-default, viene defenestrato il governo (meno male) e viene issato nella sedia gestatoria il Contabile Monti che ci spreme tutti a morte rischiando di collassare l’economia.
Nel pandemonio non solo riusciamo a furia di tasse a salvarci dal default, ripeto causato dall’allegra Grecia, ma addirittura con poderoso colpo di reni versiamo (eh si) 60.4 miliardi di euro nell’ESM.
Questi denari Italiani finiscono nel calderone per “salvare” Portogallo, Irlanda e Spagna e sopratutto la simpatica Grecia (40,2 miliardi).

Senza dilungarsi in unutili diatribe politiche nel 2014 finisce la buriana, l’Italia è salva e la Grecia pure con oltre 65 miliardi di debiti.

Cosa fa la Grecia?

Segue il primo populista sparaballe che gli racconta che i debiti sono una caxxxa e che loro possono fregarsene.
Mandano un tizio arrogante con la camiciola da discoteca a giocare a poker pensando di prendere per i fondelli il mondo intero, qualcuno in Italia, per tifo personale, ci casca.
Il pokerista fallisce miseramente essendo senza una lira in tasca (il ganassa puoi farlo ma non con le pezze al sedere, cosi sembri solo un pixxxa).

Il resto è cronaca dei giorni nostri.

Purtroppo nel marasma generale ci sono ancora Italiani, cornuti e mazziati di tasse, che non hanno capito cosa è successo.

atomictonto
Scritto il 28 Aprile 2015 at 23:25

bk45834,

La Grecia ha truccato i conti negli anni ’90 per entrare nell’euro.

Non contenta ha fatto bisboccia dal 2002 al 2006 (“tanto siamo coperti!”) raddoppiando i dipendenti pubblici, triplicandone i salari, gonfiando la TV pubblica fino all’esorbitante cifra di 35.000 dipendenti e mandando i Greci in pensione a 53 anni con possibilità di prepensionamento.

Risultato; ha truccato di nuovo i conti dichiarando un deficit del 3% quando il reale era del 14%.

Nel 2010 i mercati si accorgono del trucco; nasce la “crisi dei debiti sovrani”….ovvero i mercati si chiedono “ma se i conti li ha truccati la Grecia, non è che li hanno truccati tutti i paesi EU con elevato debito?”. Vine quindi coniata l’espressione PIIGS, Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna.

Succede un casino.
La crisi Subprime nata nel 2007 e terminata nel 2010 nei paesi extra-euro conosce una ESTENSIONE…Portogallo, Italia, Irlanda, il cadavere Greco e la Spagna cadono vittima del tiro incrociato dei mercati mondiali.

In Italia a causa di questo ci sorbiamo un quasi-default, viene defenestrato il governo (meno male) e viene issato nella sedia gestatoria il Contabile Monti che ci spreme tutti a morte rischiando di collassare l’economia.
Nel pandemonio non solo riusciamo a furia di tasse a salvarci dal default, ripeto causato dall’allegra Grecia, ma addirittura con poderoso colpo di reni versiamo (eh si) 60.4 miliardi di euro nell’ESM.
Questi denari Italiani finiscono nel calderone per “salvare” Portogallo, Irlanda e Spagna e sopratutto la simpatica Grecia (40,2 miliardi).

Senza dilungarsi in unutili diatribe politiche nel 2014 finisce la buriana, l’Italia è salva e la Grecia pure con oltre 65 miliardi di debiti.

Cosa fa la Grecia?

Segue il primo populista sparaballe che gli racconta che i debiti sono una caxxxa e che loro possono fregarsene.
Mandano un tizio arrogante con la camiciola da discoteca a giocare a poker pensando di prendere per i fondelli il mondo intero, qualcuno in Italia, per tifo personale, ci casca.
Il pokerista fallisce miseramente essendo senza una lira in tasca (il ganassa puoi farlo ma non con le pezze al sedere, cosi sembri solo un pixxxa).

Il resto è cronaca dei giorni nostri.

Purtroppo nel marasma generale ci sono ancora Italiani, cornuti e mazziati di tasse, che non hanno capito cosa è successo.

atomictonto@finanza:
bk45834,

La Grecia ha truccato i conti negli anni ’90 per entrare nell’euro.

Non contenta ha fatto bisboccia dal 2002 al 2006 (“tanto siamo coperti!”) raddoppiando i dipendenti pubblici, triplicandone i salari, gonfiando la TV pubblica fino all’esorbitante cifra di 35.000 dipendenti e mandando i Greci in pensione a 53 anni con possibilità di prepensionamento.

Risultato; ha truccato di nuovo i conti dichiarando un deficit del 3% quando il reale era del 14%.

Nel 2010 i mercati si accorgono del trucco; nasce la “crisi dei debiti sovrani”….ovvero i mercati si chiedono “ma se i conti li ha truccati la Grecia, non è che li hanno truccati tutti i paesi EU con elevato debito?”. Vine quindi coniata l’espressione PIIGS, Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna.

Succede un casino.
La crisi Subprime nata nel 2007 e terminata nel 2010 nei paesi extra-euro conosce una ESTENSIONE…Portogallo, Italia, Irlanda, il cadavere Greco e la Spagna cadono vittima del tiro incrociato dei mercati mondiali.

