Goldman Sachs, High Frequency Trading e furti vari

Scritto il alle 14:40 da Danilo DT

high_frequency_traders

Sembra proprio che questa news sugli High Frequency Trading capiti a fagiolo.
Ne stiamo parlando da settimane, con la partecipazione di un ingegnere lettore, Mattacchiuz, che mette a disposizione di tutti la sua cultura in materia e la sua esperienza. E il fatto che questo blog sia ancora una volta “sulla notizia” è un segnale che, effettivamente, il mondo dell’informazione sta cambiando. Tanto che addirittura giornali di grande importanza, quali ad esempio, il Sole 24 Ore, prendono spunto per i loro articoli, a notizie uscite su blog finanziari indipendenti, nella fattispecie Zero Hedge. . E’ una nuova era, quella dell’informazione finanziaria indipendente. E noi, con IntermarketAndMore, ai vertici su base nazionale (con una frequenza di rimbalzo inferiore al 5%, chi conosce Google Analytics sa che significa…) come popolarità, stiamo dando il nostro piccolo contributo.
Quindi un grazie a tutti voi, straordinari lettori e commentatori. Nel nostro piccolo, credo che stiamo facendo molto.
Ora però basta sviolinate e parliamo della notizia.
Nei giorni scorsi abbiamo più volte parlato dell’importanza dei sistemi di trading automatico. In particolar modo, abbiamo sottolineato l’influenza che Goldman Sachs ha sul mercato azionario con il suo sistema di trading (cosa che vede protagonista invece JP Morgan con gli ETF).
Questi sistemi di trading automatico, oltre che “pilotare” in modo artificioso il mercato nelle operazione di breve termine, dando anche un sostegno nei momenti di difficoltà, hanno fondamentalmente una funzione banale ma chiara. Fare soldi. O meglio, far fare soldi, nella fattispecie a quella grossa banca che è Goldman Sachs.

High Frequency Trading: ma cosa sono?

Questi sistemi di trading, conosciuto come High Frequency Trading, non sono delle novità dell’ultima ora. Già venivano usati negli anni ’90, chiaramente in modo molto meno articolato e massiccio. Ma poi…la tecnologia si è mossa, gli ingegneri hanno fatto esperienza. Il tutto, condito da computer super potenti e veloci, ha dato vita ad un meccanismo di trading automatico dalla potenza colossale. Tanto che i volumi in borsa, ormai, li fanno loro. E badate bene, parliamo di un 70%. Ecco perchè ultimamente i volumi li sto guardando un po’ meno, più per lo sconforto che per altro…
Ma indovinate un po’… Come vengono tarati questi mostri?
Beh, i parametri non solo poi così “anomali”.
Ovviamente non si tratta di dati fondamentali, quali utili o redditività delle aziende, bensi dati matematici, come frequenza degli ordini livelli di supporto e resistenza , creazioni di bull e bear trap e poi…udite udite… correlazioni.

Il sistema legge l’intermarket. Lo avreste mai detto? Invece si. E questo è un elemento che quindi conferma la bontà delle nostre analisi intermarket, valide sia per l’analisi fondamentale che l’analisi tecnica.

Capite benissimo che questi High Frequncy Trading hanno una velocità di esecuzione folle, si muovono con proposte sui mercati alla velocità della luce, proposte magari fasulle poi ritirate ed eseguite diversamente (ma signori, si parla tanto di nuove regole sui mercati, e lasciamo che certe cose siano fatte????) ai limiti della regolarità. E tutto questo senza operatori ma solo con intelligenza artificiale.
E come è logico, questi programmi di trading possono valere soldini, anzi milioni di dollari.

Furto a Goldman Sachs

E fu così che un bel giorno, Goldman Sachs, banca che conosciamo molto bene, ha subito un furto. No, niente rapina a mano armata, niente trivellazioni modello “banda del buco”. Un furto molto più grave e grande. Questo sistema di trading che è una vera e propria gallina dalle uova d’oro, è stato violato. Qualcuno ne ha rubato i codici.

Ora, immaginatevi cosa può significare per Goldman Sachs questo furto: non dimentichiamo che ultimamenet GS gli utili li ha fatti proprio col trading… A conferma di tutto questo, basta vedere l’operatività di GS: Ultimamente è scemata del 60% rispetto alle precedenti rilevazioni. Come mai? Ovvio. Le hanno fregato i codici e quindi hanno qualche problemino in più.
Sembra che a rubarli sia stato lo stesso “Inventore” del programma. Ma poco importa.
Questo furto potrebbe generare scenari assolutamente anomali.
Un’ultima curiosità.
Il mercato ultimamente ha iniziato violentemente a scricchiolare, un po’ come se…la mano invisibile stesse predendo i colpi…
Chi ha orecchie per intendere, intenda…

STAY TUNED!

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