La Libia e l’oro di Gheddafi
Noi tutti abbiamo avuto modo di vedere in TV quali ricchezze fossero in possesso dei vari personaggi al potere negli stati del Nord Africa. E possiamo ben immaginare che il sovrano Muammar Qaddafi (così lo chiamano gli americani), ovvero il “nostro” Gheddafi non si a da meno. Anzi, sembra proprio che Gheddafi possa contare su una quantità di oro enorme. Un controvalore di mercato che, oggi, si avvicinerebbe ai SETTE miliardi di dollari, circa un decimo del PIL della Libia, il quarto detentore di oro di tutta l’Africa e del Medio Oriente.
Dal grafico che vi propongo, estratto da Bloomberg, potete vedere che solo il Libano possiede una quantità maggiore di oro raffrontato al Pil prodotto. Ma le dimensione delle due economie non sono paragonabili. Interessante notare che…laggiù in fondo…troviamo anche la nostra Italia che con il suo 5.3584% del PIL è uno dei paesi con più oro in carniere, come più volte testimoniato.
Ora, facciamo uno squallido ragionamento. Secondo voi un personaggio come Gheddafi, cosa potrebbe farne di tutto quell’oro? Una parte sarà già messo chissà dove, ma buona parte potrebbe essere sempre utilizzato come eccellente merce di scambio. Per cosa? Per difendersi: mercenari, munizioni, armamenti, guerra.
Speriamo di fermarlo prima che sia troppo tardi…
STAY TUNED!
DT
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Dici bene gaolin…
🙁
oggi giornata tranquilla qui sul blog… Ogni tanto ci va, dopo le intense discussioni dei giorni scorsi… 😉
la solita stretta di mano virtuale. Parole non sante,,,santissime !
Che poi ci piaccia o no , la Libia ha subito una aggressione di tipo colonialistico e noi impavidi abbiamo alzato gli occhi al cielo fischiettando
Prima o poi toccherà anche a noi , certamente in altra forma , ma il momento arriverà.I segnali già ci sono
E per quanto riguarda il nostro oro… mi sembra di ricordare che sia in ostaggio a Londra o sbaglio ?
altrochè…ho lasciato una domanda in Trading Room e nessuno mi ha risposto…nemmeno il capo:?
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Che la Libia/Gheddafi avesse queste ingenti quantità d’oro da qualche parte e nella piena, o quasi ,disponibilità del suo leader era noto.
Che ciò possa far pensare a funesti sviluppi della crisi libica è anche molto sensato, visto il tipo con cui abbiamo a che fare.
Che invece in Italia troppi abbiano gioito, magari per finta, per questa speudo rivoluzione libica, inneggiando agli “insorti” telecomandati e scalcinati, è veramente una dimostrazione di autolesionismo tanto forte quanto sciocco.
Non sarebbe male che si diffondessero i pareri dei tanti italiani chi in Libia ci hanno vissuto per lavoro e che la conoscono piuttosto bene.
Forse più di qualcuno cambierebbe repentinamente idea sulla situazione o per chi tifare ma fare i voltagabbana 3 volte di seguito è veramente troppo e quindi la nostra Italia si prenderà i maggiori danni da questa crisi, nessun onore e probabilmente qualche beffa meritata.
Siamo veramente messi male con questi nostri politici incompetenti, che dimostrano in ogni occasione di fregarsene del bene del proprio paese, per squallidi e miserevoli interessi di parte.