In Italia a causa di questo ci sorbiamo un quasi-default, viene defenestrato il governo (meno male) e viene issato nella sedia gestatoria il Contabile Monti che ci spreme tutti a morte rischiando di collassare l’economia.
Nel pandemonio non solo riusciamo a furia di tasse a salvarci dal default, ripeto causato dall’allegra Grecia, ma addirittura con poderoso colpo di reni versiamo (eh si) 60.4 miliardi di euro nell’ESM.
Questi denari Italiani finiscono nel calderone per “salvare” Portogallo, Irlanda e Spagna e sopratutto la simpatica Grecia (40,2 miliardi).

Senza dilungarsi in unutili diatribe politiche nel 2014 finisce la buriana, l’Italia è salva e la Grecia pure con oltre 65 miliardi di debiti.

Cosa fa la Grecia?

Segue il primo populista sparaballe che gli racconta che i debiti sono una caxxxa e che loro possono fregarsene.
Mandano un tizio arrogante con la camiciola da discoteca a giocare a poker pensando di prendere per i fondelli il mondo intero, qualcuno in Italia, per tifo personale, ci casca.
Il pokerista fallisce miseramente essendo senza una lira in tasca (il ganassa puoi farlo ma non con le pezze al sedere, cosi sembri solo un pixxxa).

Il resto è cronaca dei giorni nostri.

Purtroppo nel marasma generale ci sono ancora Italiani, cornuti e mazziati di tasse, che non hanno capito cosa è successo.

Chi pensa di rispondere con la solita menata delle banche Franco-Tedesche risponda a questa domanda: Pensate che la vostra vita, la VOSTRA, sarebbe rimasta invariata col fallimento delle banche in Francia e Germania?

Ovviamente no.

Quindi la colpa è delle banche Franco-Tedesche che si sono fidate del partner Greco comprandone i titoli pubblici?

Ma dai…

aorlansky60
Scritto il 29 Aprile 2015 at 11:31

@ Atomictonto :

“Chi pensa di rispondere con la solita menata delle banche Franco-Tedesche risponda a questa domanda:
Pensate che la vostra vita, la VOSTRA, sarebbe rimasta invariata col fallimento delle banche in Francia e Germania?

Ovviamente no.

Quindi la colpa è delle banche Franco-Tedesche che si sono fidate del partner Greco comprandone i titoli pubblici?

Ma dai…”

… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … …

pur con tutte le colpe che di certo hanno i Greci nell’aver allegramente sperato di poter vivere in una specie di “bengodi” sulle spalle europee, fornendo loro altrettanti conti “allegri” per rientrare nel discorso “euro” ed alimentando al contempo un sistema proprio che NON si potevano permettere (quello che hai giustamente sottolineato in fatto di pubbl impiego e sitema statale) in base alla sola loro ricchezza prodotta e reddito relativo,

però, DI FATTO, qualche gentile e solerte personalità di spicco in ambito UE -senza farne il nome ma immaginando per certo la sua provenienza, TEDESCA, e non ci si sbaglia di molto…- ha OBBLIGATO sottolineo OBBLIGATO il gov italiano (già dal 2010 quindi ancora in carica il gov berlusconi che ha poi lasciato il testimone ai successivi) a sottoscrivere ESM e EFSF (e come diavolo altro li hanno definiti…) per il totale che hai ricordato (secondo fonti Bankitalia corrispondenti appunto a quei 60 miliardi di € versati in 5anni a partire dal 2010, di cui l’italia non ha visto di ritorno un solo euro di beneficio… diciamo che il beneficio lo hanno visto altri e non certo solo Irlandesi prima e Spagnoli poi, gli unici ad aver fatto richiesta uff.le per beneficiare dei fondi predisposti)

e allora?…

allora visto che l’Italia era assai poco esposta sul debito greco nel 2010 rispetto a quanto lo erano di fatto le principali banche tedesche(soprattutto) e francesi, per evitare che queste “saltassero” a chi è convenuto parare le falle istituendo questi lauti piani “salva stati” ?

agli italiani?

o in prima istanza a francesi e tedeschi?

oltre questo, ci sarebbe anche tutta la curiosa faccenda dei derivati sottoscritti negli anni passati da BankItalia nei confronti di alcune importanti banche d’affari estere, tra cui Deutsche Bank(…), da cui emerge ultimamente l’italia essere la più “mazziata” (17 mld di € di perdite distribuite negli ultimi 4anni… soldi che ovviamente sono ricaduti sulle spalle di tutti i contribuenti italiani… adesso è un pò più chiaro il motivo per cui dal 2011 in poi la pressione fiscale non fà che crescere costantemente, in italia…) quando invece nello stesso periodo la Francia per es vanta un guadagno di 2,97 mld (fonti Bloomberg su elaborazione da dati uffli Euruostat) su pari prodotti derivati sottoscritti…

più bravi i tecnici francesi e più coglioni i nostri? a prima vista si potrebbe dire di si, ma…

quanto conviene continuare a spennare “una gallina d’oro” -come l’italia sembra essere- per queste banche estere?

secondo me MOLTO.

E’ lo stesso gioco che è stato fatto (per meglio dire PERPETRATO) sui greci.

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