Commodity certificates o ETC?

Scritto il alle 09:45 da Danilo DT

Mi capita spesso di parlare di Commodities su questo blog, un po’ perchè è un settore estremamente interessante, un po’ perchè è stato il primo ad essere analizzato tramite l’analisi tecnica. Inoltre non dimetnichiamo che il prezzo delle materie prime ha delleinfluenze fondamentali sull’inflazione, la quale va poi a condizionare sia la borsa che il mercato dei tassi, e di conseguenza i corsi dei bonds e delle valute.Molto spesso gli operatori sottovalutano l’importanza di questo settore. Invece il mercato delle commodities è sicuramente un elemento chiave per capire l’andamento e le prospettive dell’economia.

Ma come si può investire in qeusto settore? Il modo più classico e tradizionale è quello dei FUTURES, in particolare sui mercati USA e londinesi. Già… però ci vogliono cifre mica da ridere, margini di garanzia…Poi c’è un effetto leva pesantissimo… E se invece volessi puntare su una commodity senza dovermi per forza polverizzare i miei capitali? Ormai il mercato ha avuto un’evoluzione pazzesca e varie banche hanno costruito e costruiranno prodotti legati alle strutture più strane. E tra queste ci sono proprio i commodity certificatese e gli ETC.  Entrambi i  prodotti danno la possibilità di investire su un prodotto che ha come sottostante una commodity ( o un indice che replica l’andamento di una commodity) replicandone fedelmente l’andamento. Fondamentalmente possiamo dire le non ci sono grosse differenze tra questi 2 prodotti, a parte il fatto che il primo (i commodity certificates) ha una scadenza e un bokk in linea di massima con spreads più larghi.  Voilà… abbiamo trovato la soluzione al problema? Purtroppo no, nel senso che se noi compriamo uno di questi 2 prodotti con strategia buy & hold, perchè c’è una brutta bestia che si chiama ROLLOVER.

Vi rimando a questo mio post di qualche mese fa… clikkate QUI.

http://intermarketandmore.finanza.com/2006/12/16/la-grande-truffa-del-certificates/

Stesso discorso si applica poi anche su altri prodotti derivati, quali ad esempio i mini futures (che io spesso e volentieri utilizzo). Detto questo, io consiglio, prima di fare l’investimetno su questi strumenti, buttare l’occhio prima sul loro funzionamento. Nell’esempio sopra descritto (nel link) c’è stato il caso più eclatante. Però sono situazioni che in futuro potranno tranquillamente ripetersi, sopratutto se la curva dei prezzi del future di riferimento è in cotango. Che significa? Vedo di spiegarlo.

Un concetto di grande importanza per le materie prime è quello di Contango/Backwardation. I prezzi relativi alle diverse scadenze dei futures possono avere andamento crescente o decrescente: nel primo caso si parla di “contango” intendendo che vi è una certa abbondanza di una data risorsa (e quindi i prezzi a breve sono inferiori dei prezzi a termine); nel secondo caso si parla di “backwardation” che sta ad indicare al contrario la scarsità ( quindi i futures a breve avranno quotazioni maggiori). Capite quindi che in caso di roll over, quando c’è contango, si rischiano mazzate, in quanto si chiude un contratto ad un prezzo per riaprirne un altro ad un prezzo superiore…

Spero di essere stato comprensibile. Poi se avete bisogno….nei limiti del possibile sono qui.

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